Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/01/2022 Qui - Una serie tv di fantascienza ambientata in un passato alternativo,
uguale e diverso dal nostro e che al nostro corre parallelo. Tales from
the loop però, si spoglia degli eccessi visivi della fantascienza
moderna e ne mette alla luce l'anima nostalgica, lo spirito della
fantascienza: la curiosità per l'ignoto e per la scoperta che è insita
da sempre nell'animo umano. In una versione alternativa degli anni '80,
in cui le macchine coesistono come mansueti animali da compagnia
dell'Uomo, il tempo attraverserà e collegherà le vite di un gruppo di
persone che vivono sopra il Loop, facendo accadere l'impossibile. Loop
difatti, che narra gli eventi che accadono agli abitanti di una
cittadina che ospita una macchina che sovverte le regole spazio
temporali, filtra la fantascienza in modo originale. Non contano le
storie (legate tra loro, ma realizzate in modo autoconclusivo), quanto i
sentimenti dei personaggi e lo spirito di perdita e malinconia che
permea le loro vicende, immerse in un paesaggio (idilliaco e inquietante
al tempo stesso), ricco di elementi appartenenti ad una passata
civiltà. Fotografia, scenografie e colonna sonora di alto livello, per
una serie che se narrativamente non fornisce sempre il meglio
(straordinarie le prime tre puntate e l'ultima, le altre non esattamente
sullo stesso livello, anzi), non smette tuttavia di far riflettere
(appassionare, affascinare) fino alla fine. Bravi infine tutti gli
interpreti, alcuni compaiono in molti episodi,
altri meno (ma comunque si ergono com'è giusto che sia Jonathan Pryce e
Rebecca Hall) e regie, di mani diverse, ben allineate al tono
generale. Nel complesso bella serie (purtroppo ancora non si sa se
continuerà), Tales from the loop merita davvero (la trovate su Prime Video). Voto: 7
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