Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2022 Qui - Per creare una serie come questa servono coraggio e spirito visionario, perché condire una vera storia di 'ndrangheta ed oscuro coming of age con punte di trash mai viste, riuscendo comunque ad ottenere un risultato coerente e sofisticato non è cosa da tutti, e impressiona. Bang Bang Baby infatti, è davvero un crime drama tanto difficile da definire quanto godibile per le sorprese che riserva. Un po' coming of age e un po' thriller, questa serie originale miscela sfumature da black comedy in un racconto insieme suggestivo e inquietante e sempre sopra le righe. Femministe con la maschera di Cicciolina, Pac-Man, fast food d'oltreoceano, tradimenti mortali e classe operaia coesistono in una Italia anni '80 fatta di neon, acconciatore pompate e George Michael. Bang Bang Baby raccontando la surreale epopea della giovane protagonista, non può non essere apprezzata anche per il suo tentativo di essere un prodotto italiano in grado di farsi spazio nel mondo. In questo mix di toni e di influenze si inseriscono egregiamente anche gli interpreti che, dalla giovanissima Arianna Becheroni, ai più esperti Lucia Mascino e Andrea Giannini, fino ad arrivare a Dora Romano, che interpreta una nonna Lina capocosca, conferiscono credibilità e respiro ai personaggi all'interno di un racconto ricco di ritmo e in continuo movimento. Certo non tutto è perfetto ed alcune scelte non mi sono piaciute (narrative in certi frangenti, ma quanto è irritante l'amico gay della protagonista?) però alla fine quello che ne esce è davvero sorprendente oltreché eccezionale. Voto: 8-
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