mercoledì 19 gennaio 2022

Squid Game (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/01/2022 Qui - Un intrigante circo (gonfiato di sadismo, azione e distopia) diventato virale in poche settimane. Non interessa tanto il riferimento ai vari prodotti survival/sci-fi dai quali (questa serie di produzione Netflix) attinge a piene mani quanto la capacità di avere una propria forza visuale (pop-gore) della quale s'impernia una scrittura tesa e attenta all'evoluzione dei personaggi (in una discesa disumanizzante). Si fa fatica a non empatizzare per qualcuno di questi carismatici protagonisti. Una spirale di violenze in perfetto stile asiatico, che fa riflettere sulle metafore sociali contingenti. La traccia narrativa non è infatti particolarmente originale e, apparentemente, non lo è neppure la messinscena. Eppure Squid Game è una serie che sa essere davvero spiazzante. Non parlo dell'evidente assurdità del gioco in cui sono coinvolti i personaggi (questo non sarà il primo né l'ultimo survival game di cui abbiamo notizia), quanto appunto della capacità della serie tv di affrontare temi universali, pur essendo un prodotto assolutamente geolocalizzato dal punto di vista fisico e culturale. Una serie pervasa da un certo nichilismo di fondo, con un certo grado di citazionismo e soprattutto coinvolgente. Un successo mondiale di imprevedibile grandezza, con momenti di assoluto intrattenimento e con minime cadute di tono. Una serie ben fatta e avvincente per tutti i suoi episodi che si possono tranquillamente vedere tutti d'un fiato. Nove ore di adrenalina pura tra giochi che scrutano nell'animo umano più violento. Il gioco fatto in coppia è chiaramente quello più esaustivo sotto questo aspetto, e anche il più crudele. Il cast è tutto convincente e pur non essendo originale come soggetto anche i momenti di dialogo sono scritti bene e tengono alto l'interesse e la curiosità sul come andrà a finire. Non mancano i colpi di scena soprattutto nel secondo e nell'ultimo episodio. Certo, c'è qualche ingenuità, ma nulla che comprometta il risultato finale. Sequel assicurato, nonostante abbia già detto quasi tutto quello che voleva dire. Notevole. Voto: 7,5

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