Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/09/2022 Qui - L'ennesima conferma che di assoluto nel mondo c'è ben poco, perché ciascuno di noi può avere una reazione diversa a quello che si trova a guardare e può essere influenzato da pregiudizi di vario tipo. E allora l'unico modo per farsi largo nelle profondità dei cataloghi è quella di trovare "voci di fiducia" cui affidarsi come guida, sempre cercando il più possibile di provare in prima persona. Curon (prima produzione italiana Netflix) è una serie complessivamente mediocre ma che ottiene l'obiettivo di intrattenere, e di questi tempi non è poco. Le aspettative erano alte e le carte in tavola perché si rivelasse una discreta serie per gli appassionati del thriller con venature horror c'erano tutte, eppure il risultato finale non è stato tanto convincente come speravo o credevo. Non che sia rimasto deluso, però probabilmente poteva essere gestita meglio. Il problema è più nella sceneggiatura e nella recitazione, a volte esasperata, che nella regia e nella fotografia, con una messa in scena che complice la location suggestiva funziona, pur rimanendo in superficie. Personalmente non mi è (troppo) dispiaciuta, perché appunto, nonostante i difetti, riesce comunque a farti trattenere il fiato e a proseguire nella visione. Nei limiti la storia mi ha infatti preso, non originalissima (però almeno diversa dai canoni tradizionali italiani), ma ben accettabile, anche se resta l'amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. Voto: 6
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