Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/05/2023 Qui - Come dice il suo protagonista: "film lungo in otto parti", mezzo remake mezzo sequel dell'omonimo classico indie del 1996 (che non ho mai visto) di Olivier Assayas interpretato da Maggie Cheung. Nella sua miniserie in 8 puntate (l'eclettico, sfuggente, che personalmente poco apprezzo) regista, sceneggiatore e showrunner francese infatti, amplia e arricchisce l'universo narrativo del suo film. Prodotto da HBO e A24 difatti e praticamente racconta il making of di una serie. La famosissima Mira Harberg (Alicia Vikander) viene scelta da René Vidal (Vincent Macaigne) per interpretare Irma Vep in un remake della famosa serie Les Vampires, di Louis Feuillade, film culto a episodi realizzato nel 1915, diventato un'icona per i surrealisti come esempio del fantastico che intride la società borghese. E quindi bizzarrie, narcisismi, insicurezze e nevrosi del dietro le quinte del mondo del cinema al tempo di algoritmi, piattaforme e dittatura dei cinecomic, ma anche un'ode all'eterna precarietà della settima arte come rituale magico e alchemico in cui "la luce è molto più difficile da raggiungere dell'oscurità" e i set in fondo non esistono mai davvero ma sono sempre, proprio come i sogni, una imitation of life. Tutto abbastanza interessante, anche alquanto intrigante, ma purtroppo pure poco coinvolgente, anche alquanto pesante, alla fine la visione ci sta, ma non aspettatevi chissà che. Voto: 6
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