Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 21/04/2023 Qui - In una (mini)serie fortemente personale e autoriale, Michaela Coel tematizza l'esperienza dello stupro e utilizza l'auto-narrazione come strumento psicanalitico di catarsi ed emancipazione. Ella scrive, dirige e interpreta questa (sicuramente interessante ma non del tutto convincente) miniserie drammatica che getta uno sguardo sorprendente sulla nozione di consenso e sulle relazioni moderne a seguito di un attacco sessuale. Uno sguardo che, lungi da me giudicare negativamente o non necessario (anzi), non resta (personalmente) impresso. Incapace data la sua complessità, di temi e nozioni, data la sua nevrosi narrativa ed ambiguità psicologica, di rendermi pienamente partecipe. Ma a parte questa mia opinione soggettiva, resta il fatto che I May Destroy You riesca, con intelligenza, genialità (in certi frangenti) ed imprevedibilità, ad eseguire egregiamente il compito d'aprir gli occhi. Voto: 6
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