Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/09/2022 Qui - Non ho mai giocato a League of Legends, ma, informandomi qui e là, mi pare che, tolti alcuni dettagli d'ambiente, la serie tv (distribuita su Netflix) sia abbastanza indipendente dal videogioco. E in questo senso che gran lavoro hanno fatto, perché questa è probabilmente la più convincente trasposizione filmata tratta da un videogioco, ampiamente fruibile anche al di fuori del circuito degli appassionati. Una serie curatissima non solo nel mai abbastanza lodato comparto grafico (siamo davvero allo stato dell'arte per design dei personaggi, sfondi, tecnica di animazione) ma anche nella storia avvincente e nella caratterizzazione dei numerosi personaggi che trovano tutti una loro ragione di essere. La Storia infatti insegna (a parte rarissime eccezioni) che la qualità non è facile quando il punto di partenza è il videogioco, ma qui siamo all'assoluta eccellenza. Arcane è anzitutto estetica: un uso dei colori magistrale che si abbina ad animazioni eccellenti, a impreziosire un contesto steampunk ricco di dettagli e sfumature. 9 episodi in 3 atti per una serie di vicende con un decorso frammentato che non cede neppure sotto il profilo della scrittura: ciascuno dei personaggi è arricchito da un afflato drammatico che non si dimentica e si lascia gustare perfettamente anche in età adulta. La sigla è potente: apprezzo particolarmente gli Imagine Dragons, e la canzone originale della sigla, Enemy, calza come un guanto al mood generale, anzi di più, ad essere adeguata è l'intera colonna sonora, strumentale e non. Benché affatto innovativa (nelle premesse narrative quanto nella caratterizzazione estetica), una serie davvero unica, eccezionale veramente. Non vedo l'ora di vedere come continua, la conferma fortunatamente c'è. Voto: 8
Nessun commento:
Posta un commento