sabato 23 novembre 2019

Arrow (6a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 28/10/2019 Qui - Dopo parecchio tempo dalla messa in onda (un anno più o meno, e ad un anno dalla recensione della stagione precedente, qui), ma oramai dovreste sapere che vado senza cronologia, ho concluso anch'io la sesta stagione di Arrow, non una delle migliori per la serie di punta di casa CW in tema supereroi. Una sesta stagione che fino alla sua metà era stata abbastanza godibile (insomma) quanto la quinta (quest'ultima sicuramente migliore della quarta), ma che si è persa proprio negli episodi dove si affermava l'ascesa di Ricardo Diaz a villain assoluto di questa stagione. Il problema è stato proprio lui, Ricardo Diaz. Un cattivo troppo cattivo, che opera il male per rivalsa e vendetta e niente più. L'unica cosa atipica del suo personaggio è che paradossalmente alla fine non muore e sarà sicuramente un pericolo anche nella prossima stagione. Sarebbe stato molto più interessante proseguire l'arco narrativo che riguardava il gruppo di nemici assoldati da Cayden James (Michael Emerson ancora alle prese con i computer), che quanto meno è stato un antagonista particolare e con una serie di skill uniche nel suo genere che poteva dare molto più filo da torcere. Se non fosse stato che qualcuno degli sceneggiatori, a metà stagione circa, ha deciso che no, meglio tornare su un filone narrativo standard, facendo emergere un super-cattivo banalissimo. Cayden James e il suo gruppo era stato capace di seminare discordia e dividere il Team Arrow, dando linfa ad una sceneggiatura che si è concentrata molto sui problemi personali di ogni membro della squadra, originando situazioni spiacevoli e tutto sommato interessanti da seguire. Quando poi si è voluto creare l'effetto sorpresa, eliminando il villain a metà stagione per farne emergere un secondo molto più potente, qualcosa si è guastato. E si è giunti ad una serie di episodi scialbi che hanno rovinato il giudizio dell'intera stagione. L'ultimo episodio è stato atipico. Dopo un'intera annata dove tutto quello che aveva un costo a Star City era stato pagato da Diaz, l'FBI entra in scena e si ricorda di avere un certo peso e prende posizione contro il criminale.
L'alleanza dei vigilanti, tanto odiati, con i servizi segreti è stata quindi la mossa decisiva in uno scenario dove non c'era nulla di apocalittico stavolta. Certo, se però consideriamo che tutte le maschere dei vigilanti sono cadute, qualcosa di apocalittico allora c'è stato. Oliver Queen è ora in prigione dopo aver confessato di essere Green Arrow, culmine di anni e anni di tira e molla dove il nostro addirittura qualche episodio fa aveva fatto di tutto per negare l'evidenza. Insomma, anni e anni di storyline buttate nella spazzatura, se teniamo conto che proprio questa stagione si apriva all'insegna del voler appendere il cappuccio al chiodo per essere un buon sindaco e un buon padre. Non è proprio finita così. In ogni caso, le cose sono andate in questa direzione e l'addio di Oliver al ruolo di Green Arrow si era intuito già da quando aveva iniziato a fare pace un po' con tutti, ricucendo tutti quei rapporti che in questa stagione si erano strappati. In maniera anche un po' troppo semplice, tutti hanno compreso e tutti si sono perdonati. Quel che resta a noi spettatori è la non troppa convinzione che la vita in prigione per Queen durerà molto. Proprio come non è durato Diggle nel ruolo di Green Arrow, né Barry è rimasto intrappolato per sempre nella Speedforce. Una menzione va dedicata anche anche a tutta la storyline dedicata a Black Siren e a papà Lance, che culmina con l'uscita di scena (mai troppo definitiva, con tutta questa storia dei sosia sparsi in giro nel multiverso) di Paul Blackthorne che era in scena sin dalla prima stagione. La domanda che sorge spontanea è: perché eliminare il personaggio originale di Katie Cassidy nella quarta stagione e montare su tutto il teatrino del doppelganger che è lei, ma non sarà mai lei? Una domanda che mi sono posto spesso mentre assistevo ai minuti più inutili del telefilm che vedono protagonista proprio Black Siren. Insomma, una stagione che termina con un finale aperto e che è decisa a continuare su queste righe anche il prossimo anno. Qualcosa di buono, a tratti buonissimo, c'è stato. Alla fine però (nonostante l'eliminazione dei flashback) trionfa l'amaro in bocca. Voto: 5,5

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