venerdì 22 ottobre 2021

The Man in the High Castle (4a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/10/2021 Qui - La serie tratta da La Svastica sul Sole di P. K. Dick arriva a conclusione dopo aver percorso strade decisamente accidentate (tra alti e bassi). Momenti di grande impatto emozionale si succedono ad altri d'impatto molto inferiore, e questo alternarsi riguarda un po' tutto, dalle scenografie alle interpretazioni, non solo in questa ultima stagione. Una stagione che seppur nel complesso mi è piaciuta parecchio, non affatto priva di difetti e con un finale spiazzante ma non soddisfacente. Sono rimasto infatti davvero spiazzato e per certi versi anche deluso dal finale, non mi aspettavo qualcosa in più, ma probabilmente qualcosa di diverso, questo sì. Qualcosa di più lieto, di più delineato, ma si sa non tutti gli epiloghi sono felici. Il finale difatti, lascia molti punti interrogativi e non fornisce risposta ai tanti dubbi sollevati durante lo svolgimento della serie e soprattutto il futuro di ciò che accadrà dopo l'ultima puntata è molto incerto. Nonostante ciò (ed altro) la quarta ed ultima stagione è stata all'altezza, mi ha intrattenuto e non mi ha annoiato. Il ritmo è stato sempre incalzante e l'aggiunta della BCR (Ribellione Comunista Nera) è stata decisamente interessante, dando quel tocco in più alla serie. Sicuramente ci sono stati passaggi frettolosi, che potevano essere sviluppati meglio se gestivano le cose in modi migliori nelle stagioni precedenti (la terza Qui), ma nel complesso è stata per me una valida ultima stagione. Perché certo, non tutto funziona e la storia avrebbe potuto e dovuto essere gestita meglio, ma l'ultima stagione di The Man in the High Castle riesce comunque a tirare le fila di buona parte delle trame, a far riflettere e a inquietare, non permettendo ad alcun personaggio di uscire indenne dal male compiuto. Sicuramente The Man in the High Castle non è stata una serie tv perfetta, tutt'altro. C'è da dire però che è stata interessante per l'idea di base. Ci sono state cose buone e cose non buone. La non perfetta gestione dei personaggi e delle componenti narrative non la rende il capolavoro che avrebbe potuto essere, ma permette di annoverarla comunque tra le serie che meritano una o più visioni, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo. Voto: 7

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