Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/06/2022 Qui - La seconda stagione di The Witcher era molto attesa da tanti (ovviamente
anche da me), memori di una buonissima prima stagione ci si aspettava
che
il livello rimanesse lo stesso e con questa stagione The Witcher,
rispetta le aspettative e per certi versi si migliora. Rispetto
alla prima stagione formata da grandi salti temporali e da tre storie
che si intrecciavano tra di loro nel tempo, questa stagione ha una linea
temporale lineare e tutto scorre nella stessa direzione, con i
personaggi che sono tutti collocati sulla stessa linea temporale. A
conti fatti la serie fantasy di Netflix in questo nuovo capitolo sembra
aver preso
tutto gli aspetti positivi della prima stagione elevandoli e limando le
imperfezioni. Anche dal punto di vista puramente formale, The Witcher 2 è
più curata e gli effetti speciali molto più convincenti e riusciti.
Otto episodi diretti da diversi registi in cui le
sfumature si faranno più dark e in cui è palese come lo sguardo della
creatrice/ideatrice/sceneggiatrice abbia contribuito a rendere i vari personaggi
femminili estremamente moderni e sfaccettati. Non semplici spalle ma
protagoniste indispensabili che governano la narrazione. Di epicità ce
n'è poca, la si trova negli ultimi due episodi, ma non è necessariamente
un male. Henry Cavill si cala sempre più nel personaggio, questa volta
donandogli interessanti sfumature. La seconda stagione di The Witcher riesce quindi a redimersi da tutti i
"peccatucci" della precedente. Inoltre, la maggiore libertà creativa ha
permesso alla direzione di concentrarsi maggiormente sul creare un
universo narrativo chiaro, distinto e molto più lineare, scelta che ha
giovato davvero molto su questi episodi. Difatti, davvero curioso
di vedere in che modo hanno intenzione di evolvere il risultato che ne
ha conseguito, soprattutto ora che si sta per raggiungere un punto
davvero molto importante nella storia di The Witcher. Voto: 7+
Nessun commento:
Posta un commento