Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 24/03/2023 Qui - Vedendo l'ultima puntata purtroppo si respira un sentimento generale di insoddisfazione verso quella che per molti è stata un'occasione mancata mentre per altri è stata una serie importante che si è però profondamente persa nel tempo, facendo cadere anche l'interesse dei suoi spettatori. La ripetitività della trama è stato il problema principale che ha penalizzato TWD (già dalla quarta stagione in poi, con uno schema che si è ripetuto fin troppe volte), e in questo senso quest'ultima stagione nel complesso non riesce a superare i limiti che sono maturati nello show sin da prima della dipartita di Rick Grimes. Un cast che si è fatto sempre più corposo ma altrettanto difficile da gestire e da rendere interessante in egual modo, una narrazione anti-climatica che non ci fa percepire l'importanza dell'epilogo e dei villain non all'altezza sono tutti gli elementi che tengono TWD 11 al palo. Il finale, poi, dall'ordinarietà della risoluzione, rivela ben presto la sua natura transitoria per l'intero universo espanso dei non morti. Una stagione conclusiva che ha una sua coerenza interna anche nell'epilogo, ma che non coglie l'occasione per migliorare e avvicinarsi, per lo meno, ai fasti del passato, per regalarci una conclusione davvero degna di The Walking Dead. Però, ci mancherà comunque, un po' per piacere, un po' per tradizione (non eravamo più amici come un tempo, ma è un fatto che per tanti anni ha fatto appassionare come poche altre serie), nonostante un'ultima stagione deludente e non all'altezza delle precedenti due, comunque in ripresa. Voto: 6
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