Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/02/2022 Qui - Se la prima stagione rasentava al suo interno delle vere e proprie
eccellenze come il personaggio di Lorne Malvo di Billy Bob Thornton, qui
viene primeggiato il racconto corale, privo di un punto forte di
riferimento. Il risultato è straordinario nell'esposizione dei
personaggi (Kirsten Dunst credo mai così brava, così come Jesse Plemons
e Patrick Wilson), tanto nella narrazione che una sceneggiatura di
ferro mantiene salda senza inutili dispersioni. Fantastico il cameo di
Bruce Campbell nei panni di Ronald Reagan, proiezione di quel futuro
oscuro che prenderà piede gli States nel decennio successivo, stupenda
l'evoluzione dell'indiano Hamzee spettro di quel passato di sangue che
ha costellato e che caratterizzerà la storia americana nella sua
violenza radicata. Quindi ottima anche questa seconda stagione, la
genialità Coeniana eccellentemente riprodotta nel primo capitolo
continua infatti il suo percorso senza ostacoli. Ad una black-comedy
intrisa di surrealismo e stupidità succede una vera e propria
gangster-story, cinica e violenta, ci sono delle sequenze davvero
bellissime sotto l'aspetto tecnico. La trama avvincente, la confezione superba in ogni comparto dalla
fotografia alla colonna sonora, l'uso creativo dello split screen e
soprattutto la prestazione superlativa del cast: tutti elementi che
contribuiscono a fare anche di questa seconda stagione un piccolo capolavoro (seppur senza "plus"). Voto: 8
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