Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/04/2023 Qui - Un inizio subito col botto per il personaggio già conosciuto in Jessica Jones. Tipica serie dal retrogusto blaxploitation, ambientata interamente a Harlem e che funge spesso da denuncia/omaggio per il quartiere (condita splendidamente con buona musica di nomi noti della black music). Interessanti le origini dei poteri del protagonista (Luke, immune ai proiettili e dotato di forza sovrumana) a cui vengono dedicati un paio di episodi flashback. Ben raccontata la storia, buono il cast, con qualcuno che spicca maggiormente, niente male alcuni colpi di scena. Però lo sviluppo spesso si arena in lente situazioni ripetitive e/o condite da infiniti spiegoni talvolta forzati, manca di fluidità narrativa. Marvel's Luke Cage è infatti una serie con alti e bassi. La regia e scenografia sono ottime. Luke è davvero un bel personaggio, anche se Mike Colter proprio eccezionale non è, non male i personaggi secondari. Innovativo il fatto che, a differenza delle precedenti serie Marvel, questa è leggermente più comica. Vi sono battute e scene comedy che riescono ad eludere la gran tensione (molto apprezzata) delle precedenti Daredevil e Jessica Jones. Non mi hanno però convinto alcune cose, la trama con alcuni buchi, nemici di poco spessore e fin troppi dialoghi. Il finale è discreto. Tutto raggiunge una fine, ma come sempre la fine non esiste e si rimandano le faccende, alla seconda stagione. Una seconda stagione che replica la prima senza fantasia. Certo, c'è una notevole evoluzione dei personaggi e della sceneggiatura rispetto alla prima stagione, ma per il resto siamo sempre lì. In conclusione, un lunghissimo film blaxploitation dei nostri tempi, interessante, riuscito e meritevole, nonostante i tempi morti. Voto complessivo: 6,5
Nessun commento:
Posta un commento