Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/06/2022 Qui - Non so neanch'io perché dopo tre anni sia ritornato nell'Arrowverse, sta
di fatto che, anche basta, sembra che l'Arciere di Smeraldo faccia
sempre le stesse cose, non ne posso più. Variazioni
sul tema? Praticamente nessuna. Mi limiterò a dire pochissime cose su
questa stagione visto che il succo non cambia. Potreste leggere
semplicemente quelle degli anni precedenti (sesta stagione),
ma vi perdereste il mio sfogo. Arrow ha mantenuto costante la dualità tra presente e passato, un'idea
carina per le prime dieci, quindici volte che si è vista, ma poi stanca.
In questa settima stagione, lo schema prevede la dualità tra presente e
futuro, a mio avviso, si poteva farne a meno, cambiare schema e fare due
belle puntate tutte incentrate sugli eventi a venire. Oliver
Queen è un personaggio sfibrante, stancante e faticoso, sinceramente non
mi capacito ancora come sono riuscito a vedere tutte e sette le
stagioni. Tutto il mondo che ruota attorno a lui è fatto a sua immagine e
somiglianza, i suoi nemici, i suoi alleati e persino le spalle comiche
risultano essere troppo seri e ripetitivi. Le idee interessanti si sono
esaurite presto, ogni nuova sfida sembrava dare il via a qualcosa di
diverso, ma alla fine ricadeva costantemente nella stessa identica
meccanica ripetitiva. Che dire, una grande delusione. Si
poteva provare a fare qualcosa di differente, dare più movimento e più
diversità sia ai personaggi sia alle storie. In fin dei conti di
materiale ce n'era tanto e tanto è stato lasciato potenzialmente
inespresso sul campo, male, proprio male. Un'ultima stagione, da 10
episodi, purtroppo mi tocca, le premesse paradossalmente fanno ben
sperare, potrebbe essere infatti totalmente diversa dalle precedenti, ma è meglio non sperarci troppo, ormai lo so. Voto: 4,5
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