venerdì 22 gennaio 2021

Cops - Una banda di poliziotti (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 22/01/2021 Qui - Dopo Petra e prima ancora I delitti del BarLume l'ennesimo tuffo nel crime per Sky, a metà tra la prima e la seconda, una serie leggera che cerca di connubiare il genere comico ed il poliziesco. Un'idea interessante (la storia è ambientata ad Apulia, la "Città più tranquilla d'Italia", il cui commissariato di polizia rischia la chiusura per inattività, per impedirlo egli e i suoi uomini hanno un'idea: commettere i reati) che però non viene realizzata in pieno finendo molte volte in battute che non riescono a far scappare il proverbiale sorriso, forse figlie di una comicità un po' arretrata. Quantomeno, i personaggi principali nella loro semplicità sono ben caratterizzati e riescono a tenere in piedi la serie nonostante la debolezza caratteriale degli antagonisti. Alcune scene mancano però di vero e proprio mordente nonostante il momento che stanno cercando di rappresentare. In generale, si parla di un prodotto che merita la sufficienza, ma che non riesce ad andare oltre. La miniserie infatti, di due film da 90 minuti, remake del film svedese del 2003 Kops (che penso d'aver visto, ma non ne sono sicuro, si dice che a livello mondiale sia un cult), si fa vedere ma non convince fino in fondo. Luca Miniero torna dietro la macchina da presa realizzando una commedia parodica vivace e divertente che oscilla tra Una pallottola spuntata e Scuola di Polizia, ma spesso indeciso su che strada prendere (tra il serio e il faceto), un po' delude. Nonostante ciò, il (doppio) film è godibilissimo e intrattiene dall'inizio alla fine. Nulla da dire ai reparti tecnici che si dimostrano ancora una volta all'altezza delle aspettative di questa produzione (bella la location, una vera cittadina pugliese dal nome inventato Apulia). E che dire degli attori, bravi e piaciuti tutti nel ruolo, anche Claudio Bisio e addirittura Francesco Mandelli (cast comprendente Pietro SermontiGiulia Bevilacqua e Guglielmo Poggi, più Stefania RoccaDino Abbrescia e Giovanni Esposito). Un tocco di originalità in più, però, non avrebbe guastato. Voto: 6

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