Visualizzazione post con etichetta Amr Waked. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Amr Waked. Mostra tutti i post

domenica 2 giugno 2019

Riviera (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/10/2017 Qui - Più soap che crime, Riviera, una delle ultime serie proposte da Sky Atlantic (in onda dall'11 luglio in Italia), creata dal regista e sceneggiatore premio Oscar Neil Jordan (Intervista col vampiro, La moglie del soldato) insieme allo sceneggiatore e scrittore John Banville, nata da un'idea dello storico manager degli U2 Paul McGuinnes, pur presentandosi benissimo (come un'intrigante spy thriller), alla fine è eccessivamente serioso, molto spesso inverosimile, e non ce la fa a lasciare il segno. Riviera infatti, assomigliando a una cornice molto costosa ma piazzata su un dipinto fatto con le dita, manca decisamente di spessore. Ed è un peccato perché nonostante l'enorme budget, che la rende una serie progettata per attirare il grande pubblico, e nonostante il gran cast internazionale, guidato da Julia Stiles (Save the last dance, la saga di Jason Bourne, Il lato positivo), Lena Olin (Remember me, Chocolat), Iwan Rheon (l'odiatissimo Ramsay Bolton de Il Trono di Spade, Misfits), Adrian Lester (Jimi: All Is by My Side e Hustle) ed Anthony LaPaglia (A good marriage), completato dall'attore egiziano Amr Waked (Lucy e Il pescatore di sogni) e Phil Davis (Whitechapel, Poldark), a cui si aggiungono le splendide vedute della Costa Azzurra, macchine sportive, yacht e opere d'arte da milioni di dollari, per alcune evidenti lacune o problemi, quasi poco o niente ha fino in fondo convinto. Si ha l'impressione infatti che dietro la patina dorata del glamour, delle auto da capogiro, degli elicotteri, delle ville che trasudano un lusso sfrenato, alla fin fine resti ben poca sostanza, anche se in questo torbido mondo dei ricchissimi (come già visto in altre serie simili, Billions per esempio, ma più deciso), è sempre bello sguazzare. Purtroppo come detto il risultato è confuso, privo di umorismo e (salvo una manciata di momenti interessanti) noiosamente generico.