Visualizzazione post con etichetta Serie action. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Serie action. Mostra tutti i post

mercoledì 30 aprile 2025

Le serie tv del mese (Aprile 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/04/2025 Qui - Quali fattori sono determinanti nella scelta del vedere o non vedere una serie, ed anche una invece di un'altra? Tanti, l'istinto conta, ma poi ovviamente dipende dal genere, dal tema e dall'argomento, da una trama che possa coinvolgermi. In questo senso alcune serie non ho visto e non vedrò, nonostante le alte valutazioni. Quindi se ho visto queste di questo mese ci sarà un perché, anche se non sempre il risultato può compensare le attese e può soddisfare del tutto, ma è questo il bello.

[Netflix] Squid Game (2a stagione) - La seconda stagione mostra i primi segni di cedimento dopo l'effetto novità, con alcuni passaggi forzati e incongruenze che ne penalizzano la coerenza. Eppure questa seconda stagione, che non mette ancora fine ai giochi, sa rendersi coinvolgente nonostante le ripetitività e l'enfasi di alcune dinamiche. Mentre l'ultima puntata concentra i principali colpi di scena, le prime sei risultano meno incisive, offrendo intrattenimento privo di evoluzioni significative. La violenza, ancora più accentuata rispetto alla prima stagione, resta uno dei temi dominanti. La votazione dopo ogni gioco è una novità interessante, che accentua l'avidità umana. Tuttavia, la stagione sembra fungere principalmente da ponte verso la terza, già annunciata, con il rischio di diluire la trama e accentuare le crepe narrative. Voto: 6,5

[Sky] The Day of the Jackal (1a stagione) - "Sciacallo" racconta la storia di un cecchino professionista che, dopo aver eliminato un politico, diventa il bersaglio di un'indagine serrata da parte della polizia inglese. La serie, di buon livello, vanta un cast notevole, con Eddie Redmayne in una performance eccezionale. Adattando il romanzo di Frederick Forsyth in chiave moderna, la sceneggiatura disegna con abilità le personalità dei personaggi, mantenendo una tensione narrativa costante e avvincente. Le scene d'azione sono ottime e le ambientazioni scelte, tra Monaco, Londra, Croazia e Spagna, aggiungono un tocco sublime al racconto. Non perfetto, ma decisamente riuscito. Voto: 7+

[Prime Video] The Expanse (5a stagione) - Una stagione di buon livello, con una sceneggiatura solida ed avvincente. Lascia spazio ai personaggi secondari, mentre Holden si fa da parte. Ogni personaggio affronta il proprio passato in un momento in cui un attacco devastante sconvolge la Terra. Ricca di riferimenti cinematografici, la stagione elimina senza esitazioni figure chiave, compreso un pilastro della serie. Marco Inaros emerge come un antagonista fanatico e manipolatore, anche se l'attore che interpreta suo figlio (e di Naomi) mostra qualche rigidità, comprensibile data la complessità del ruolo. Nonostante alcuni difetti trascurabili, una stagione non male. Voto: 7

[Netflix] Riverdale (6a stagione) - Questa stagione riesce a superare la pessima quinta, caratterizzata da eventi inspiegabilmente poco credibili e assurdi. Pur avendo perso la sua direzione originale, la serie continua a puntare eccessivamente sull'elemento romantico e fantastico, cercando di stupire con colpi di scena spesso fuori contesto e poco plausibili. Tuttavia, questa volta alcune scelte risultano più giustificate. Ispirandosi probabilmente ai fumetti weird da cui trae origine, propone situazioni folli e imprevedibili che, nonostante le esagerazioni, risultano divertenti. Pregi e difetti si bilanciano, anche se non basta per raggiungere la sufficienza, ma passo avanti. Voto: 5,5

[Netflix] Dark Crystal - La resistenza (1a stagione) - 40 anni dopo il mitico film di Frank Oz e Jim Henson, arriva il prequel che rende omaggio al fantasy classico. Con personaggi, creature straordinarie e viaggi avventurosi, la serie mostra come la TV possa superare il cinema in audacia e creatività. Unisce magistralmente animatronica e CGI, regalando uno spettacolo visivo incredibile. La trama, ricca di richiami al film originale, narra in dieci episodi una missione epica per salvare Thra. Sebbene la sceneggiatura non brilli per originalità e contenga alcune ingenuità e cliché, ciò non toglie nulla all'esperienza straordinaria vissuta. Peccato che sia stata cancellata. Voto: 7,5

lunedì 30 settembre 2024

Le serie tv del mese (Settembre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/09/2024 Qui - Inizialmente, non erano queste le serie che avevo in programma di guardare questo mese, ma circostanze impreviste hanno cambiato i miei piani. Così, ho selezionato e visionato queste sei serie per necessità e urgenza. Per il prossimo mese ho già tutto organizzato, mentre per i mesi successivi dipenderà dalle nuove uscite e da ciò che non posso posticipare. Comunque, come dico sempre, ci sarà sempre materiale disponibile e non ci sono problemi; prima o poi riuscirò a vedere "quella serie".

[Paramount Plus] A Bloody Lucky Day (Miniserie) - Non è il prodotto perfetto o dell'anno, ma ha le sue valide ragioni e svolge bene il suo ruolo. "A Bloody Lucky Day" non è solo la vicenda di un tassista "sfortunato", ma una miniserie che mantiene un ritmo costante, accelerando senza pause, e pur rischiando di esagerare o deviare, riesce a mantenere alta l'attenzione. Attingendo dal cinema americano e dalle eccellenti produzioni coreane, come Bargain, rimane fedele ai canoni del thriller, ma si fa notare per i suoi stratagemmi narrativi e tecnici. La regia vivace bilancia una sceneggiatura talvolta prolissa ma mai banale, che risplende nei momenti cruciali. Fotografia e colonna sonora sono sempre azzeccate, e le interpretazioni, sebbene prevedibili, sono convincenti: lo spettacolo va visto e apprezzato tutto d'un fiato. Voto: 7+

[Sky] The Blacklist (9a stagione) - Raymond Reddington ha finalmente scoperto chi ha ucciso Elizabeth Keen. La rivelazione, benché non scioccante, ha assicurato un'altra stagione alla serie. Tuttavia, la stagione che avrebbe dovuto segnare una rinascita dopo l'uscita del personaggio più controverso, si è trasformata in un periodo di stallo (l'ottava stagione qui). All'inizio, The Blacklist era accettabile nonostante la premessa insolita. L'interpretazione di James Spader era il punto di forza, ma l'effetto sorpresa si è attenuato nel tempo, con gli showrunner che hanno diluito troppo la trama attorno al mistero dell'identità di Reddington, deludendo i fan più fedeli. La nona stagione ha peggiorato le cose, con un finale insoddisfacente e senza rivelazioni decisive, e i personaggi che hanno ripetuto gli stessi errori di Liz. Con la decima stagione all'orizzonte, sarebbe meglio risolvere le questioni in sospeso e concludere la serie con dignità. Questa stagione ha davvero testato la mia pazienza. Voto: 5

[Disney Plus] Shōgun (Miniserie) - Nel XVII secolo in Giappone, un marinaio inglese viene coinvolto in una guerra tra signori feudali per il titolo di Shogun. La serie, basata su un romanzo del 1975, offre un'ampia panoramica della cultura feudale giapponese. È interessante e avvincente, con un ritmo che riflette la cultura del paese. L'ambientazione è realizzata con cura, con scene e costumi dettagliati e una presenza significativa di violenza visiva, ma non gratuita. Hiroyuki Sanada offre una performance carismatica. Tuttavia, dal punto di vista dell'intrattenimento, i 10 episodi presentano una trama a volte troppo complessa e personaggi statici. Il protagonista John Blackthorne è il punto debole: le sue interazioni e la recitazione semplicistica creano un contrasto marcato e poco credibile. La storia, che sembra sempre sul punto di culminare, non raggiunge un apice definito. Il finale è suggestivo ma lascia inconcluso. Nonostante ciò, la serie è ben realizzata e piacevole da guardare. Voto: 7

[Netflix] The Gentlemen (1a stagione) - Dopo il successo di The Gentlemen nel 2019, Guy Ritchie espande il suo mondo narrativo con una serie TV su Netflix. Questa crime comedy, caotica e stravagante, è imprevedibile e genuinamente divertente. La serie riprende lo stile e i temi di Ritchie, con alcuni attori del film, raccontando di un giovane aristocratico immischiato nel traffico di marijuana dopo aver ereditato un titolo nobiliare. The Gentlemen riflette il marchio di Ritchie: è violenta ma anche leggera, avvincente e umoristica. Ricca di colpi di scena e con un ritmo veloce, la serie vanta un cast selezionato e toni che variano dalla commedia all'umorismo nero. Nonostante qualche esagerazione e verbosità (e molti cliché), il ritmo e lo stile distintivo mantengono la narrazione vivace. Pur non deviando molto dall'originale, la serie è notevole, in alcuni punti superiore al film, in altre peggiore, ma merita comunque di essere apprezzata. Il finale apre a una seconda stagione, creando grande attesa. Voto: 6,5

[Netflix] Maid (Miniserie) - "Maid", ispirata al memoir di Stephanie Land, è una serie che evoca emozioni complesse. Narra le peripezie di Alex, una giovane in fuga da un marito violento, in cerca di una nuova vita. È una storia di resistenza, errori e speranza. La miniserie, intensa e veritiera, si avvicina più a un documentario sulla vita di Alex che a una finzione, e la sua base in una storia reale la rende particolarmente commovente nei suoi momenti più bui. I personaggi sono complessi, specialmente la madre di Alex. La protagonista, una giovane addetta alle pulizie, è ingenua e circondata da persone che ostacolano il suo progresso. Il percorso di Alex verso la felicità è pieno di ostacoli; cade spesso e le sue scelte sono a volte incomprensibili, ma è impossibile non desiderare un lieto fine per lei (magnificamente interpretata da Margaret Qualley) e per sua figlia. Anche se talvolta si può disapprovare Alex e le sue scelte autodistruttive, il suo tentativo di uscire dall'oscurità merita riconoscimento e rispetto. Voto: 7

[Prime Video] Loro (Them) (2a stagione) - Deborah Ayorinde e Pam Grier emergono come stelle in "Them 2", una serie di otto episodi tecnicamente impeccabili, ma con una identità sfuggente. Questo crime thriller-horror pone una detective donna al cuore di un omicidio, intrecciando pregiudizi e forze soprannaturali. Più horror e complesso nella trama rispetto a The Covenant, il secondo capitolo, "The Scare", evoca meno rabbia e oppressione. Ambientato nel 1991 a Los Angeles, mantiene lo stile narrativo della prima stagione e si lega ad essa tramite un filo conduttore sottile, esplorando l'orrore senza fine radicato nell'umanità. Nonostante alcuni difetti e non eguagliando la stagione precedente, "Them 2" soddisfa le aspettative, rimanendo inquietante e disturbante, e lasciando il pubblico profondamente coinvolto. Voto: 6,5

mercoledì 17 luglio 2024

What If...? (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2024 Qui - La seconda stagione di What If...? conferma tutto ciò che di buono si era visto in precedenza, risultando nuovamente tra i migliori prodotti Marvel degli ultimi tempi, escludendo il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia. Ma tra le serie, è certamente una delle migliori, soprattutto dopo la deludente Echo. Questo secondo capitolo è narrativamente più complesso e tortuoso da seguire, ma a livello di animazione ha fatto notevoli passi avanti. L'idea di puntare su personaggi minori e inediti non funziona come gli autori avrebbero voluto, e ancora una volta a tenere incollati allo schermo sono i personaggi della vecchia guardia, confermando forse il problema e il trend generale del MCU degli ultimi tempi. Tra gli episodi più riusciti, infatti, ci sono quelli che ruotano intorno agli Avengers originali e ai Guardiani della Galassia. Nel complesso, non c'è un episodio che si possa definire mal realizzato. La varietà delle puntate, estremamente diverse fra loro, è sorprendente. Non tutto funziona perfettamente, ma per un prodotto che nasce come "paradossale", What If...? 2, con tutti i suoi limiti, fa il suo dovere. Le nove puntate complessivamente intrattengono e mostrano le enormi potenzialità del multiverso. E non finisce qui, perché un'altra stagione ci sarà, e non si vede l'ora di scoprire cosa riserverà. Voto: 7 [Disney Plus]

venerdì 21 giugno 2024

Echo (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/06/2024 Qui - La serie Marvel Echo si concentra su un personaggio poco noto, esaltando la diversità (la protagonista è sordomuta e monca di una gamba) e celebrando le origini native americane della tribù Choctaw. Tuttavia, al di là delle scene d'azione, la serie delude. Cinque episodi sembrano girare in tondo, appiattendo un personaggio che aveva più sfaccettature come antagonista in Hawkeye. Cinque episodi avrebbero potuto arricchire il personaggio, ma dopo il primo è evidente che Echo serve solo "a riempire", un progetto poco convincente e un investimento mal riposto che non onora né se stesso, né la protagonista, né le comunità che intende rappresentare (per un confronto, Reservation Dogs, che condivide alcuni attori, è la scelta migliore). Azioni senza peso e inseguimenti in moto che sprecano tempo. In definitiva, Echo è una miniserie da guardare in un'unica sessione, ma che si dimentica subito dopo. L'assenza di un'identità estetica coerente e comprimari che eclissano la protagonista, in particolare Vincent D'Onofrio, che nonostante la sua presenza non può compiere miracoli, sono le principali ragioni del fallimento di Echo. A maggior ragione è considerata la peggior serie Marvel dall'epoca di Iron Fist. Voto: 5 [Disney Plus]

martedì 23 aprile 2024

The Continental (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2024 Qui - Il mondo criminale di John Wick (cui quarto film sembrerebbe aver chiuso il cerchio) ambientato negli anni Settanta, con Colin Woodell (che ricorda Paul Newman) nel ruolo di un giovane Winston in lotta contro un malvagio Mel Gibson. L'opera convince nel primo e nell'ultimo episodio, dove la violenza si scatena senza freni, ma l'episodio centrale è tedioso e insipido. Le scene d'azione sono curate come sempre, tuttavia l'effetto sorpresa della Gran Tavola e degli altri elementi si è dissipato, perdendo la freschezza originale. Il cast è appropriato, l'ambientazione retrò degli anni '70 è ben realizzata e la colonna sonora è efficace. Nel complesso, non è male. Voto: 6+ [Prime Video]

Scott Pilgrim - La serie (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2024 Qui - La serie brilla per la sua creatività e l'eccezionale animazione. È un punto di forza il ritorno degli attori originali nei loro ruoli, tuttavia la narrazione risulta confusa e a tratti illogica. Questo porta a riconsiderare il film originale, che nonostante non fosse del tutto convincente, non risultava così caotico. La serie, composta da otto episodi, si discosta dalla trama del film e può essere vista come un seguito delle graphic novel e del film stesso, reinterpretando gli eventi in chiave giallistica. I temi trattati sono seri e ben sviluppati, ma la trama principale è eccessivamente bizzarra e complicata. Inoltre, la serie non riesce ad essere un thriller coinvolgente, mancando di suspense nell'indagine di Ramona. Nonostante ciò, non mancano momenti divertenti e la colonna sonora è adeguata. È un vero peccato che la sceneggiatura sia così disordinata, soprattutto considerando la qualità dell'animazione. Nonostante le criticità, è però difficile respingere completamente la serie, che pur non raggiungendo il potenziale sperato, non è da considerarsi un fallimento, grazie soprattutto alla sua spiccata originalità ed inventiva. Voto: 6 [Netflix]

The Witcher: Blood Origin (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2024 Qui - Con un materiale originale come quello di Andrzej Sapkowski, è un peccato che questo prequel non arricchisca significativamente l'universo di The Witcher, risultando in un'occasione sprecata o mal sfruttata. Dopo i 4 episodi, si desidera saperne di più, ma questo desiderio nasce dal sentire che ciò che è stato presentato non basta. Blood Origin ha gli elementi per divertire anche chi non conosce bene la serie principale e la qualità produttiva è indubbiamente alta. Tuttavia, come spin-off, non soddisfa pienamente le aspettative, lasciando i fan dell'universo di The Witcher parzialmente delusi. Blood Origin, quindi, è una miniserie fantasy che sta in piedi da sola, ma come prequel aggiunge poco al già noto, risultando più un intermezzo nell'attesa che un'opera di spessore, riscattata solo da un cast di qualità che dà il massimo. Voto: 5,5 [Netflix]

Onimusha (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2024 Qui - Takashi Miike dirige l'adattamento del celebre videogioco fantasy-storico, un lavoro svolto con onestà ma privo di particolari scintille. Si tratta di un esperimento affascinante, sebbene non completamente riuscito. C'erano tutte le premesse per un prodotto di qualità, dalla scenografia al cast. Purtroppo, la serie non mantiene tutte le sue promesse, limitandosi a un action fantasy piuttosto tradizionale. Onimusha si distingue comunque per la sua estetica notevole, offrendo uno spettacolo visivo coinvolgente. Tuttavia, non tutto funziona come dovrebbe: la trama è eccessivamente lineare, con pochi e poco convincenti colpi di scena. Di conseguenza, ne emerge un anime efficace nella rappresentazione delle ambientazioni e nell'animazione all'avanguardia, ma che avrebbe potuto essere molto di più se fosse stato sostenuto da una trama più complessa e un ritmo più incalzante. Onimusha rimane comunque un'esperienza piacevole, ma persiste il rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere: molto più di una semplice trasposizione in grafica computerizzata di un film di samurai tradizionale, benché affascinante. Voto: 6+ [Netflix]

venerdì 22 marzo 2024

Happy! (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/03/2024 Qui - Serie che ci proietta in un rutilante mondo sospeso tra realtà e fantasia dagli accenti pulp. Una storia e dei personaggi figli di un fumetto reso serie televisiva in maniera (per quel che mi è parso di vedere) perfetta. Happy! è il viaggio strafatto nella mente un uomo sull'orlo del baratro. Una serie gradevole, che tiene incollati davanti allo schermo dal primo all'ultimo episodio. Un mix unico nel suo genere, immaginarsi un Chi ha incastrato Roger Rabbit? in versione serie TV ma dalle tinte estremamente più scorrette, violente, ciniche e folli. Un misto di violenza e surreale, che sembra voler competere con serie quali American Gods e PreacherHappy! si rivela perciò esattamente questo, una storia brutta, sporca e cattiva, tra boss mafiosi, poliziotti corrotti, prostitute e serial killer vestiti da scampo, in cui ogni singolo elemento pare messo sullo schermo per disturbare e scioccare. Christopher Meloni ce la mette tutta e dà vita a un personaggio adorabilmente sopra le righe, il mondo creato è piacevolmente weird, anche dopo un po' si perde quota con storie parallele confuse, personaggi sottili che appaiono e scompaiono e una sensazione di stiracchiamento. Ma sebbene la narrazione non sia sempre all'altezza, la prima stagione fila che è un piacere. La seconda stagione di Happy! riparte sulla falsariga della prima ma colpisce, come un pugno del caro Nick Sax, ancora più forte, ancora più a fondo. Perché, dopo le peripezie vissute dai protagonisti (Hayley su tutti), ognuno decide di uscire dal guscio evolvendosi in maniera spropositata ma in linea con quello che è lo stile della serie stessa. Ma se la trama nella prima stagione funzionava, in questa seconda stenta un po', anzi farraginosa in alcuni punti, con meno originalità e con la tendenza a ripetere situazioni e vicende. Inoltre con meno mordente anche le scene comiche. Insomma una seconda stagione deludente rispetto a una prima scoppiettante, ma non è tutto da buttare: i personaggi mantengono una loro coerenza e hanno un loro arco narrativo sensato, le scene splatter ben realizzate comunque ci sono e qualche risata la strappa ugualmente. In conclusione: una serie nel complesso dei suoi 18 episodi non esente da difetti ma godibile e con spunti assolutamente originali. Perché alcune cose e alcune scene forse sono fin troppo surreali (persino per una serie così volutamente surreale) e un po' buttate lì senza troppe spiegazioni, però sono tutte cose abbastanza trascurabili e che non intaccano la godibilità della serie. Una serie scandalosamente accattivante. Voto complessivo: 7 [Netflix]

sabato 16 dicembre 2023

One Piece (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Una serie con dei difetti, ma dai tanti pregi, tra cui quello più grande: riuscire a soddisfare durante la visione, riportando a schermo sia una sorta di stile cartoonesco, che lo spirito dell'opera da cui tutto è nato. Lo show riesce a mantenere la sospensione dell'incredulità, rendendo credibile tutto ciò che succede nell'ambientazione creata, quindi, ciò che visto fuori contesto avrebbe normalmente fatto storcere il naso, qui viene assorbito e processato senza troppi problemi dallo spettatore. Riusciti a far questo, si è già a più di metà dell'opera. In più le dinamiche interpersonali tra i membri della ciurma vengono rappresentate con estrema sensibilità, aggiungendo anche profondità emotiva, nuove difficoltà e sfumature. Il ritmo è abbastanza serrato, anche se le scene action sono minori di quanto ci si potesse aspettare. One Piece (in equilibrio tra fedeltà e innovazione) è pura magia, superando i confini dei cultori dell'anime con una prima stagione che si presenta come un trampolino di lancio verso l'eccellenza. Un viaggio avventuroso e irresistibile che promette di diventare una delle migliori serie del 2023. Voto: 8

lunedì 20 novembre 2023

The Witcher (3a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2023 Qui - Non mancano i colpi di scena, i momenti drammatici e i doppio giochi, che contribuiscono ad infittire la trama ed i legami tra i personaggi. La terza stagione di The Witcher dimostra ancora una volta di essere un punto fermo per tutti gli appassionati del genere, non tradendo (almeno non del tutto) le importanti premesse (letterarie e videoludiche). Ma, nonostante l'inizio molto coinvolgente ed accattivante, frutto anche del finale sospeso e pieno di suspense della stagione precedente, non tutte le otto le puntate della stagione sono all'altezza delle aspettative. Una narrazione spesso sincopata priva di lucidità, che vive grazie al carisma di Henry Cavill. Nel complesso però, la terza stagione di The Witcher ha avuto alti e bassi, e nonostante alcuni cali di ritmo e di pathos, la serie (che nel bene o nel male si lascia guardare) ha mantenuto il suo fascino grazie alla trama che si conferma forte ed avvincente e ai personaggi ben sviluppati. Resta da vedere come questi eventi influenzeranno il futuro della serie, e soprattutto come sarà gestito il passaggio da Geralt al successivo witcher interpretato da Liam Hemsworth. Nel complesso, promuovo comunque questa stagione che si guarda con piacere ed intrattiene narrandoci le vicende del Continente. Voto: 6,5

Tulsa King (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2023 Qui - Sylvester Stallone, lontano dai suoi ruoli abituali (qui decisamente più cattivo ed ambiguo) e alla prima volta (da protagonista) in una serie tv, è talmente bravo che quasi dispiace non si sia cimentato in nulla di simile prima. L'attore dimostra una notevole maturità ed offre (probabilmente) una delle sue migliori prove attoriali di sempre. La trama, a sfondo gangsteristico, raccoglie l'eredità dei classici film sul tema di Scorsese & Co, ma con un taglio meno drammatico, a tratti (specialmente nelle prime puntate) stemperato da qualche slancio ironico. L'attenzione viene mantenuta alta, la violenza non manca e la curiosità per la prossima (confermata) stagione è tanta (lo zampino di Taylor Sheridan, creatore della serie, si nota, si vede e si sente). Tulsa King si può quindi vedere, certo, nulla di nuovo nel campo malavitoso-cinema, tutto secondo canoni, ma è bella da seguire. Forse le puntate sono troppo brevi, qualcosa non funziona al 100%, ma nel complesso semplice, movimentata, ben girata e piacevole. Per il momento alquanto più che sufficiente per un buon giudizio. Voto: 7

giovedì 19 ottobre 2023

1923 (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/10/2023 Qui - Lo spin-off di Yellowstone è un ritratto interessante degli anni che precedono la Grande Depressione, un racconto coerente e compatto che tuttavia presenta alcune pecche. 1923 non riesce infatti a raggiungere i livelli dell'originale, e ciò che resta al termine di questa prima stagione è soprattutto un senso di insoddisfazione legato ad un finale fiacco e tre vicende che raramente stupiscono. Le idee messe in campo sono tante, e indubbiamente non è semplice gestire tanti personaggi da dover poi ricollegare alla serie madre (al momento ferma), ma 1923 resta una storia a metà, che in questa prima parte raramente brilla (bello comunque rivedere Harrison Ford, splendidamente accompagnato da Helen Mirren). Visto che ci sarà una seconda stagione, lo spazio per rimediare c'è, e anche se si è davanti ad un mezzo passo falso, c'è da scommettere che Taylor Sheridan troverà nuovamente la giusta strada, o perlomeno così si spera. Dopotutto questi primi episodi aprono la strada a una seconda stagione i cui avvenimenti, appena accennati, hanno la promessa di essere sempre più avvincenti. Voto: 6+

Cyberpunk: Edgerunners (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/10/2023 Qui - Un'opportunità mancata, ecco come mi viene di riassumere Cyberpunk: Edgerunners. Non ho né letto il libro né giocato il gioco, quindi non so se lì riescono a fare di meglio, ma questo anime è stato leggermente deludente: c'era il potenziale per un qualcosa di estremamente bello e coinvolgente, ma hanno scelto di realizzare un semplicissimo anime tamarro e ricco di stereotipi. La serie parte bene, con una ambientazione interessante e un protagonista dalle ottime premesse. Lo stile cyberpunk si nota tutto, graficamente risulta particolare e accattivante, così come tutto quello che ruota intorno la tecnologia e pure i comprimari sembrano sopra le righe al punto giusto per rendere l'opera una quella che sarà in grado di farsi ricordare. Sfortunatamente, non riesce a decollare, per una strada che risulta raccontata in modo non sempre coerente e uno sviluppo dei personaggi che risulta a tratti forzato e poco credibile. La trama non è così appassionante come avrei sperato, manca qualcosa che ti prende veramente, un mistero o un qualcosa in più che riesca a intrattenermi. Pertanto ci si "accontenta" di una serie di scontri fatti bene, spettacolari e splatter, fatti per sorprendere e stupire. Ha sicuramente stile da vendere e il tutto è accompagnato da un'ottima colonna sonora. Può bastare per tanti, ma io avrei gradito qualcosa di più, le mie aspettative probabilmente erano troppo alte. Voto: 6,5

venerdì 18 agosto 2023

What If...? (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/08/2023 Qui - La Marvel non si ferma (mai) e rilancia il suo (multi)universo con questa serie animata (che riprende l'omonima serie antologica a fumetti) dedicata all'alieno Osservatore che assiste e registra mostrandoci mondi Marvel simili a quelli che conosciamo, ma diversi, talvolta drammatici, ma anche brillanti. La missione pareva impossibile, invece riesce, ed alla grande, per le ottime animazioni, ma anche per l'atmosfera stile Ai confini della realtà e per certe trame ardite (vedi l'apocalisse zombi alla Romero, o Pantera Nera che diventa Star Lord al posto di Peter Quill) che spesso superano i prodotti originali da cui s'ispirano. Al contempo, ad un occhio più attento emergono delle leggerezze gravi nella sceneggiatura, tra concetti che mutano e si contraddicono a seconda delle necessità del copione e veri e propri buchi di trama (ha pure problemi ingombranti di toni e un umorismo che fatica a mescolarsi con la componente drammatica). Ma luci ed ombre si bilanciano quasi in modo perfetto, per una serie che, seppur ha qualcosa da dire ma poteva farlo meglio, è imprescindibile per i Marvel fan del MCU, non così tanto per tutti gli altri, ma almeno il quarto episodio su Dottor Strange bisogna assolutamente vedere/recuperare. Voto: 7

mercoledì 19 luglio 2023

The Punisher (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 19/07/2023 Qui - Avevo apprezzato la sua presenza nella seconda stagione di Daredevil, e speravo in questa serie spin-off per migliorarne l'apprezzamento, ma il risultato mi ha molto deluso. Non tanto per la confezione, il protagonista ha un carisma eccezionale, la trama è molto ben strutturata, la fotografia discretamente curata e gli scontri sono tutti superiori al resto di quelli visti in tutte le serie Marvel ex Netflix (eguagliati solo da Daredevil), quanto per tutto il resto. Qualcosa decisamente non va (l'interesse scema), e va bene la prima stagione, che ben "conclude" la vendetta familiare (complotto annesso), ma la seconda davvero inutile. C'è infatti un crollo verticale rispetto alla prima, alcune forzature di sceneggiatura davvero troppo campate in aria rendono lo svolgimento dei fatti astruso e inverosimile anche per una trama fumettistica. La quantità di legnate, coltellate, spari, pallottole, sprangate, cazzotti, bombole di metallo sul cranio che i nostri (anti)eroi oramai riescono a incassare e rapidamente superare raggiunge in questa seconda stagione vette inusitate. Il brodo è allungato e la comparsa della ragazzina non credo abbia mai generato empatia nel suo far coppia con The Punisher (molto posticcia la cosa). Bene almeno, che si sia posto un punto finale alla serie. Alla fine in ogni caso, valido come prodotto, ma non risulta sicuramente chissà cosa. Voto complessivo: 5,5

venerdì 21 aprile 2023

Luke Cage (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/04/2023 Qui - Un inizio subito col botto per il personaggio già conosciuto in Jessica Jones. Tipica serie dal retrogusto blaxploitation, ambientata interamente a Harlem e che funge spesso da denuncia/omaggio per il quartiere (condita splendidamente con buona musica di nomi noti della black music). Interessanti le origini dei poteri del protagonista (Luke, immune ai proiettili e dotato di forza sovrumana) a cui vengono dedicati un paio di episodi flashback. Ben raccontata la storia, buono il cast, con qualcuno che spicca maggiormente, niente male alcuni colpi di scena. Però lo sviluppo spesso si arena in lente situazioni ripetitive e/o condite da infiniti spiegoni talvolta forzati, manca di fluidità narrativa. Marvel's Luke Cage è infatti una serie con alti e bassi. La regia e scenografia sono ottime. Luke è davvero un bel personaggio, anche se Mike Colter proprio eccezionale non è, non male i personaggi secondari. Innovativo il fatto che, a differenza delle precedenti serie Marvel, questa è leggermente più comica. Vi sono battute e scene comedy che riescono ad eludere la gran tensione (molto apprezzata) delle precedenti Daredevil e Jessica Jones. Non mi hanno però convinto alcune cose, la trama con alcuni buchi, nemici di poco spessore e fin troppi dialoghi. Il finale è discreto. Tutto raggiunge una fine, ma come sempre la fine non esiste e si rimandano le faccende, alla seconda stagione. Una seconda stagione che replica la prima senza fantasia. Certo, c'è una notevole evoluzione dei personaggi e della sceneggiatura rispetto alla prima stagione, ma per il resto siamo sempre lì. In conclusione, un lunghissimo film blaxploitation dei nostri tempi, interessante, riuscito e meritevole, nonostante i tempi morti. Voto complessivo: 6,5

Gangs of London (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/04/2023 Qui - Il ritorno (non tanto atteso in verità) della più brutale fra le serie tv, dove si muore molto spesso e molto male. Ma questo destino vale solo per gli sgherri, mentre i protagonisti rimangono in gioco (i morti al contrario non muoiono in questo caso) in un rimestare di carte stantio e prevedibile. Ecco, questo il difetto principale, la seconda stagione di Gangs of London mantiene vivo infatti l'animo adrenalinico e violento della serie, ma lascia andare il resto. Proprio come accaduto per la prima stagione, ma molto più marcatamente, Gangs of London 2 si divide tra una scrittura approssimativa (che cede a risvolti banali, già visti e rivisti) e sequenze action adrenaliniche di elevata fattura, anche se il livello delle coreografie e delle riprese non è al passo con Corin Hardy, il fenomenale Gareth Evans (quello di The Raid per intenderci, oltretutto omaggiato) lascia al suo braccio destro il compito alquanto ingrato (ma ci sono comunque alcune sequenze impressionanti di brutalità). Una seconda stagione che parte piano per poi esplodere fragorosamente, peccato che lo scontro finale sia uno dei (momenti) meno memorabili, alla fine bene ma non benissimo, della classica minestra riscaldata, che si mangia anche se manca il sale. Voto: 6+

venerdì 27 gennaio 2023

Yellowstone (4a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 27/01/2023 Qui - Il dualismo tra il vecchio e il nuovo e la difesa dei valori della tradizione avverso l'imminenza della modernità: Taylor Sheridan fa centro anche alla quarta stagione di Yellowstone (dove tra l'altro lo si vede nuovamente con le vesti d'attore), la gemma di Paramount Network che continua a conquistare tra tensione, colpi di scena, cupezza e misteri (terza qui). Una quarta stagione che punta tutto su alcuni dei protagonisti, finendo però per appiattirne altri e soprattutto proponendo alcune storie secondarie non sempre convincenti. Nonostante questo, la straripante Beth e alcuni colpi di scena ben gestiti riescono a tenere alto il valore della serie, che anche a dispetto di alcuni limiti riesce sempre ad essere coinvolgente e ben strutturata. In questo caso una stagione (quasi di transizione) che sembra anche il preludio (volente o nolente) per uno scontro su larga scala che potrebbe dominare le prossime stagioni. Voto: 6,5

lunedì 12 dicembre 2022

The Good Lord Bird - La storia di John Brown (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 12/12/2022 Qui - Un prodotto eccentrico, coerente nel non prendersi sul serio, coraggioso nel tono ironico ed irrisorio che sceglie di mantenere fino ad un riuscito finale. The Good Lord Bird (ingiustamente passata sottotraccia) è infatti una miniserie grottesca ed atipica (ma anche innovativa), che si svolge a ridosso della Guerra Civile Americana. Iperbolica in alcuni frangenti, troppo soporifera in altri, ha il suo vero punto di forza nella prestazione di Ethan Hawke, attore quanto mai versatile che dimostra sempre più la sua bravura. Buone la fotografia e anche la ricostruzione del periodo, non solo da un punto di vista dei costumi ma anche della mentalità dei vari personaggi (che sembrano essere usciti da Django Unchained). Che alcuni fatti narrati siano storici questo è fuori discussione, sulla ricostruzione qualche licenza di troppo. Un maggior rigore forse avrebbe giovato di più. Comunque, nel complesso non male. The Good Lord Bird racconta una bella storia, lancia messaggi potenti ma ha il grande pregio di non farsi divorare da questi ultimi, davvero tanta roba. Voto: 7