Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/09/2022 Qui - E' tutta un'altra storia, ma non è detto sia cosa buona e giusta. Sono rimasto un po' sorpreso dal fatto che abbiano realizzato una trama completamente diversa, ero confuso dove stavano andando...a sbattere. L'ultima (per fortuna) stagione di questa serie infatti, che probabilmente avrebbe già dovuto essere cancellata ormai, che riparte con metà del cast originale e per questo lascia un po' infreddoliti (ma potevano anche sostituire Julia Stiles che non si notava comunque la differenza), passa dall'essere un dramma ambientato nel cuore di una famiglia corrotta sulla Costa Azzurra a un thriller cospirativo argentino. Roba che, visti i risultati non soddisfacenti delle passate stagioni e di una seconda ancor più frustrante, poteva rivelarsi una soluzione vincente, e invece niente di tutto ciò, perché mentre la terza stagione caratterizza luoghi e costumi glamour, nonché pistole e sequenze di inseguimenti, si rimane seriamente impressionati, ma negativamente, da quello che su schermo avviene e si vede. Istituti psichiatrici, magheggi politici e sperimentazione da fantascienza, roba tanto strana nel mood di serie (e soprattutto banale nello script) che solo fino ad un certo punto si può sopportare. Rimane la sigla, con annessa canzone, la punta di diamante della serie, mentre della terza stagione è lodevole solo la chiusura della "nuova" storia, ma per il resto l'ennesimo buco nell'acqua (di Saint-Tropez). Voto: 5
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