Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/12/2020 Qui - Dopo I Delitti del BarLume, che spero di rivedere presto, Sky si butta nuovamente sul giallo, stavolta non in chiave commedia ma in chiave prettamente noir, e il risultato seppur non eccezionale è apprezzabile. Petra, composta da quattro mini-film collegati tra loro, è tratta dalle opere di Alicia Giménez Bartlett ed è interamente diretta da Maria Sole Tognazzi. Alla luce di questo è caratterizzata da uno sguardo spiccatamente femminile che va ad affrontare un storia di crimine e violenza tutto sommato tradizionale attraverso una lente tuttavia abbastanza inedita e scevra dai soliti stereotipi (ma non del tutto, cambiano i toni, e un po' tutto il resto, ma niente di cui sorprendersi troppo). La protagonista è infatti una donna, è Paola Cortellesi, un'ispettrice della mobile di Genova, che dall'archivio si ritrova catapultata in prima linea a risolvere dei casi di omicidio e di violenza, assieme al viceispettore Antonio Monte (interpretato da Andrea Pennacchi) poliziotto vecchio stampo prossimo alla pensione, ricco di saggezza umana e di grandi intuizioni (diligente la sua interpretazione). I due, nonostante le numerose differenze caratteriali, costruiranno una solida affinità professionale oltre che una sincera amicizia. A proposito di ciò, regia, fotografia e adattamento complessivo della serie sono impeccabili (Genova come location funziona abbastanza), ma la ricerca della perfezione nella creazione di un personaggio spigoloso, scostante risulta a tratti troppo artificiosa, costruita, quasi falsa. E in questo, spiace dirlo, non aiuta la scelta di Paola Cortellesi. Nel primo episodio la sua Petra è troppo carica, troppo caricaturale e poco reale, per fortuna nel corso degli episodi in particolare nel terzo e nel quarto tutto si normalizza e il personaggio risulta più naturale, più fluido. Ed alla fine personaggio convincente ed affascinante. E le storie? Sinceramente ho faticato a lasciarmi trasportare dalle storie raccontate nei singoli episodi, innegabilmente però ben scritte e ben dirette. Alla fine una buona serie che semplicemente si lascia guardare. Voto: 6+
Volevo vederla, e anzi stavo per farlo, ma alla fine il modo di recitare di Paola Cortellesi mi sembrava "strano" già dai trailer e non essendo un super fan delle serie poliziesche, ho lasciato correre.
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