Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/02/2022 Qui - E si torna a parlare del fardello delle aspettative. Quando si hanno
prodotti visionari come Love, Death & Robots Vol. 1, è molto facile
deludere le aspettative. Ciò che manca alla seconda stagione è il
mordente e il fascino della prima. Non c'è l'episodio stratosferico che
ti consola dal malcontento di un altro decisamente più mediocre. In
sostanza, questi nuovi episodi di Love, Death & Robots, a mio
parere, non sono brutti (a parte i primi quattro), però hanno un impatto
nettamente inferiore rispetto ai precedenti (i migliori gli altri 4). Per certi versi, è normale
aspettarsi, da una serie che ti propone ben
dieci cortometraggi in meno, maggior qualità. Se si delude lo spettatore
su entrambi i piani vuol dire che c'è un problema, sta poi al fruitore
decidere quanto sia pesante e quanto vada ad inficiare sulla visione.
Detto ciò, il risultato finale di questo secondo volume è più che
modesto, ma se la prima stagione era bella e sostanziosa, questa
seconda è così così e pare più un'occasione sprecata per bissare il
successo magistrale della prima. Un vero peccato. C'è da dire comunque
che, a mio parere, bisogna prendersi un po' di
tempo per elaborarli al meglio, assimilarli e cercare di capirli meglio.
In
un primo momento mi sono sentito profondamente deluso, ma ripensandoci,
alla fine, penso che in realtà non siano poi così male. Non come quelli
del primo volume, ma tutto sommato interessanti. Voto: 5,5
Nessun commento:
Posta un commento