Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/02/2023 Qui - Serie molto particolare e insolita, questa di Netflix, interpretata (almeno inizialmente) da due grandi "vecchi" (più un terzo incomodo) di Hollywood ancora in ottima forma come Michael Douglas e Alan Arkin e scritta e prodotta da Chuck Lorre (quello di TBBT per intenderci) che ci regalano un prodotto dolceamaro capace di sfiorare in modo divertente (ma mai eccessivamente esilarante) e divertito diversi temi quali il lutto, la famiglia, l'amicizia e la solitudine, ma sempre filtrati attraverso gli occhi della vecchiaia, anche grazie a una narrazione sorprendentemente personale e mai prosaica o ridondante, anzi senza una vera e propria storia, costruita per lo più da tutta una serie di scenette, momenti e/o situazioni a volte drammatiche e a volte ironiche ma con idee molto chiare e lucide su dove andare a parare. Non esente da difetti (mai macroscopici) ma senza mai annoiare e soprattutto, grazie anche all'apporto sentito dei suoi principali interpreti, intimamente vera. Colpisce fin dal primo episodio (che per 3 stagioni 22 episodi non sono poi tanti), e in questo senso le puntate brevi permettono (soprattutto all'inizio ma anche successivamente) di non dilungarsi in inutili storie parallele per quanto qua e là faccia capolino qualche situazione non troppo originale e, in fin dei conti, un po' banale. Il ritmo tuttavia ne compensa. La 2a stagione narrativamente un po' più sfilacciata della prima, ma comunque di grande impatto non solo comico ma anche emotivo. Nella 3a stagione esce di scena Alan Arkin e conseguentemente cala il divertimento, ma si rimane su buoni livelli grazie alla verve inesauribile del protagonista e alla capacità degli sceneggiatori (l'introduzione di Kathleen Turner in primis) di rimanere sempre in bilico tra battute ciniche e piccole dosi di sentimentalismo. Non tutti gli episodi sono dello stesso livello ma si migliora verso la fine, con una chiusura degna, anche se lontana dalla 1a stagione. Gustosi i tanti camei sparsi nel tempo, per una serie davvero riuscita e sorprendentemente piacevole. Voto complessivo: 7+
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