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giovedì 28 agosto 2025

Le serie tv del mese (Agosto 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/08/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

Love, Death & Robots (4a stagione) - A tre anni dalla precedente, la quarta stagione delude le aspettative e rappresenta il punto più basso della serie ideata da Tim Miller e David Fincher. I dieci episodi mancano di coesione, originalità e impatto emotivo: solo 2-3 si distinguono, mentre gli altri risultano stanchi, frettolosi o imbarazzanti. L'animazione resta eccellente, ma non basta a compensare la debolezza narrativa e la scarsità di idee nuove. La stagione appare come una raccolta disomogenea di esperimenti visivi privi di direzione, incapaci di lasciare il segno. La comicità è banale, la fantascienza poco coinvolgente, e le intuizioni brillanti troppo rare. Love, Death & Robots 4 è un'occasione mancata, che conferma il calo creativo della serie, ormai lontana dalla brillantezza e dal coraggio sperimentale del suo debutto. Voto: 5

Andor (2a stagione) - La seconda stagione di Andor si impone, dopo una prima stagione discretamente soddisfacente ma nella sua complessità alquanto interlocutoria, come una delle opere più mature e ambiziose (al pari di The Mandalorian) dell'universo Star Wars. Con scrittura raffinata, regia elegante e personaggi profondamente sfaccettati, la serie ridefinisce i confini narrativi del franchise, offrendo una prospettiva intensa sulla nascita della Ribellione. Il ritmo iniziale lento lascia spazio a un crescendo emotivo potente, culminando in una seconda metà drammatica e visivamente straordinaria. Ogni aspetto tecnico, scenografie, costumi, colonna sonora, è curato con precisione. Il lavoro di Tony Gilroy, arricchito dall'eredità tematica di Dave Filoni, conferisce nuovo significato agli eventi della trilogia originale e di Rogue OneAndor si conferma così tra le produzioni più rilevanti dell'era moderna di Star Wars: una riflessione profonda sul sacrificio, la libertà e la complessità dell'animo umano. Voto: 7,5

The Umbrella Academy (3a & 4a stagione) - La terza stagione delude su tutti i fronti. La trama è stiracchiata, i nuovi personaggi della Sparrow Academy risultano superflui, e il paradosso del Kugelbitz non riesce a dare vera tensione. I protagonisti sono snaturati, con Ben e Allison diventati insopportabili, mentre gli altri oscillano tra l'inutile e il ridicolo. Il cast sembra stanco, e molti episodi sono pieni di scene cringe e prive di senso. Una stagione che poteva essere riassunta in tre episodi, ma ne offre dieci, sette dei quali basati sul nulla. La quarta ed ultima poi si rivela prevedibile e poco coinvolgente. I fratelli Hargreeves sono ancora una volta divisi in trame dispersive, mentre l'ennesima apocalisse e trovate bizzarre non riescono a risollevare una narrazione ormai stanca. La riduzione degli episodi migliora il ritmo, ma il finale, frettoloso e privo di impatto emotivo, cancella tutto quanto costruito in precedenza. Un epilogo deludente per una serie dal potenziale sprecato. Voto complessivo: 4,5 [Voto Finale Serie: 5,5]

Yellowstone (5a stagione) - La quinta stagione di Yellowstone si divide in due parti: la prima è intensa e coinvolgente, culminando in un episodio memorabile; la seconda, segnata dall'uscita di Kevin Costner, risulta meno incisiva e sotto le aspettative. Beth Dutton prende il ruolo centrale, ma l'assenza di John Dutton pesa sulla qualità generale. La serie mantiene il suo stile epico western, con riflessioni su progresso, territorio e famiglia, ma il finale soffre di scelte narrative forzate e prevedibili. Il ritmo è altalenante e alcuni personaggi, come Kayce e Jamie, risultano poco valorizzati. Nonostante le difficoltà produttive e le evidenti forzature, la stagione riesce a offrire una conclusione dignitosa, con momenti emozionanti e funzionali. In sintesi, Yellowstone 5 è una stagione divisa tra l'eccellenza iniziale e una chiusura condizionata da eventi esterni. Non raggiunge i picchi delle prime stagioni o degli acclamati spinoff 1883 e 1923, ma riesce comunque a mantenere viva l'essenza della saga. Voto: 6+

BONUS

Angel Cop (1989-1994) [OAV - 6 Episodi] - Una serie d'azione anni '80, violento e cupo, ambientato in un Giappone paranoico post-Guerra Fredda. Mescola azione frenetica, violenza estrema e una componente fantascientifica che sfocia talvolta nello splatter. I personaggi sono schematici, la critica al capitalismo è abbozzata e rapidamente superata dagli eventi storici. Nonostante il tema uomo-macchina oggi risulti datato, il ritmo serrato e le animazioni ancora godibili rendono Angel Cop un titolo che, pur non brillando per originalità, sa intrattenere. Valutazione 6,25

Corpse Party (2012-2013) [OAV - 5 Episodi] - Un gruppo di ragazzi esegue un rituale per restare uniti, ma finisce in una dimensione maledetta dove dovrà affrontare orrori e svelare un mistero legato a vecchi omicidi scolastici. L'anime (basato su di un videogioco), composto da 4 episodi più un breve prequel introduttivo, punta tutto sull'horror e lo splatter, sacrificando il mistero e la profondità narrativa. Atmosfere claustrofobiche e disegni efficaci creano tensione, ma la trama è confusa, i personaggi poco credibili e alcune scelte narrative discutibili. Buono per gli amanti del gore, meno per chi cerca una storia solida. Sufficiente, ma poteva dare di più. Valutazione 6

Genocyber (1994) [OAV - 5 Episodi] - Ambientato in un mondo cyberpunk, dove due sorelle sono coinvolte in un esperimento per risvegliare una creatura psichica devastante. La serie è divisa in tre archi narrativi e si distingue per un'estetica estrema: violenza grafica, contenuti disturbanti e atmosfere apocalittiche. La trama è frammentata e caotica, complice la cancellazione del manga originale e una regia debole. Nonostante un buon comparto tecnico e qualche spunto interessante, l'anime soffre per scelte narrative confuse e personaggi poco sviluppati. Resta consigliato solo agli appassionati di horror splatter e cult cyberpunk anni '90. Un prodotto controverso, visivamente d'impatto ma narrativamente instabile. Valutazione 6

Mad Bull 34 (1990-1992) [OAV - 4 Episodi] - Serie composta da 4 episodi ambientata nel distretto 34 di New York, dove il giovane poliziotto Daizaburo viene affiancato al brutale e sopra le righe Sleepy, detto Mad Bull. L'anime mescola poliziesco, splatter, azione e soft erotismo, con uno stile che richiama i B-movie americani anni '80. La trama è semplice e i singoli episodi sono quasi autoconclusivi, puntando più sull'eccesso visivo e sull'ironia che su una narrazione coerente. L'animazione è grezza ma funzionale, i personaggi stereotipati ma efficaci, e il tono generale è esagerato e grottesco. Nonostante un finale debole e qualche caduta di stile, resta un titolo divertente per gli amanti dell'action pulp e dell'animazione vintage. Valutazione 6,25

lunedì 30 giugno 2025

Le serie tv del mese (Giugno 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/06/2025 Qui - Oltre alle serie programmate del mese ho visto anche ben 5 serie anime OAV, che intercorrono tra il 1990 e 1997, in media dalle 2 alle 6 puntate e da 30 a 40 minuti ad episodio. Battle Angel Alita, che nonostante l'eccellente comparto tecnico, soffre per una narrazione troppo compressa che sacrifica profondità e messaggi. Il risultato è un'opera visivamente forte ma emotivamente e narrativamente incompleta. Night Warriors: Darkstalkers' Revenge, anime ispirato alla serie di videogiochi che pur compresso in soli quattro episodi e con personaggi appena accennati, riesce a sorprendere: trama frenetica ma chiara, combattimenti spettacolari e un design visivo eccezionale. Cyber City Oedo 808, anime d'azione pura, che offre ottime animazioni, atmosfere cupe e combattimenti intensi, ma lascia in sospeso l'evoluzione narrativa. Un'esperienza visiva potente, seppur incompleta. Gunsmith Cats (sottotitolato), un concentrato di azione anni '80 in stile anime: inseguimenti, sparatorie e jazz americano in una Chicago animata. Due protagoniste carismatiche e tanta adrenalina, perfetto per un intrattenimento veloce e divertente. Infine Golden Boy, una brillante commedia ecchi. Graffiante, piccante e sorprendentemente profondo, l'anime combina umorismo irriverente, un protagonista irresistibile e momenti di riflessione. 

[Sky] Lockerbie - Attentato sul volo Pan Am 103 (Miniserie) - La miniserie Lockerbie è un'importante occasione per ricordare la tragedia del 1988 (un aereo esplose in volo e si schiantò su una cittadina scozzese, causando 270 vittime), soprattutto rispetto al confronto con Ustica. La verità giudiziaria è arrivata rapidamente, con una condanna e una parziale ammissione da parte della Libia, ma la serie solleva dubbi su queste conclusioni. Tuttavia, la sceneggiatura di David Harrower appesantisce la narrazione con troppi dettagli, rendendo il ritmo a tratti pedante e limitando l'espressività di Colin Firth. Sebbene efficace nel trasmettere il dramma della vicenda, Lockerbie non riesce a mantenere la tensione narrativa necessaria e finisce per diluire i colpi di scena in una mole eccessiva di informazioni, senza raggiungere l'impatto di Chernobyl. Voto: 6,5

[Apple Tv] Scissione (2a stagione) - La seconda stagione non poteva replicare l'effetto novità della prima, ma alcuni sviluppi restano intriganti. Sebbene alcune sottotrame risultino riempitive, l'estremizzazione della scissione (che crea due individui opposti in un solo corpo) trova una chiara espressione nel finale. La Lumon assume i tratti di una neo-religione con miti propri, basata su sottomissione e sfruttamento. Dopo qualche impasse narrativa, il finale accelera, aprendo a nuovi scenari e lasciando interrogativi sospesi, pronti per essere ripresi in futuro. Il tono distopico richiama gli anni '70 e Philip K. Dick, enfatizzato dalla fotografia sgranata delle ultime scene. Voto: 7+

[Disney Plus] Atlanta (Serie Completa) - Una serie che scardina ogni schema: non ha un genere, non ha una trama fissa, eppure riesce a raccontare tantissimo. È una satira lucida e surreale della società americana, dove quattro ragazzi afroamericani attraversano l'assurdo e il quotidiano, tra ambizioni artistiche e spaesamenti esistenziali. Mescola comicità tagliente e momenti visionari, restando sempre imprevedibile: ogni episodio è un esperimento narrativo che mette al centro la ricerca d'identità, destruttura gli stereotipi e sfida il linguaggio televisivo tradizionale. Più che una serie, è un viaggio bizzarro nella mente dei suoi autori e nelle pieghe più grottesche della realtà. E, soprattutto, non si può spiegare: si può solo vivere. E in questo senso lascia un senso di spaesamento difficile da intendere, ma va bene così. Voto complessivo: 7,5

[Netflix] Una serie di sfortunati eventi (Serie Completa) - Una serie di imbarazzanti più che sfortunati eventi, eventi talmente ridicoli e forzati che il tasso di sospensione dell'incredulità è, anche per il target, fuori scala. Perché va bene che così dovrebbe essere visto il soggetto, ma si esagera in stupidaggini. Ma la pecca maggiore è la ripetitività di situazioni e svolte, in ben 12 occasioni (delle 3 stagioni) sembra di vedere sempre la stessa storia. Gli interventi di Lemony Snicket sono inutili e irritanti, interrompono la scena pedantemente. A furia di ascoltare il motto "non guardare", alla fine era davvero meglio non guardare. Peccato, l'atmosfera burtoniana e gli interpreti sono molto bravi, alcuni episodi sono pure piacevoli e leggeri, ma non posso dire che mi sia piaciuta nel complesso. E insomma era meglio il film. Voto complessivo: 5,5

venerdì 31 gennaio 2025

Le serie tv del mese (Gennaio 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/01/2025 Qui - Alcune delle serie e/o miniserie che ho visto in questo mese avrei già dovuto vederle per la fine dello scorso anno, ma vicissitudini varie me l'hanno impedito, cosicché eccole ritrovate ora, pronte a fare bella o brutta figura dopo l'attesa. Oltre a ciò anche una interessante novità, non so se sia la prima in assoluto o meno (non credo proprio), ma è comunque la prima Miniserie sull'Olocausto che vedo per la Giornata della Memoria, quindi parecchia carne al fuoco da scoprire.

[Paramount Plus] Tulsa King (2a stagione) - Tulsa King spinge spesso oltre il limite della credibilità, ma porta a casa una seconda stagione (qui la prima) brillante e divertente. Valorizza protagonisti e personaggi secondari in modo corale, confermandosi tra i prodotti più interessanti del panorama televisivo attuale. Energica e scattante, la serie vede un Sylvester Stallone, nonostante i suoi settantotto anni, ancora capace di reggere l'intera serie con il suo carisma roccioso e una forma fisica invidiabile. Un unico difetto perdonabile: essendo una serie TV, alcune situazioni risultano ripetitive e non tutte le gag vanno a segno. Tuttavia, Tulsa King 2 intrattiene, emoziona, tiene col fiato sospeso e spesso regala freddure eccezionali. Taylor Sheridan dimostra ancora una volta di sapere come realizzare un godibile prodotto di intrattenimento. Voto: 6,5

[Disney Plus] American Horror Stories (3a stagione) - Una stagione che non soddisfa le aspettative, nonostante un aumento degli episodi. La mancanza di veri brividi e momenti di paura ha reso l'esperienza (nuovamente) mediocre dopo i precedenti. La prima parte offre trame scontate, mentre la seconda consiste di storie più omogenee e caratterizzate. Tuttavia, l'elemento horror è quasi assente. Le dinamiche moderne e inclusive sembrano forzate e amplificate. Nonostante i cast e le regie siano ben eseguiti, le storie non riescono a coinvolgere come dovrebbero. La visione rimane placida e spesso anonima, priva di quei momenti che rendono una serie appassionante. Voto: 5

[Netflix] The 8 Show (Miniserie) - Prende ispirazione da un fumetto digitale, la sua realizzazione resa possibile dal successo di "Squid Game". La trama attinge da opere come Battle Royale e Alice in Borderland, con rimandi a Arancia Meccanica e Il Buco. Otto sconosciuti partecipano a un gioco dove il montepremi dipende dallo scorrere del tempo. "The 8 Show" si distingue tuttavia per un approccio ancor più radicale e pessimista alla natura umana, con scenografie stilizzate e partecipanti che si alternano come vittime e carnefici, senza che le diseguaglianze sociali vengano intaccate. Nonostante qualche calo, resta un prodotto di buona qualità, con un finale convincente. Voto: 7

[Sky] Warrior (3a stagione) - La terza stagione di Warrior mantiene l'affascinante ambientazione della San Francisco di fine '800 e i sontuosi combattimenti di arti marziali, ma i personaggi agiscono in modo prevedibile, senza adeguato approfondimento psicologico. La trama ripropone dinamiche già viste, trattando superficialmente temi come il razzismo e l'integrazione sociale. I dialoghi sono poco incisivi e mancano di profondità. Tuttavia, la stagione riesce a intrattenere grazie alle spettacolari scene di combattimento, che rimangono il punto di forza della serie. In sintesi, Warrior 3 non è all'altezza delle precedenti stagioni, pur offrendo combattimenti memorabili. Voto: 6

[Sky] Progetto Lazarus (Serie Completa) - La serie segue i viaggi temporali di agenti segreti incaricati di salvare il mondo. Tuttavia, ciò che inizia come una vicenda carica di tensione, si sposta progressivamente verso un lato più drammatico. La scrittura approssimativa rende alcuni snodi narrativi poco credibili e lascia diversi dubbi. La seconda stagione complica ulteriormente la trama, mantenendo un ritmo avvincente, ma a volte esagerando nelle complicazioni. L'azione e il ritmo non mancano, ma la serie richiede attenzione per non perdere dettagli cruciali. Manca l'ironia tipicamente inglese presente nella prima stagione. In conclusione, Progetto Lazarus non sfrutta pienamente il suo potenziale. Intrattiene e pone dilemmi etici importanti (il cast è adeguato e funzionale al tutto), ma difficilmente risulterà memorabile nel tempo. Voto: 6

[Sky] Il tatuatore di Auschwitz (Miniserie) - Harvey Keitel offre una performance straordinaria come ebreo slovacco deportato ad Auschwitz, raccontando una storia d'amore nata in quell'inferno. L'amore funge da filo conduttore per attenuare gli orrori subiti da oltre un milione di ebrei. La miniserie, composta da sei puntate intense, presenta ottime interpretazioni anche nei ruoli più complessi, accompagnate da una fotografia ad hoc. Il finale, con l'intervista al vero Lali Sokolov, è commovente e il legame controverso con il suo carceriere aggiunge profondità alla storia. Nonostante non sia memorabile o impeccabile, rimane valida e suscita emozioni contrastanti. Voto: 7

lunedì 23 dicembre 2024

Le serie tv del mese (Dicembre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 23/12/2024 Qui - Non ho visto tutte le serie e miniserie che avrei dovuto, ma soprattutto voluto vedere, però posso ritenermi soddisfatto in ogni caso di quello che vedere ho potuto. E ciò nonostante la mediocrità di alcune di esse (la delusione conta fino ad un certo punto), la sola sufficienza raggiunta da altre, perché prodotti di qualità mi sono capitati tra le mani, e molti di questi ho apprezzato davvero tanto, come questo mese può far intendere e come la classifica finale in arrivo potrà far capire.

[Sky] Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 (1a stagione) - Come fan sfegatato della band e degli anni '90, ho trovato la serie davvero notevole, specialmente per la sua capacità di trasmettere la genuinità e la freschezza di Mauro e Max, due giovani sognatori di provincia. Sydney Sibilia dimostra nuovamente la sua abilità evocativa. Dopo alcune puntate introduttive, la serie prende davvero il volo, concentrandosi sulle piccole cose quotidiane che caratterizzeranno i testi della band. Il cast è ben scelto e offre interpretazioni dignitose, mentre la sceneggiatura brillante garantisce un effetto nostalgia. Nonostante qualche licenza poetica, la serie rende perfettamente sia il percorso artistico e umano che l'amicizia tra i due protagonisti. Non è un capolavoro, ma è estremamente divertente. Promossa a pieni voti. Voto: 8

[Sky] The Penguin (Miniserie) - Spin-off di The Batman di Matt Reeves che, pur non coinvolgendo Batman e pur con toni diversi, è realizzato molto bene. La serie si distingue per le interpretazioni eccezionali e l'assenza di limiti sulla violenza, rendendola intensa e libera. Tuttavia, per chi ha già visto molte serie crime, The Penguin potrebbe sembrare poco innovativo. La trama affannata e il registro che si prende troppo sul serio finiscono per lasciare una sensazione di déjà-vu. E quindi per quanto pregevole, poco interessante o utile. Sorge perciò spontanea una domanda: era davvero necessaria questa serie? Probabilmente, ma soprattutto personalmente, no. Voto: 5,5

[Disney Plus] Only Murders in the Building (4a stagione) - La quarta stagione di Only Murders in the Building torna saggiamente alle origini dopo una terza stagione troppo incentrata su Broadway e su Oliver, risultata la più debole della serie. La nuova stagione riporta il trio al centro della narrazione, impegnato in un caso che colpisce personalmente uno di loro (in questo caso Charles, come cliffhanger finale scorsa stagione lasciava intuire). Sebbene la dinamica sia un po' ripetitiva, la serie continua a offrire situazioni paradossali e introduce nuovi, stravaganti personaggi all'Arconia. L'alchimia tra i protagonisti rimane il punto di forza, garantendo una stagione spensierata e leggera, senza mai smettere di far sorridere. Una stagione in definitiva non sorprendente o entusiasmante, ma sicuramente promossa. Voto: 7

[Netflix] Arcane (2a stagione) - La seconda e (purtroppo) ultima stagione di Arcane mi ha lasciato spesso senza parole. La bellezza visiva, evidente fin dai primi episodi, è diventata il suo biglietto da visita. La serie è riuscita a concludere in maniera soddisfacente un racconto corale complesso, senza sacrificare lo sviluppo dei personaggi. La maestosità delle sequenze finali e la drammaticità di alcune scene confermano Arcane come una delle migliori serie d'animazione. Tuttavia, la trama si conclude frettolosamente, limitando l'impatto narrativo di alcuni archi. Anche se la scrittura mantiene momenti intensi, non sfrutta appieno il potenziale creato nella prima stagione. Nonostante questi difetti, Arcane 2 rimane un capolavoro visivo e narrativo, ricco di momenti adrenalinici e toccanti, accompagnato da una colonna sonora memorabile. Un prodotto audiovisivo di grande pregio, tanto sbalorditivo quanto intenso, che facile consigliare praticamente a tutti. Voto: 8

[Disney Plus] Agatha All Along (Miniserie) - Kathryn Hahn tiene in piedi l'intera serie con il suo carisma, nonostante un cast di comprimari rispettabile ma meno incisivo. La serie abbonda di riferimenti alla cultura pop Disney, ma esagera con il politically correct (la strega di colore è l'unica a sopravvivere, inevitabile poi la deriva omosessuale). Il ritmo inizialmente blando migliora verso la fine grazie agli effetti speciali. Non è un capolavoro, ma è godibile. Agatha All Along è meglio di quanto ci si potesse aspettare, pur non raggiungendo i livelli di WandaVision ma rimanendo sopra altri prodotti Marvel Studios come She-Hulk. Voto: 6+

[Netflix] Odio il Natale (2a stagione) - La seconda stagione di Odio il Natale continua il percorso di una delle serie italiane Netflix più discusse delle feste. Tra disagi generazionali, amori e litigi, la serie trova una propria dimensione, originale e sincera, nonostante le contraddizioni tra cinismo e sentimentalismo, fra disgregazione ed unità familiare. In questa stagione si ride, ci si commuove e si riflette ancora più della precedente. L'intrattenimento leggero e casalingo proposto rimane perfetto per il periodo natalizio, anche se alcune scelte di trama risultano prevedibili. Resta comunque (e nuovamente) un prodotto godibile, con una sempre brillante Pilar Fogliati. Voto: 7

[Disney Plus] Nuovo Santa Clause cercasi (2a stagione) - La seconda stagione della serie televisiva The Santa Clauses mantiene l'approccio della prima stagione, con un tono leggero e adatto a tutti. Il lato ironico è il punto forte, supportato da trucco e interpretazioni eccellenti. Tim Allen è una garanzia come Babbo Natale, mentre Eric Stonestreet sorprende nei panni di Magnus Antas. Il lato drammatico è meno convincente, ma la serie resta un divertente show natalizio con quel pizzico di fantasia che ha reso i film di Santa Clause memorabili. Mancano episodi veramente belli (si rimane sempre nella sufficienza), ma sorvolare si può. Voto: 6

giovedì 28 novembre 2024

Le serie tv del mese (Novembre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/11/2024 Qui - Cerco sempre di stare al passo dei tempi e delle uscite con le serie, non sempre riesco, anche perché c'è sempre qualcosa da recuperare, ma qualche volta, come per questo mese o come per il prossimo (anche se ci saranno due serie Natalizie di stagioni uscite lo scorso anno) imprescindibile esso diventa. E infatti eccomi alle prese con serie "di successo" dell'ultimo periodo, quelle più "chiacchierate" del momento. Ammetto che, speravo meglio, ma per adesso male non è andata.

[Disney Plus] A Murder at the End of the World (Miniserie) - Un gruppo di eminenti personalità, ognuna esperta nel proprio settore, si ritrova in un eccentrico hotel in Islanda, equipaggiato con tecnologie di punta. L'improvvisa morte di uno di loro innesca la rivelazione di molti segreti. Il thriller, che si ispira ai classici di Christie ma è arricchito dalle meraviglie dell'intelligenza artificiale, risulta avvincente e fluido, nonostante i frequenti flashback della protagonista interrompano il racconto. Tuttavia, il finale appare precipitoso e la rivelazione del colpevole non è tanto inaspettata quanto si desidererebbe, rendendo il racconto valido, ma non memorabile. Voto: 6,5

[Disney Plus] The Acolyte - La seguace (1a stagione) - La serie "The Acolyte", ambientata un secolo prima della trilogia originale di Star Wars, si presenta come un'indagine investigativa che attraversa vari pianeti e segue le vicende di due sorelle dal destino incrociato. Tuttavia, la narrazione si concentra su un Maestro pieno di rimorsi per un errore commesso e su un conflitto familiare che ne deriva, facendo sembrare la trama ripetitiva già dai primi episodi. Nonostante ciò, l'elemento di interesse è rappresentato dal villain e da un piccolo robot, che insieme conferiscono un minimo di valore a questa produzione (comunque tecnicamente impeccabile) altrimenti mediocre. Voto: 5

[Prime Video] Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere (2a stagione) - Chi scrive, pur avendo lasciato da parte l'attinenza ai testi originali già dalla prima fantastica stagione, aveva riconosciuto in essa un discreto fantasy, nonostante alcuni problemi. Ora, la seconda stagione de Gli Anelli del Potere ha fatto notevoli progressi. Con una narrazione più chiara e coerente, arricchita (ancora una volta) da momenti epici e scene magniloquenti, ha superato le lacune (alcune ma non tutte) della prima, grazie anche a personaggi ben sostenuti da elementi chiave. Tuttavia, le scene ambientate a Númenor sembrano datate, in contrasto con il resto del racconto e della messa in scena. Nonostante ciò, resta una stagione complessivamente appagante, che lascia l'attesa di come si svilupperà il seguito di questa avvincente saga. Voto: 7

[Netflix] Ripley (Miniserie) -  Un'esecuzione stilistica notevole caratterizza questa serie, che è buona ma non straordinaria. La qualità fotografica spicca. Potrei fermarmi qui, dato che oltre a uno stile impeccabile, la serie è godibile ma non tocca le vette di eccellenza che alcuni hanno proclamato. Gli attori non brillano sempre, più per i personaggi non particolarmente affascinanti che per la loro performance, e la trama talvolta risulta forzata e poco credibile, culminando in un finale sorprendentemente scontato. Nonostante ciò, la regia crea pathos e, in certi momenti, tensione. Notevoli sono i frequenti riferimenti culturali e sociali che dipingono un'Italia in bianco e nero. Voto: 6,5

[Netflix] Blue Eye Samurai (1a stagione) - Nel Giappone feudale del XVII secolo, la giovane Mizu, mascherata da uomo, cerca vendetta contro coloro che l'hanno emarginata. Questa serie Netflix (a metà strada tra l'iconico Ninja Scroll e la recente Shogun), che fonde elementi giapponesi con produzione canadese e americana, si distingue per la sua struttura narrativa e l'eccellente qualità tecnica, con sfondi e animazioni di primo livello. La sceneggiatura mescola con maestria vari temi, alternando stili narrativi e trattando con disinvoltura questioni come identità, bullismo ed emancipazione femminile. È veramente eccezionale. Un seguito impaziente attendo. Voto: 7,5

[Netflix] Il problema dei 3 corpi (1a stagione) - Da tempo, letteratura e cinema ci hanno fatto pensare che non siamo soli e che non siamo la specie dominante. Questa serie indaga l'idea con una nuova prospettiva: essi sono qui, ma celati. Per comprenderlo, occorre un approccio che fonda scienza e fantasia, balzi temporali essenziali e personaggi intriganti, anche se non sempre convincenti. All'inizio, può sembrare complesso da seguire. Che pericolo si cela? La stagione finisce aperta a un seguito. L'avventura è avvincente, ma non abbastanza da lasciarmi in trepidante attesa della continuazione. Non trovo che sia particolarmente originale, per ora sembra un miscuglio di elementi già visti, come il culto di Lost, da risolvere nella seconda stagione. Il mio giudizio è imparziale; se fosse personale, sarebbe inferiore. Voto: 6+

giovedì 31 ottobre 2024

Le serie tv del mese (Ottobre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2024 Qui - Non avevo mai programmato una serie in previsione di Halloween, ma è successo quest'anno con la serie Piccoli Brividi, di cui però prima stagione uscì lo scorso anno (la seconda uscirà prossimamente). E non mi era mai successo poi, che vedessi una serie prima che quest'ultima scadesse, in questo caso dal catalogo di Prime Video, infatti, dovevo comunque vedere (seppur non quest'anno) le due stagioni di NOS4A2, ma poiché esse sono state rese disponibili fino al 22 Ottobre, la visione si è resa obbligatoria. E va bene così, anche perché visto genere ed argomento, tutto abbastanza in tema, e poi le due cose migliori viste oltretutto. Non è andata invece benissimo con le altre due serie viste in questo mese, dato che una mi ha deluso e l'altra mi ha fatto "orrore", letteralmente, ma io "che colpa ne ho"?.

[Netflix] Riverdale (5a stagione) - Dopo una breve pausa con Sabrina, il ritorno a Riverdale si è rivelato una delusione. La quarta stagione era accettabile, ma la quinta è risultata ridicola. Con una sceneggiatura scadente e priva di logica, la serie ha perso ogni interesse. La quinta stagione è la più noiosa di tutte. Riverdale, che aveva esordito come un eccellente spettacolo, ha visto un declino costante dopo la prima stagione. La quinta stagione ha distrutto ciò che restava. I personaggi sono stati sviliti, la trama è inconsistente, e l'inserimento degli alieni è fuori luogo in una serie che si concentra su crimini e misteri concreti. Il salto temporale di sette anni è stato una scelta infelice. Inoltre, le puntate musicali, non una ma tre, sono state una scelta discutibile. Per i più giovani di 17 anni può essere ancora divertente, ma per gli altri è tempo perso. Voto: 4

[Prime Video] NOS4A2 (1a & 2a stagione) - Basata sull'omonimo romanzo di Joe Hill, la serie TV si articola in due stagioni con un totale di 20 episodi. L'adattamento è realizzato con maestria, rendendo il racconto ancora più avvincente. I personaggi, cuore pulsante della trama, sono delineati con minuziosa cura. Il cattivo è particolarmente impressionante, un Dracula dei tempi nostri con sfumature di Pennywise, i cui tormenti lo hanno trasformato in un malefico che segue un suo personale concetto di "bene". Manx libera i bambini da contesti familiari problematici, conducendoli in un mondo dove è eternamente Natale. La prima stagione eccelle in tensione e qualità, eclissando la seconda, che perde l'originale freschezza. La regia si fa monotona e la sceneggiatura vacillante, rendendo la visione a momenti tediosa. L'interesse rimane vivo fino all'ultimo fotogramma grazie alla curiosità sul destino dei protagonisti, nonostante un finale aperto e l'interruzione della serie. L'episodio conclusivo, pur offrendo spunti validi, risulta prolisso e meno coinvolgente. Nel complesso, è un'opera accettabile che sa emozionare e intrattenere, con momenti di terrore efficacemente rappresentati. Voto: 6,5

[Sky] House of the Dragon (2a stagione) - I primi episodi promettevano nuovi orizzonti, introducendo dinamiche e personaggi inediti. Tuttavia, l'attesa per l'azione è stata delusa da promesse non mantenute. La seconda stagione, di otto episodi, si trascina lentamente con pochi momenti di rilievo per la trama. La prima stagione era spettacolare (più o meno), questa non tanto. Gli eventi si succedono senza impatto, con personaggi che cambiano intenzioni arbitrariamente e una sigla più memorabile degli sviluppi della storia. La serie si dirige verso una terza stagione bellica, ma le vicende di Rhaenyra, Daemon e di tutti gli altri stentano a interessare. Senza il fascino di "Game of Thrones", "House of the Dragon 2" procede verso un probabile insuccesso, rendendo noiosi anche i draghi. La narrazione debole ha diluito i momenti ad Harrenhal, senza risoluzione fino all'ultimo, sprecando un personaggio come Rhaenyra Targaryen (Emma D'Arcy). Gli autori hanno scelto gli elementi sbagliati per attrarre il pubblico verso la terza stagione, con una sceneggiatura ripetitiva e personaggi inerti. Se neanche i draghi riescono a ravvivare la stagione, è arduo prevedere cosa possa. Voto: 6

[Disney Plus] Piccoli brividi (1a stagione) - Dopo il celebre telefilm (degli anni '90) e il successo dei due film recenti, con il primo rivelatosi sorprendente e il secondo deludente, arriva questa serie. Coinvolgendo Rob Letterman (regista dei film) e Nicholas Stoller, la serie si compone di 10 episodi che, a differenza dei romanzi originali, non presentano racconti brevi ma una trama complessa e stratificata. Questa unisce elementi di racconto di formazione, thriller, horror paranormale e avventura in un equilibrio perfetto e appagante. Pur con un forte citazionismo e una formula semplice che non innova il genere (le colpe dei padri che ricascano sui figli è abbastanza frequente), lo show rende omaggio alla creatività di R.L. Stine e si rivela un'opera divertente e piacevole. Un autentico racconto horror senza eccessive imperfezioni, ideale come preludio ad HalloweenPiccoli Brividi offre intrattenimento leggero per spettatori di tutte le età, con risate e un'atmosfera nostalgica degli anni '90. Voto: 6,5

lunedì 30 settembre 2024

Le serie tv del mese (Settembre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/09/2024 Qui - Inizialmente, non erano queste le serie che avevo in programma di guardare questo mese, ma circostanze impreviste hanno cambiato i miei piani. Così, ho selezionato e visionato queste sei serie per necessità e urgenza. Per il prossimo mese ho già tutto organizzato, mentre per i mesi successivi dipenderà dalle nuove uscite e da ciò che non posso posticipare. Comunque, come dico sempre, ci sarà sempre materiale disponibile e non ci sono problemi; prima o poi riuscirò a vedere "quella serie".

[Paramount Plus] A Bloody Lucky Day (Miniserie) - Non è il prodotto perfetto o dell'anno, ma ha le sue valide ragioni e svolge bene il suo ruolo. "A Bloody Lucky Day" non è solo la vicenda di un tassista "sfortunato", ma una miniserie che mantiene un ritmo costante, accelerando senza pause, e pur rischiando di esagerare o deviare, riesce a mantenere alta l'attenzione. Attingendo dal cinema americano e dalle eccellenti produzioni coreane, come Bargain, rimane fedele ai canoni del thriller, ma si fa notare per i suoi stratagemmi narrativi e tecnici. La regia vivace bilancia una sceneggiatura talvolta prolissa ma mai banale, che risplende nei momenti cruciali. Fotografia e colonna sonora sono sempre azzeccate, e le interpretazioni, sebbene prevedibili, sono convincenti: lo spettacolo va visto e apprezzato tutto d'un fiato. Voto: 7+

[Sky] The Blacklist (9a stagione) - Raymond Reddington ha finalmente scoperto chi ha ucciso Elizabeth Keen. La rivelazione, benché non scioccante, ha assicurato un'altra stagione alla serie. Tuttavia, la stagione che avrebbe dovuto segnare una rinascita dopo l'uscita del personaggio più controverso, si è trasformata in un periodo di stallo (l'ottava stagione qui). All'inizio, The Blacklist era accettabile nonostante la premessa insolita. L'interpretazione di James Spader era il punto di forza, ma l'effetto sorpresa si è attenuato nel tempo, con gli showrunner che hanno diluito troppo la trama attorno al mistero dell'identità di Reddington, deludendo i fan più fedeli. La nona stagione ha peggiorato le cose, con un finale insoddisfacente e senza rivelazioni decisive, e i personaggi che hanno ripetuto gli stessi errori di Liz. Con la decima stagione all'orizzonte, sarebbe meglio risolvere le questioni in sospeso e concludere la serie con dignità. Questa stagione ha davvero testato la mia pazienza. Voto: 5

[Disney Plus] Shōgun (Miniserie) - Nel XVII secolo in Giappone, un marinaio inglese viene coinvolto in una guerra tra signori feudali per il titolo di Shogun. La serie, basata su un romanzo del 1975, offre un'ampia panoramica della cultura feudale giapponese. È interessante e avvincente, con un ritmo che riflette la cultura del paese. L'ambientazione è realizzata con cura, con scene e costumi dettagliati e una presenza significativa di violenza visiva, ma non gratuita. Hiroyuki Sanada offre una performance carismatica. Tuttavia, dal punto di vista dell'intrattenimento, i 10 episodi presentano una trama a volte troppo complessa e personaggi statici. Il protagonista John Blackthorne è il punto debole: le sue interazioni e la recitazione semplicistica creano un contrasto marcato e poco credibile. La storia, che sembra sempre sul punto di culminare, non raggiunge un apice definito. Il finale è suggestivo ma lascia inconcluso. Nonostante ciò, la serie è ben realizzata e piacevole da guardare. Voto: 7

[Netflix] The Gentlemen (1a stagione) - Dopo il successo di The Gentlemen nel 2019, Guy Ritchie espande il suo mondo narrativo con una serie TV su Netflix. Questa crime comedy, caotica e stravagante, è imprevedibile e genuinamente divertente. La serie riprende lo stile e i temi di Ritchie, con alcuni attori del film, raccontando di un giovane aristocratico immischiato nel traffico di marijuana dopo aver ereditato un titolo nobiliare. The Gentlemen riflette il marchio di Ritchie: è violenta ma anche leggera, avvincente e umoristica. Ricca di colpi di scena e con un ritmo veloce, la serie vanta un cast selezionato e toni che variano dalla commedia all'umorismo nero. Nonostante qualche esagerazione e verbosità (e molti cliché), il ritmo e lo stile distintivo mantengono la narrazione vivace. Pur non deviando molto dall'originale, la serie è notevole, in alcuni punti superiore al film, in altre peggiore, ma merita comunque di essere apprezzata. Il finale apre a una seconda stagione, creando grande attesa. Voto: 6,5

[Netflix] Maid (Miniserie) - "Maid", ispirata al memoir di Stephanie Land, è una serie che evoca emozioni complesse. Narra le peripezie di Alex, una giovane in fuga da un marito violento, in cerca di una nuova vita. È una storia di resistenza, errori e speranza. La miniserie, intensa e veritiera, si avvicina più a un documentario sulla vita di Alex che a una finzione, e la sua base in una storia reale la rende particolarmente commovente nei suoi momenti più bui. I personaggi sono complessi, specialmente la madre di Alex. La protagonista, una giovane addetta alle pulizie, è ingenua e circondata da persone che ostacolano il suo progresso. Il percorso di Alex verso la felicità è pieno di ostacoli; cade spesso e le sue scelte sono a volte incomprensibili, ma è impossibile non desiderare un lieto fine per lei (magnificamente interpretata da Margaret Qualley) e per sua figlia. Anche se talvolta si può disapprovare Alex e le sue scelte autodistruttive, il suo tentativo di uscire dall'oscurità merita riconoscimento e rispetto. Voto: 7

[Prime Video] Loro (Them) (2a stagione) - Deborah Ayorinde e Pam Grier emergono come stelle in "Them 2", una serie di otto episodi tecnicamente impeccabili, ma con una identità sfuggente. Questo crime thriller-horror pone una detective donna al cuore di un omicidio, intrecciando pregiudizi e forze soprannaturali. Più horror e complesso nella trama rispetto a The Covenant, il secondo capitolo, "The Scare", evoca meno rabbia e oppressione. Ambientato nel 1991 a Los Angeles, mantiene lo stile narrativo della prima stagione e si lega ad essa tramite un filo conduttore sottile, esplorando l'orrore senza fine radicato nell'umanità. Nonostante alcuni difetti e non eguagliando la stagione precedente, "Them 2" soddisfa le aspettative, rimanendo inquietante e disturbante, e lasciando il pubblico profondamente coinvolto. Voto: 6,5

venerdì 23 agosto 2024

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2024 Qui - Un cast perfetto per una produzione Disney Plus di lusso, promettendo di guidarci attraverso cinque stagioni, una per ogni libro pubblicato. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo si rinnova in una serie dopo film non troppo memorabili, ricordando "Harry Potter tra gli dei" per le somiglianze. L'avventura fluisce senza intoppi, arricchita dalla mitologia e storie conosciute. I tre giovani protagonisti, guidati dall'eccezionale Walker Scobell nei panni di Percy, combattono nemici e ostacoli per recuperare il fulmine rubato a Zeus e tenuto da Ade, evitando una guerra tra divinità. Al Campo Mezzosangue, la Hogwarts dei semidei, Percy scopre alleati, nemici e indizi su un mondo nuovo. La serie procede senza colpi di scena, con un mix di generi adatto a tutti. Nonostante alcune imperfezioni e un target forse giovane, la serie convince. Si avverte una perdita di ritmo con episodi brevi che condensano gli eventi. Battaglie, capricci, vino e intrighi rendono l'Olimpo vivace, come la serie, che potrebbe essere l'inizio di un'avventura epica o un semplice intermezzo. Attendiamo la seconda stagione per vedere. Voto: 6,5 [Disney Plus]

mercoledì 17 luglio 2024

What If...? (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2024 Qui - La seconda stagione di What If...? conferma tutto ciò che di buono si era visto in precedenza, risultando nuovamente tra i migliori prodotti Marvel degli ultimi tempi, escludendo il terzo capitolo dei Guardiani della Galassia. Ma tra le serie, è certamente una delle migliori, soprattutto dopo la deludente Echo. Questo secondo capitolo è narrativamente più complesso e tortuoso da seguire, ma a livello di animazione ha fatto notevoli passi avanti. L'idea di puntare su personaggi minori e inediti non funziona come gli autori avrebbero voluto, e ancora una volta a tenere incollati allo schermo sono i personaggi della vecchia guardia, confermando forse il problema e il trend generale del MCU degli ultimi tempi. Tra gli episodi più riusciti, infatti, ci sono quelli che ruotano intorno agli Avengers originali e ai Guardiani della Galassia. Nel complesso, non c'è un episodio che si possa definire mal realizzato. La varietà delle puntate, estremamente diverse fra loro, è sorprendente. Non tutto funziona perfettamente, ma per un prodotto che nasce come "paradossale", What If...? 2, con tutti i suoi limiti, fa il suo dovere. Le nove puntate complessivamente intrattengono e mostrano le enormi potenzialità del multiverso. E non finisce qui, perché un'altra stagione ci sarà, e non si vede l'ora di scoprire cosa riserverà. Voto: 7 [Disney Plus]

What We Do in the Shadows (5a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2024 Qui - La commedia sui vampiri di FX è ancora piena di esilaranti sorprese. La quinta stagione di What We Do in the Shadows esplora il dramma della svolta di Guillermo (riprendendo il finale cliffhanger della scorsa stagione) e ripropone ciò che amiamo delle buffonate dei vampiri. Tuttavia, nonostante faccia ancora ridere, sembra perdere un po' di grinta, nascosta dietro una trama a volte dispersiva. What We Do in the Shadows potrebbe probabilmente continuare a seguire la stessa commedia stupida e divertente su cui spesso si fa affidamento, ma è più interessante quando si lascia evolvere e diventa persino leggermente introspettivo. Lo spettacolo è intelligente, divertente e avvincente al suo meglio, ma sfortunatamente l'ultima stagione è un po' meno del suo meglio. Dopo cinque stagioni, la commedia sui vampiri di FX non è la più acuta che sia mai stata, ma vale comunque la pena guardarla grazie al suo cast sempre stellare. Voto: 6,5 [Disney Plus]

venerdì 5 luglio 2024

Commenti random alle serie dal 2018 ad Oggi

I commenti relativi a NCIS, dalla tredicesima stagione in poi, li trovate tutti nello stesso post, nella recensione appunto della tredicesima. Come nel caso delle ultime stagioni di TWD o degli spin-off della prima stagione di Euphoria, gli aggiornamenti trovate nella recensione della stagione in oggetto. Tutto il resto ecco qui, questi che, più che recensioni, "brevi" commenti.

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/04/2018 Qui - Ecco cosa, anzi, quali documentari e spettacoli ho visto grazie all'interessante (alquanto spesso) canale tematico Sky Arte di Sky. Partendo dalla serie di documentari Soundtracks: Canzoni che hanno fatto storia, una coinvolgente serie che ci permetterà (perché le puntate, 8, non sono ancora finite, anche se in verità ne ho vista solo una e non ho ancora deciso se vederle tutte) di rivivere la storia delle canzoni (indimenticabili che hanno fatto da sfondo a cambiamenti storici, sociali, culturali e politici) che hanno segnato appunto la storia della nostra civiltà. Di queste molto interessante è quella della musica che ha accompagnato gli anni della costruzione e dell'abbattimento del muro di Berlino, in cui David Bowie e incredibilmente David Hasselhoff (e tanti altri artisti) ha dato una grossa mano.

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/01/2020 Qui - Documentari che, chi piaciuti più o piaciuti meno, sono tanto interessanti. Il primo è un racconto sull'affascinante mondo di Hollywood tra gli anni '30 e '60, appunto I segreti di Hollywood, quattro puntate che raccontano il dietro le quinte di un mondo all'apparenza dorato che ha dovuto invece lottare con il gossip, la censura e lo spionaggio, e che ha affrontato "di petto" la sessualità. Il secondo è l'esplorazione al mondo del cinema fantascientifico attraverso interviste e interventi di registi, attori e produttori, tutto coadiuvato dal regista e premio Oscar James Cameron, appunto James Cameron - Viaggio nella fantascienza, sei puntate che esplorano in tutti i suoi aspetti il cinema della fantascienza, dai mondi di Spielberg e Scott al suo lato "oscuro", dalle "Robot Invasion" ai mostri, dagli alieni ai ritorni al futuro, praticamente tutto quello che riguarda il genere fantascienza.

Post pubblicato su Pietro Saba World il 26/05/2021 Qui - Ne hanno, se n'è parlato così tanto, che alla fine non ho resistito ed ho visto anch'io la prima stagione (dico prima perché a quanto pare ci sarà una seconda e chissà quante dopo) di LOL - Chi ride è fuori, il game show distribuito da Prime Video e condotto dal "chiacchierato" Fedez con la partecipazione di Mara "parolaccia facile" Maionchi che ad Aprile ha monopolizzato l'attenzione e l'ilarità generale. E giustamente direi, perché non mi sono proprio sganasciato dalle risate, ma ho riso bene e spesso, difficile infatti resistere al tutto. Dieci comici rinchiusi in una casa-teatro per sei ore consecutive con l'obiettivo di far ridere gli altri concorrenti con qualsiasi mezzo: battute, gag, oggetti. Si può quindi immaginare la baraonda (infatti è successo di tutto e di più come molti avranno visto), se poi tra i partecipanti alcuni dei comici nostrani più famosi e divertenti del momento, allora il gioco è fatto, divertimento assicurato. E così appunto è stato, tra un Elio (delle storie tese) in versione Gioconda-ballerino tip-tap-suonatore flautista e un Lillo (della coppia con Greg) in versione Supereroe-illusionista-mascherato, senza dimenticare Pintus e Matano, la Katia e il Ciro (dei Jackal), una gabbia di matti (non particolarmente spassosi gli altri). Ho riso così tanto che quasi mi faceva male la mandibola, anche perché per evitare di ridere per non essere eliminati, certe smorfie fantastiche facevano, io appresso. Penso che comunque non avrei resistito, come molti credo, neanche 5 minuti se tra loro ci fossi stato.

venerdì 21 giugno 2024

Echo (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/06/2024 Qui - La serie Marvel Echo si concentra su un personaggio poco noto, esaltando la diversità (la protagonista è sordomuta e monca di una gamba) e celebrando le origini native americane della tribù Choctaw. Tuttavia, al di là delle scene d'azione, la serie delude. Cinque episodi sembrano girare in tondo, appiattendo un personaggio che aveva più sfaccettature come antagonista in Hawkeye. Cinque episodi avrebbero potuto arricchire il personaggio, ma dopo il primo è evidente che Echo serve solo "a riempire", un progetto poco convincente e un investimento mal riposto che non onora né se stesso, né la protagonista, né le comunità che intende rappresentare (per un confronto, Reservation Dogs, che condivide alcuni attori, è la scelta migliore). Azioni senza peso e inseguimenti in moto che sprecano tempo. In definitiva, Echo è una miniserie da guardare in un'unica sessione, ma che si dimentica subito dopo. L'assenza di un'identità estetica coerente e comprimari che eclissano la protagonista, in particolare Vincent D'Onofrio, che nonostante la sua presenza non può compiere miracoli, sono le principali ragioni del fallimento di Echo. A maggior ragione è considerata la peggior serie Marvel dall'epoca di Iron Fist. Voto: 5 [Disney Plus]

giovedì 23 maggio 2024

Reservation Dogs (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/05/2024 Qui - "Tutto è connesso" è il mantra che scorre nelle vene delle tre stagioni di Reservation Dogs, segnando profondamente il percorso sia collettivo che individuale dei suoi personaggi. Creata interamente da nativi americani, attori e sceneggiatori inclusi, la serie si focalizza su un gruppo di adolescenti delle aree rurali dell'Oklahoma, bagnate da un sole perpetuo e avvolte da una serenità immobile. Reservation Dogs affronta il tema del lutto e i drammi adolescenziali con un linguaggio che parla direttamente ai giovani, raccontando di coetanei alle prese con problemi, ansie e turbamenti. Con toni ironici, lirici e penetranti, è una storia di crescita che tocca argomenti come il lutto, il confronto tra generazioni, le ripercussioni della colonizzazione e la sopravvivenza. Ma soprattutto, evidenzia l'importanza vitale delle relazioni che si instaurano e si coltivano sia all'interno della famiglia che della comunità, un insegnamento prezioso delle persone nativo americane. Lo show di Sterlin Harjo e Taika Waititi (sì, proprio lui) non si limita a seguire, episodio dopo episodio (28 in totale di 30 minuti ciascuno), i suoi quattro protagonisti nel loro percorso di scoperta personale, ma intreccia costantemente le storie, i timori, i traumi e le aspirazioni di quattro giovani nativi americani costretti a maturare troppo velocemente, insieme a quelli dell'intera loro comunità. È proprio grazie all'alternanza sapiente di episodi corali e introspettivi, così come al prezioso confronto intergenerazionale, che la straordinaria storia di vita dei membri speciali di questa comunità viene trasmessa allo spettatore. Un racconto originale e non scontato, per nulla chiassoso, anzi. Una commedia amara che cerca di esorcizzare il dolore con battute e sarcasmo. Tuttavia, tra l'ironia e l'umorismo, emerge la vera essenza di Reservation Dogs, la sua introspezione, la sua capacità di essere così incisiva e brillantemente acuta. Mentre la seconda stagione si concentra sugli eventi che mettono alla prova l'amicizia tra i protagonisti, la terza diventa ancora più intensa, esplorando il contesto con uno stile narrativo particolare e tocchi di puro surrealismo. Non sarà forse una di quelle serie da vedere almeno una volta nella vita, poiché a volte è troppo stravagante per essere credibile, ma rimane comunque una serie degna di considerazione. Voto complessivo: 7+ [Disney Plus]

martedì 23 aprile 2024

Il meraviglioso mondo di Topolino (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2024 Qui - Per celebrare il novantaduesimo anniversario del mitico topastro, Disney Plus ha lanciato una serie di cortometraggi animati (della durata di sette minuti ognuno) che riportano in scena Topolino e i suoi famosi amici, da Minnie la dolce a Paperino il simpatico, quest'ultimo "tornato" dopo il successo di DuckTales. La serie è continuata con una seconda stagione composta da "pacchetti" di episodi basati sulle quattro stagioni, culminando in uno speciale episodio celebrativo. Il meraviglioso mondo di Topolino offre compagnia di qualità con episodi vivaci che promettono molte risate. La diversità degli ambienti impedisce la noia, e le numerose citazioni stimolano l'attenzione alla ricerca di tutte. Lo stile grafico può essere apprezzato o meno, in particolare il nuovo look dei personaggi che potrebbe necessitare di un periodo di adattamento. Complessivamente, nonostante alcuni difetti che possono distogliere dallo spettacolo, non ritengo siano così gravi da compromettere l'esperienza. Un'esperienza piacevolmente comica e divertente, anche per un pubblico adulto. Voto complessivo: 6,5 [Disney Plus]

sabato 16 dicembre 2023

Nuovo Santa Clause cercasi (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Nuovo Santa Clause cercasi continua le avventure natalizie di Scott Calvin nei panni di uno dei Babbo Natale più amati del cinema recente. Dopo un terzo capitolo dimenticabile, l'approdo sul piccolo schermo sembra funzionare e riportare quella magia tipica della festività invernale che aveva contraddistinto il primo film del 1994 (qui la recensione), così come una simpatica riflessione sulla terza età e il ricambio generazionale. Tim Allen nei panni di Babbo Natale scatena l'effetto nostalgia, ma la serie Disney Plus riesce anche a fotografare la nostra epoca complessa, disillusa e meno avvezza alla magia (già pronta la seconda stagione). Per questo, e per tanto altro, impossibile parlar male (nonostante ce ne sarebbero di cose da dire), meglio lasciarsi trasportare, tornando a sorridere rievocando la propria infanzia, e non c'è nulla di più bello che rendere felice il bambino che è in noi, soprattutto a Natale. Voto: 6+

Loki (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Dopo la (in parte) deludente prima stagione ero arrivato tiepido all'esordio di questa seconda stagione, che invece si è rivelata meglio di come mi aspettavo, uno crescendo sorprendente ed efficace. La serie prende tutto quanto di buono fatto precedentemente, cancella le stonature e amplia ancora di più i suoi orizzonti. Nonostante un blocco di episodi centrali inutilmente complicati e tutto sommato abbastanza superflui, e una gestione dei personaggi (protagonista a parte) piuttosto pigra, la seconda stagione di Loki porta a casa il risultato grazie ad un finale potente ed emozionante, che chiude in modo più che soddisfacente tutta la trama relativa alla TVA, lasciando aperte alcune interessanti prospettive per il futuro dell'MCU (su tutte il nuovo ruolo del dio norreno). Voto: 6,5

Ahsoka (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Ex allieva di Anakin Skywalker, Ahsoka Tano cerca di contrastare le forze ribelli che si oppongono alla neonata repubblica galattica. Ennesimo prodotto della "galassia" cinematografica e televisiva di Star WarsAhsoka introduce in live action un interessante personaggio femminile intorno a cui si sviluppa una storia che, anche se non troppo originale, è piacevole da seguire. Una miniserie che alterna momenti di azione concitata ad altri più brillanti legati alla presenza di personaggi ben tratteggiati come il droide Huyang e villain di spessore (ottimi come sempre gli effetti speciali). Un prodotto estremamente curato, sia tecnicamente che narrativamente, insieme a The Mandalorian è il prodotto che mette tasselli fondamentali per il proseguo della Storia, in questo senso risulta quindi godibile, agli appassionati, ma non solo. Non perfetta ma con tanto cuore, fan-service ben fatto ed in grado di ricordarci cosa sia Star Wars. Voto: 6,5

American Horror Stories (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Anche questa stagione di American Horror Stories si conferma, purtroppo, una grande delusione. I lati negativi sono molti, e probabilmente il più grave è la sceneggiatura quasi mai curata e con gravissimi problemi che diventano sempre più noti nel corso degli episodi (ogni tanto tornano gli attori più ricorrenti come Denis O'Hare o Cody Fern, ma la maggior parte sono attori "nuovi", non del tutto ahimè buoni). Esclusi da questi gravi problemi sono sicuramente i primi due episodi, che hanno una sceneggiatura notevole e un perfetto lato tecnico, accompagnati da delle ottime colonne sonore (anche se il finale "collegato" del primo e la poca originalità del secondo gli fanno perdere punti). Ma per il resto, come detto, questa seconda stagione si mantiene sui livelli di mediocrità (generale) della prima. Purtroppo spesso ci sono finali "brutti", e il peggiore di tutti è l'ultimo episodio del lago, brutto davvero. Voto: 5,5

Kindred (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Essendo molti gli elementi combinati, tra viaggi nel tempo, alberi genealogici, enigmi da risolvere e ancora altri viaggi nel tempo, Kindred risulta un pochino confusionaria e perde molto dal punto di vista emozionale, tralasciando tutto il comparto intimo legato ai personaggi, che se fosse stato indagato maggiormente sarebbe stato meglio. Per il resto, Kindred avvince e trova un buon equilibrio tra il tema storico (declinato in un complesso dramma familiare e politico, ricco di personaggi e di sotto-trame generalmente ben gestite) e la materia sci-fi del plot, che avrebbe dovuto dipanarsi con più chiarezza in un prosieguo che purtroppo non vedremo mai. Una circostanza che lascia l'amaro in bocca, a dispetto del generale buon livello del prodotto. Voto: 6+

lunedì 20 novembre 2023

Only Murders in the Building (3a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2023 Qui - Modificando leggermente le traiettorie dei tre protagonisti e riproponendo una formula che lo spettatore conosce ma ama lo stesso, Only Murders in the Building si conferma una delle serie più brillanti degli ultimi anni. Per la terza stagione della serie, il trio formato da Charles, Oliver e Mabel (l'evidente sostituto della signora Fletcher, proprio come ne La signora in giallo ovunque vanno qualcuno muore) si mette sotto i riflettori pronti per risolvere un altro misfatto che, proprio come i precedenti, si snoda più o meno secondo indagini già consolidate. E che, forse proprio per questo, desta in chi lo guarda un costante senso di déjà-vu. Only Murders in the Building 3 infatti (che divide il trio protagonista alle prese coi propri problemi personali, sfilacciando la narrazione forse un po' troppo e dandole un sapore un po' troppo amaro), perde la sorpresa della prima stagione e stabilizza le dinamiche della seconda, non aggiungendo nulla di inedito, se non le attesissime new entry Meryl Streep e Paul Rudd (che comunque il loro lavoro splendidamente fanno). L'entusiasmo è meno palpabile, si perde pure un po' di quella magia che solo l'Arconia e i suoi caratteristici abitanti sapevano dare. Rimane sempre un delizioso pasticcino televisivo, che si consuma velocemente puntata dopo puntata, ma le migliori ed apprezzabili caratteristiche stanno venendo pian piano meno. Ad ogni modo, tra nuove relazioni, musical improbabili e sconvolgenti rivelazioni, una buona stagione (in attesa della prossima). Voto: 6,5