Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 05/12/2020 Qui - Serie tv arrivata alla sua terza ed ultima stagione e presentata alla sua uscita come una delle più promettenti serie degli ultimi anni. Effettivamente sia il Pilot che la prima serie promettevano davvero bene, con una sceneggiatura avvincente che fondeva eventi presenti (da cui la trama principale) a rimandi passati grazie all'abile uso di continui flashback che di volta in volta spiegavano le dinamiche intercorse tra i vari personaggi ed i loro rapporti all'interno di tutta la storia con un buon mix tra genere romantico e spy. Purtroppo come spesso accade nelle fiction di oltreoceano, però, il voler mercificare ad ogni costo i buoni prodotti seriali, sul lungo periodo non paga quasi mai a meno che alla base non ci sia effettivamente una sceneggiatura capace di reggere per tante stagioni. Infatti dopo il bell'exploit della prima stagione, tra l'altro auto-conclusiva e basata su una trama lineare che si sviluppava per tutte le puntate, ne hanno prodotta una seconda (qui) dove cambiata l'ambientazione, hanno mantenuto lo stesso copione narrativo della stagione precedente, producendo inevitabilmente un fattore di déjà-vu nello spettatore pur mantenendo buoni livelli. La terza stagione invece pare essere stata creata solo per spremere le ultime energie da un prodotto che di fatto (o probabilmente) non aveva più nulla da dire, infatti è composta solo da 13 episodi, di cui 8 auto-conclusivi e quindi slegati gli uni dagli altri se non per le sotto-trame che legano i protagonisti, trasformando così una piacevole novità televisiva in un mero telefilm vecchio stile, mentre dall'episodio 9 al 13 vi è un ritorno al format originario con una trama unica. Purtroppo il risultato non è ai livelli della prima stagione, infatti non avrà un seguito. Voto: 4,5
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