venerdì 26 agosto 2022

Maniac (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/08/2022 Qui - Metti insieme parte della struttura narrativa di The Leftovers, il rapporto realtà/onirico di Mulholland Drive, spruzzate di Se mi lasci ti cancello, con una scenografia futurista alla Blade Runner (con annessa cultura giapponese predominante) e viene fuori questo Maniac. Una (mini)serie che, nonostante abbia tanti padri e altrettanti madri da cui trae spunto, riesce a creare un mondo tutto suo, e riesce a raccontare temi quali la schizofrenia, l'elaborazione del lutto, il complesso edipico, l'amore e l'amicizia in una maniera innovativa. Maniera innovativa che non prescinde dalla scelta azzeccata di rappresentare vari generi cinematografici diversi, dal fantasy al crime, senza mai perdere il lato grottesco e un'ironia di fondo molto alta, tant'è vero che si ride anche molto. Nel complesso, ho apprezzato molto la prova di tutti gli attori, non solo la Emma Stone e Jonah Hill (dimagrissimo). Justin Theroux mi ha fatto proprio ridere e la Sally Field si è confermata ottima, non la vedevo in scena da un bel po' di tempo e sono stato contento di ritrovarla così. La durata, invece, mi è sembrata eccessiva. Ho avuto l'impressione che sarebbe stato possibile condensare l'intera storia in un solo film. Un film che sempre sotto la supervisione di Cary J. Fukunaga sarebbe probabilmente potuto venire meglio di questa miniserie, ma sicuramente meglio dell'ultimo film di James Bond. Voto: 6+

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