Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2021 Qui - La quarta stagione di BoJack Horseman si dimostra essere meno potente delle precedenti (la terza Qui): non appaiono infatti puntate davvero interessanti come "Fish Out of Water", nonostante ciò il prodotto si distingue per avere comunque una scrittura sempre attenta ai drammi dei personaggi, i quali però, a conti fatti, non avanzano abbastanza nelle loro vite turbolente. Il filo conduttore di questi ulteriori 12 episodi è il legame tra il protagonista e la presunta figlia Hollyhock, intorno al quale ruotano alternativamente anche le storie di Diane (il rapporto sempre in crisi con Mr. Peanutbutter), Carolyne (il rapporto con il topo Stilton) e infine Todd che pur essendo il motore "più comico" dell'insieme, avrà anche lui il suo momento introspettivo. Un aspetto negativo di questa stagione rispetto alle precedenti riguarda proprio l'accumulo delle storyline: alcune sono piuttosto carine e interessanti, ma mentre la serie pone i riflettori su quella dello stesso Bojack (la più toccante, tra l'altro), ci sono altre che purtroppo non reggono il confronto. Una quarta stagione dunque molto introspettiva che si concentra sull'esplorazione, l'involuzione e l'evoluzione di quasi tutti i personaggi, molto depressa e intima, si focalizza sulla psicologia dei suoi protagonisti. Lo fa anche grazie all'aggiunta di animazioni nuove, a due dimensioni, psichedeliche e decisamente comunicative. Anche in questa stagione, BoJack Horseman ci propone una stringente satira sulla società e la politica, presentate con il sarcasmo sottile a cui ci ha abituato nelle scorse stagioni. Gli animali sono sempre l'espressione dei vizi dell'umanità che permettono di unire la critica sociale a tematiche estremamente delicate. In modo molto naturale infatti si parla di emancipazione femminile, LGBTQ e di asessualità. Il finale è diverso dal solito, ci prepara a nuovi possibili scenari per una stagione differente dalle precedenti. Una stagione, la quinta, in cui probabilmente molte cose cambieranno, anche se già in questa quarta stagione la serie ha cambiato pelle, rivelandosi una serie dinamica che muta e si trasforma riuscendo a essere all'altezza di se stessa, e tutto ciò nonostante in questa particolare stagione la storyline più interessante è affiancata da altre un po' meno, ma questo non è andato comunque a minare (troppo) l'alto livello qualitativo e tematico che ha sempre contraddistinto questa gran serie. Voto: 7,5
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