venerdì 23 aprile 2021

The End of the F***ing World (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2021 Qui - Due adolescenti problematici e fortemente disturbati (James e Alyssa) che si incontrano per caso a scuola e decidono di intraprendere una avventura altrettanto problematica e disturbata (un viaggio di formazione sotto forma di palpitante tragicommedia pulp, forse un po' d'altri tempi). The End of the F***ing World (creata dal giovane regista inglese Jonathan Entwistle) è un prodotto molto interessante, anche se alcuni episodi sono meno riusciti di altri. La storia è coinvolgente, al punto che spararsi uno dietro l'altro tutti e 8 gli episodi che la costituiscono è comprensibile (20 minuti ad episodio), questo anche perché gli stessi sono strettamente collegati fra loro e rivelano una omogeneità nello stile narrativo, nella regia e nella predilezione per tonalità calde, ma non particolarmente vivide. Tutti questi elementi fanno in modo che il prodotto finale risulti talmente organico da far pensare più a un film diviso in 8 parti che a una serie televisiva. La performance dei due protagonisti principali è davvero molto valida, e i due giovani attori ripropongono in maniera molto credibile i tratti caratteriali principali dei personaggi che interpretano. A vestire i panni di James c'è Alex Lawther, era in Black Mirror, nel terzo episodio della terza stagione, ovvero "Shut Up and Dance". Alyssa è interpretata da Jessica Barden, già vista in Penny Dreadful e in altre produzioni televisive, che spaziano da serie a film. Altro tratto distintivo di The End of the F***ing World è una certa predilezione per il sarcasmo e lo humour nero, che costituiscono un po' il modo di rapportarsi alla vita e di affrontare i problemi dei due protagonisti (in fuga dalle istituzioni, dal sistema e dalle sue leggi). Non un capolavoro d'innovazione, ma è girato bene, recitato bene, ha una colonna sonora di tutto rispetto e ci fa affezionare a dei protagonisti decisamente poco simpatici. Soprattutto, ribalta con abilità il senso di già visto che si percepisce all'inizio, e riesce nella mirabile impresa di non farci ripensare all'adolescenza solo con il sollievo di averla superata. In definitiva, The End of the F***ing World è un teen drama decisamente atipico, perfetto per chi vuole in una serie immergersi completamente, serie i cui protagonisti hanno storie personali e tratti caratteriali decisamente oscuri. Il finale aperto, inoltre, lascia ben sperare in una seconda stagione altrettanto appassionante. Voto: 7+

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