Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/09/2022 Qui - Già detto del fascino misterioso di A Discovery of Witches, del suo essere imperfetta e allo stesso tempo attrattiva, delle sue manchevolezze e della sua ordinarietà, ma anche di quello strano charme che ha saputo esercitare sullo spettatore una certa curiosità. Viaggi nel tempo, discriminazione razziale, lotte di potere sono soltanto alcuni dei tantissimi temi che la serie propone fin dalla prima stagione. La stagione conclusiva, tra alti e (molti) bassi, chiude il cerchio della storia, nonostante le modalità siano state molto rapide e sbrigative. L'ultima stagione soffre della mancanza di 3 episodi: a differenza delle stagioni precedenti (qui la recensione della seconda), la terza è composta da soli 7 capitoli e non dai classici 10. Questa defezione si manifesta con prepotenza nella fase conclusiva della serie attraverso una sceneggiatura affrettata e diversi tagli evidenti. Dopo tre stagioni di pathos crescente, il climax degli episodi finali non conduce infatti ad un momento di massima tensione, ma al contrario si affloscia su se stesso, facendo perdere alla storia la forza fino a quel momento acquisita. Un aspetto positivo della terza stagione riguarda la componente visiva (CGI potenziata), da segnalare è anche la sempre crostante atmosfera magica che avvolge la serie (ambientazioni alquanto suggestive). Peccato che queste migliorie non siano sufficienti per salvare una terza stagione (la più breve, la meno riuscita, e certamente la più debole) che pecca di mancato approfondimento nello sviluppo della trama. Alla fine è come se avessi (malauguratamente) visto un nuovo (ma più adulto) capitolo di Twilight, e non era assolutamente quello che speravo, credevo e/o immaginavo di voler vedere. Voto: 5
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