Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/03/2022 Qui - Una serie che continua il grande lavoro fatto dai fratelli Coen
nell'omonimo film del 1994. Una
terza stagione però, a mio gusto, un poco inferiore alle precedenti due per
via di alcuni primi episodi un poco noiosi e "diversi" (si pensi
all'escursione in California) da ciò a cui mi ero abituato.
Fortunatamente nella seconda parte della serie il ritmo si alza e la
trama si infittisce prendendo i connotati tipici di Fargo. Una stagione
più onirica e surreale delle precedenti (svariati
flashback, citazioni operistiche e qualche
intermezzo animato), anche più a fuoco lento, con la vicenda che ci
mette un po' a carburare, ma tutt'altro che deludente. Anche se si apre
con due omicidi efferati, fin dal primo episodio è infatti evidente un
cambio di passo rispetto alle prime due splendide stagioni (qui la recensione della seconda). Fargo 3 si
prende i suoi tempi nel disporre le pedine sul tavolo da gioco,
procedendo come una partitura musicale in crescendo, sulle orme di quel
"Pierino e il lupo" di Sergej Prokof'ev più volte citato. La svolta
avviene dal sesto episodio in poi, con il precipitare degli eventi e
l'entrata in campo del sovrannaturale, con l'ineffabile Ray Wise che
questa volta gioca nella squadra dei "buoni", fino ad un finale ambiguo e
beffardo (che tuttavia non mi ha convinto del tutto). Confezione di altissima
classe anche questa volta (nuovamente ottima la colonna sonora, tra cui troviamo
anche il nostro Adriano Celentano nella prima puntata con
"Prisencolinensinainciusol"), e anche se non tutti i personaggi
convincono pienamente (comunque bene sia Ewan McGregor, nel doppio ruolo
dei fratelli Emmit e Ray Stussy, sia la bellissima Mary Elizabeth
Winstead, non dimenticando Carrie Coon), il VM Varga interpretato da
David Thewlis entra a pieno titolo fra i criminali più ributtanti ed
insidiosi mai apparsi sul piccolo schermo. La (stagione) meno riuscita
delle tre fino ad ora, e tuttavia pur non raggiungendo i livelli
straordinari delle prime due, si mantiene comunque su binari di
eccellenza assoluta. Voto: 7,5
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