Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/08/2022 Qui - Dopo esserci avventurati nelle terre canadesi tra sparatorie, liti familiari e cartelli della droga, la terza ed ultima stagione di Tin Star, torna nel luogo in cui tutto è iniziato, abbandonando quindi le lussureggianti terre delle prime due stagioni per dirottarci a Liverpool in un'atmosfera certamente più movimentata fatta di strade affollate, pub e bei panorami. E stranamente la situazione migliora, abbandonati i vecchi rancori, la serie spinge sull'acceleratore e non risparmia niente e nessuno, ponendo gli spettatori in un nuovo intreccio animato da violenze, storie mai raccontate e fantasmi del passato, col sempre carismatico e spietato Jack Worth (Tim Roth) a fare da guida alla sua piccola famiglia criminale, la moglie Angela (Genevieve O'Reilly) e la figlia Anna (Abigail Lawrie). Muovendosi sullo sfondo di una città che sembra talvolta ignorare i loro atteggiamenti criminali, i protagonisti si lasciano coadiuvare da una colonna sonora che sa come bilanciare i loro stati d'animo e i momenti di tensione e che si rivela una delle note positive di una serie che, dalla prima stagione, non è mai riuscita a convincere pienamente. Non che questa ci riesca (ci sono dettagli che stridono col genere cui fa riferimento Tin Star), ma almeno non troppo delude. Voto: 5,5
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