Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2024 Qui - La serie tenta di rimanere fedele all'opera originale, ma perde incisività e impatto filosofico a causa della sceneggiatura. La narrazione è frenetica, condensando l'intera storia in 10 episodi, il che porta a tagli drastici di elementi chiave del manga. L'introduzione di novità come lo sport (corse di atletica) e la forte presenza di scene di sesso (quasi assenti nel manga), predominano inutilmente, sottraendo spazio a particolari più essenziali. Tuttavia, l'opera nel complesso non è spiacevole. In sintesi, Masaaki Yuasa dimostra di aver letto attentamente l'opera originale, ma aggiunge troppo del suo, realizzando una rilettura piuttosto scialba e annacquata, introducendo personaggi e situazioni non presenti nel manga. Il risultato finale non è male, nonostante alcune scelte discutibili, ma non è ciò che ci si poteva aspettare. Devilman Crybaby è un progetto originale e ambizioso, che mira a riportare alla luce una versione più moderna della storia creata da Go Nagai nel 1972, ma a volte si perde in dettagli futili, tralasciando sezioni fondamentali della storia, e non impressiona dal punto di vista estetico. È vedibile, ma per una comprensione più profonda delle tematiche affrontate da Go Nagai, è meglio leggere (come ho fatto io) l'opera originale, assolutamente attuale, ricca, profonda e inarrivabile. Voto: 6+ [Netflix]
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