venerdì 22 marzo 2024

American Horror Story: NYC (11a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/03/2024 Qui - L'undicesima (ma non ultima) stagione di American Horror Story è una caduta di stile per gli autori (Brad Falchuck e Ryan Murphy) che farciscono di stereotipi una storia folle ed insensata nell'idea quanto irrazionale nell'esecuzione. L'episodio più bello secondo me è quello della cartomanzia, per il resto, poco horror e troppi cliché. American Horror Story: NYC cede infatti alle peggiori inclinazioni della serie finendo per consegnare un racconto sovrabbondante, confusionario e completamente fuori fuoco, incapace di conciliare le varie linee narrative che lo attraversano o di mantenere in rotta la carica critico-eversiva, oltretutto, finendo per annoiare a morte. Troppo caotica la sceneggiatura che vuole mescolare un serial killer con la pandemia (e l'AIDS) e giochetti erotici (di stampo gay) veramente poco riusciti. Il peggio, però, arriva con le due puntate finali: dopo avere evidentemente esaurito le idee (pur senza averne approfondita nessuna), gli autori si abbandonano a una lunga quanto goffa appendice metafisica che prende le distanze dalla storia per passare in rassegna il destino dei vari personaggi, forse nel tentativo (evidentemente infelice) di agguantare una dimensione tragico-lirica. Il materiale comunque c'era, ma sfruttato male, tanto che, se non la peggiore stagione (di certo peggiore rispetto alla forzata decima), sicuramente tra le peggiori. Voto: 4,5 [Disney Plus]

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