Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 20/11/2022 Qui - Un timido commesso londinese possiede una doppia personalità: l'altra rappresenta l'avatar di una divinità egiziana che serve sotto forma del vigilante notturno Moon Knight. Uno dei personaggi Marvel meno conosciuti (da me totalmente) protagonista di una (mini)serie a metà tra il film di spionaggio e il classico "superhero movie" con continui rimandi alla mitologia egiziana. Molto affascinante visivamente (personalmente poi mi ha sempre ammaliato la cultura egizia e dintorni) e segnato dalle buone prove di Oscar Isaac ed Ethan Hawke, la serie ha un limite nella complessità (e talora confusione) di una storia troppo ricca di eventi. La partenza è intrigante, e nonostante una quantità notevole di informazioni da elaborare e ricordare, la curiosità dello spettatore viene stuzzicata. Poi però appare chiaro che più di tanto non si potrà ottenere, a parte gli scambi verbali (e non solo) tra i "due", che se non altro daranno un perché al tutto. E anche con l'arrivo della pseudo spiegazione, con tanto di percorso reale e non che porterà il protagonista a una sorta di epifania, sarà inevitabile constatare una certa confusione nella sceneggiatura, con la conferma che la storia in sé alla fine (e di conseguenza la miniserie) non è niente di che. Voto: 6
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