giovedì 30 ottobre 2025

Le serie tv del mese (Ottobre 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/10/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

The Last of Us (2a stagione) - La seconda stagione di The Last of Us riprende gli eventi del secondo capitolo videoludico, adattandoli in due parti per esigenze narrative. Ambientata cinque anni dopo la prima stagione, la serie segue Ellie in un percorso di vendetta e dolore, mentre la comunità di Jackson offre solo una breve tregua prima che il passato torni a bussare sotto forma di Abby, nuova figura centrale e moralmente ambigua. La serie introduce anche altri nuovi personaggi, e approfondisce il conflitto tra le fazioni WLF e Serafiti, pur mantenendolo spesso sullo sfondo. La qualità visiva e registica rimane elevata, ma la narrazione risulta meno incisiva rispetto alla prima stagione, con un ritmo più lento e diversi momenti diluiti. Il focus sulla relazione tra Ellie e Dina spinge verso toni da teen drama, mentre l'atmosfera post-apocalittica e la presenza degli infetti vengono notevolmente ridotte. Ellie appare meno intensa e determinata, e alcune scelte narrative lasciano dubbi, soprattutto per chi non ha giocato al gioco. Tuttavia gli ultimi episodi riportano in parte la serie sulla giusta rotta. Ottime le interpretazioni di Pascal, Merced, Wright e Dever, ma Ellie appare meno incisiva. Il cliffhanger finale lascia dubbi e attese: non è la perfezione della prima stagione, ma resta un adattamento di alto livello. Voto: 7

The Bondsman (1a stagione) - Una serie horror-action dal tono B-movie, con Kevin Bacon nei panni di un cacciatore di demoni risorto per una missione infernale. Composta da otto episodi da mezz'ora, la serie mescola ironia, splatter e atmosfere dark, puntando tutto sul carisma del protagonista e su una discreta resa visiva, tra effetti speciali artigianali e CGI. La trama è semplice: Bacon, morto e riportato in vita, deve dare la caccia a demoni fuggiti dall'inferno, con l'aiuto di una manager infernale e della madre, personaggi secondari ben riusciti. Gli scontri con i demoni sono però poco incisivi e ripetitivi, mentre la sottotrama sentimentale risulta debole. L'umorismo funziona a tratti, e il ritmo cala negli episodi finali. Pur non brillando per originalità, la serie offre un intrattenimento leggero e visionabile senza troppe pretese. Cancellata da Amazon il 16 maggio 2025 dopo una sola stagione, resta un prodotto curioso per gli amanti dell'horror pop e delle interpretazioni sopra le righe. Voto: 6

American Horror Story: Delicate (12a stagione) - La dodicesima stagione di American Horror Story, ispirata al romanzo Delicate Condition, si presenta come un omaggio postmoderno a Rosemary’s Baby, ma finisce per risultare prevedibile, frammentaria e deludente. Nonostante una buona prova di Emma Roberts, la serie manca di tensione, atmosfera horror e coerenza narrativa. Il finale è affrettato e caotico, con evidenti tagli e scelte discutibili, forse influenzate dalla censura. La regia è poco ispirata, la sceneggiatura piena di buchi, e l'inserimento di Kim Kardashian appare più come una trovata pubblicitaria che un valore aggiunto. L'estetica è piatta, gli effetti speciali scadenti e la colonna sonora anonima. Alcuni spunti interessanti emergono nella prima parte, ma vengono rapidamente abbandonati. Delicate è la stagione peggiore della serie (peggiore persino della pessima undicesima), un'occasione sprecata che conferma il declino creativo di AHS (spin-off compreso). Solo per completisti. Voto: 4

Castlevania (Serie Completa) - Ispirata ai videogiochi Konami, una trasposizione visivamente potente e narrativamente ambiziosa. Le animazioni curate, lo stile gotico e le scene d'azione spettacolari (soprattutto nei finali di stagione) sono tra i suoi punti di forza. La prima stagione, composta da soli quattro episodi, funge da prologo efficace, introducendo Dracula e il cacciatore Trevor Belmont con un tono cupo e cinematografico. La seconda stagione amplia la narrazione e offre un climax soddisfacente, mentre la terza si frammenta in sottotrame meno incisive e rallenta il ritmo. La quarta stagione, invece, recupera slancio con una battaglia epica che chiude degnamente l'arco narrativo. Tuttavia, la serie soffre di alcune debolezze: dialoghi spesso volgari e poco ispirati, una colonna sonora poco memorabile, e un ritmo altalenante che sacrifica l'azione in favore di lunghe sequenze dialogate. Pur non essendo perfetta, Castlevania riesce a costruire un mondo affascinante e oscuro, accessibile anche a chi non conosce la saga videoludica. È una visione consigliata per gli amanti del dark fantasy e dell'animazione adulta, con momenti memorabili che compensano le sue imperfezioni. Voto: 7

Piccoli brividi: La misteriosa avventura (2a stagione) - La seconda stagione della serie ispirata ai famosi romanzi riprende la formula della prima stagione con due linee temporali intrecciate e un cast intergenerazionale, ma il risultato è meno incisivo. David Schwimmer e Ana Ortiz offrono interpretazioni solide, mentre i giovani attori, pur promettenti, faticano a emergere. La trama ruota attorno a un mistero familiare e a un'invasione aliena, ma la fusione dei temi risulta forzata e la narrazione spesso macchinosa. L'atmosfera resta uno dei punti di forza, con momenti di tensione ben costruiti e citazioni horror anni '80, ma il tono generale è troppo edulcorato per un vero teen horror. Il sesto episodio, in stile found footage, spicca per intensità emotiva, ma il resto della stagione soffre di dialoghi poco credibili, cliché narrativi e una scrittura che non valorizza i personaggi. Pur mantenendo l'intento antologico, la seconda stagione non riesce a replicare la magia della prima. Intrattiene, ma non sorprende, risultando più un teen drama dai toni dark che un horror memorabile. Un prodotto piacevole, ma lontano dallo spirito originale dei romanzi di R.L. Stine. Voto: 6

BONUS

Highschool of the Dead (2010) [Serie - 12 Episodi + 1 OAV] - Un anime tratto dal manga di Daisuke e Shōji Satō, composto da 12 episodi (più 1 OAV che tuttavia non aggiunge niente) e prodotto da Madhouse. Ambientato in un'apocalisse zombie, segue un gruppo di studenti in fuga, mescolando horror e fanservice in modo sfacciato. L'atmosfera è coinvolgente, le animazioni spettacolari e la regia dinamica, ma la trama è prevedibile, con personaggi poco approfonditi e un ritmo altalenante. Il tono oscilla bruscamente tra tensione e momenti ecchi gratuiti, che spesso spezzano l'immersione. Gli zombie sono classici, ciechi e guidati dall'udito, mentre la colonna sonora è discreta, con una opening energica ma ending poco memorabili. L'anime resta incompleto a causa della morte dell'autore, e non è prevista una conclusione. Pregi: atmosfera intensa, animazioni curate, azione ben coreografata, autocritica ironica; Difetti: fanservice invasivo, trama debole, personaggi stereotipati, finale assente. In sintesi, un anime da prendere per quello che è, sangue, fanservice e puro intrattenimento. Consigliato solo a chi cerca leggerezza e non pretende profondità. Valutazione 6,25

Deadman Wonderland (2011) [Serie - 12 Episodi + 1 OAV] - Un anime con un concept originale e un'ambientazione cupa e affascinante: una prigione-parco giochi dove i detenuti combattono usando il proprio sangue. L'inizio è promettente, con buone premesse narrative e un'atmosfera splatter coinvolgente, ma la serie soffre di una durata troppo breve e di un finale aperto che lascia molte questioni irrisolte. La mancanza di una seconda stagione pesa notevolmente. Dal punto di vista tecnico, animazioni e scenari sono discreti, con picchi di qualità in alcune scene. Il character design è altalenante, ma Shiro spicca per mistero e profondità. L'opening è travolgente, mentre l'ending, seppur gradevole, stona con il tono generale. Il protagonista, Ganta, è uno dei punti deboli: manca di evoluzione e spesso risulta passivo e poco incisivo. La narrazione rallenta nella parte centrale e si appoggia su cliché da battle shonen, perdendo tensione e originalità. In sintesi, è un anime che intriga per atmosfera e concept, ma delude per sviluppo e conclusione. Consigliato a chi cerca azione e tensione, ma per una visione completa della storia, il manga è la scelta migliore. Valutazione 6,25