lunedì 22 febbraio 2021

I delitti del BarLume (8a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/02/2021 Qui - Un altro gennaio è passato, un'altra stagione de I delitti del BarLume (uno dei migliori prodotti di stampo giallo-comico italiani), composta da due film, anche. L'appuntamento anche questa volta, c'è infatti stato, ed io ancora una volta ho apprezzato. La settima stagione, quando ancora la pandemia non c'era, aveva posto buone basi sul proseguo della serie, e così è stato, nonostante tutto. Nel primo episodio "Mare forza quattro" i protagonisti si trovano ad affrontare i primi problemi dati dalla pandemia di Covid, se gli anziani hanno quasi tutti paura, qualcuno è ancora scettico, ma a Pineta la calma verrà sconvolta da una mareggiata che porterà di fronte al BarLume un cadavere. Il commissario Fusco con Cioni e Govoni dovrà risolvere il mistero non senza l'aiuto di Massimo, Beppe e Tiziana. Nel secondo episodio "Tana libera tutti" si assiste invece alla risoluzione di un delitto in piena emergenza e lockdown. Pasquali "denuncia" una misteriosa scomparsa e fa scattare ricerche e dubbi su cosa può essere successo realmente alla donna scomparsa. Viene però ritrovato il cadavere di un uomo vestito da samurai con tanto di katana. I quattro vecchini nonostante la quarantena e con uno sgangherato utilizzo di internet saranno come sempre fondamentali per la risoluzione del caso. Chi segue fin dalla prima stagione I delitti del Barlume non può non essersi appassionato ed affezionato ai personaggi che popolano Pineta (il cast è sempre quello ed è fantastico). La regia (di Roan Johnson) è sempre ottima, con un taglio molto più cinematografico che televisivo (cosa sempre gradita). Come è normale che avvenga la sceneggiatura negli anni ha un po' perso lo smalto, quell'ironia fresca e nuova delle prime stagioni è andata scemando creando come degli "archetipi" attorno ai personaggi. Senza dubbio è da apprezzare che si parli di attualità, la prima produzione italiana a parlare del lockdown e farlo con intelligenza sottolineando come ognuno l'abbia presa e vissuta in modo diverso a seconda della propria situazione. Quello che però viene a galla dopo molti anni di messa in onda è che la scintilla del Barlume si è un po' persa, i personaggi non stanno evolvendo più, se prima anche le dinamiche fra Massimo e Tiziana appassionavano ora è come se una coltre di frustrazione avesse inglobato tutti i personaggi della serie e non li lasciasse andare. La seconda puntata in qualche modo riesce a recuperare un po' di quello smalto che sembrava perso, forse per il cambio nelle dinamiche d'azione, essendo prevalentemente girato da remoto si ha una sorta di miglior capacità di far alternare i personaggi nella storia, ma la situazione risulta ugualmente evidente. Nonostante ciò, riuscita è questa "innovativa" stagione, una stagione divertente e spensierata, che con leggerezza riesce nell'intento di rallegrare la giornata. Voto: 6,5

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