Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 15/07/2022 Qui - Se dovessi riassumere in poche parole questa recensione, potrei dire
semplicemente che So cosa hai fatto è una brutta serie tv. Sono troppe
le cose che l'ideatrice ed adattatrice (dall'omonimo romanzo del 1973 di
Lois Duncan, già adattato, cinematograficamente parlando, da Jim
Gillespie nel film cult del 1997) voleva inserire: una storia horror
colma di tensione narrativa, personaggi sfaccettati ed intriganti, una
visione contemporanea dei rapporti interpersonali e una rappresentazione
dei disturbi mentali ed alimentari, conditi con l'uso smodato della
tecnologia. Gli ingredienti vengono rimescolati, adattati al mondo che
ci circonda (ben diverso da quello di tantissimi anni fa) e la trama
viene infarcita degli
elementi tipici del teen drama, ma i risultati sono deludenti. Questa
serie tv è l'esempio perfetto di come il troppo stroppia. O, almeno, che
bisogna avere molta abilità e sensibilità per affrontare determinati
argomenti e, al tempo stesso, confezionare un teen horror ben
sviluppato. Certo, la cura dimostrata nelle (troppo poche) scene
prettamente dell'orrore sono ben riuscite. Il passo falso è stato avere
una visione limitata degli adolescenti, su cui si è data tutta
l'importanza scordandosi dei numerosi personaggi secondari. Peccato per
questo tentativo andato a vuoto, che aveva mosso i primi
instabili passi quasi con convinzione proseguendo poi in maniera sempre
meno incisiva. Episodio dopo episodio si perde la speranza di andare
incontro a una narrazione valida e tra personaggi stereotipati,
narrazione poco originale e indubbiamente un insieme di attori adatti a
un teen drama e non a una serie horror espressiva. Un remake/reboot
effettivamente debole sotto ogni aspetto, una pallida reinterpretazione
(nemmeno imitazione) dell'originale So cosa hai fatto. Ora capisco perché la serie sia stata (da Amazon) successivamente cancellata, ma evitarla proprio no? Voto: 5
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