Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/03/2022 Qui - Dopo una prima stagione melensa e stereotipata, A Discovery of Witches
riaccelera, ma così lentamente che spesso s'ingolfa. C'è un freno, di
cui risente anche la seconda stagione, e sempre a tratti, è troppo
contenuta per una serie del suo genere e che cerca di riportare di moda
(se mai fossero realmente tramontati) i vampiri e le streghe, è troppo
posata. La seconda stagione "rebootta" leggermente la storia con lo
stratagemma
del viaggio nel tempo, complici i poteri in evoluzione di Diana, ma
rimane ferma su i passi incerti della scorsa. La (nuova) stagione
infatti, in pratica finisce un po' come ci aveva lasciato, con nulla tra
le mani, ed è un'orribile sensazione. Restano difetti, anche per quanto
riguarda la regia e il montaggio. Non bastasse che gli attori
principali comincino a vacillare nelle loro (deliranti) performance. Il
presente risulta un po' noioso, il passato fortunatamente no, anche se
molti sono i punti che non ho gradito (buona la nuova sigla, che
sostituisce il ripetitivo voiceover precedente). A Discovery of Witches
mi ricorda Outlander che incontra (ahimè) Twilight, in un paragone fin
troppo automatico, indice
del fatto che la serie dovrebbe spogliarsi delle sue incertezze e
distinguersi sempre più. Invece si crogiola su se stessa, ed è un
peccato, perché ritengo questa una serie valida, ma che non spicca (il
volo). Brava, ma non si applica. Ci riuscirà al giro finale? Difficile crederci e sperarci. Voto: 5,5
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