Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/11/2022 Qui - Purtroppo i tanti dubbi che sorgono dopo le tredici ore di questa miniserie sono rivolti alle promesse non mantenute. Too Old to Die Young (opera del controverso Nicolas Winding Refn, che David Lynch non è) viene soffocato dall'elevata quantità di spunti creativi mai veramente sviscerati o in conflitto tra loro per pessima gestione (l'esempio è l'introduzione improvvisa dell'elemento "magico" negli episodi conclusivi). In più la martellante ricerca estetica vanifica anche quei momenti in cui la violenza esplode nella sua macabra bellezza e dovrebbe rivelare le fondamenta di una metafora pessimista del presente. "Io ho tempo" ripete il detective, forse è consapevole che non gliene resta tanto, forse no, sta di fatto che lo spettatore deve impegnarsi per trovarne un quantitativo sufficiente al completamento ragionato di un lavoro così estenuante ed è per questo che, quando alla fine ne si smaschera una peccaminosa inconsistenza, a rimanere sono solo il ricordo di una splendida forma e di un fastidioso senso di noia (meglio comunque che The Neon Demon). Voto: 6
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