Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 18/08/2023 Qui - La seconda stagione di Carnival Row arriva a quattro anni dalla prima. Un tempo che però non è stato utilizzato per dar vita a qualcosa di imponente ma anzi sembra aver inficiato negativamente sui nuovi episodi, caratterizzati da una certa disomogeneità e svogliatezza. A rendere a suo modo piacevole questa nuova stagione contribuiscono poche sparse scene o sequenze e il contesto fantasy in cui il racconto è calato, ma per il resto grande delusione. Si vede benissimo che questa stagione è raffazzonata, fatta con il girato che c'era e cercando di appiccicargli un finale. Manca il mistero, manca la tensione, in compenso c'è un'abbondanza di scene cruente che in nessun modo compensa le mancanze di una trama esile, anzi di varie sotto-trame esili che giungono all'epilogo senza sussulti, senza colpi di scena, senza carica. La seconda stagione di Carnival Row mette infatti su tanta carne al fuoco senza riuscire a gestire tutto in modo soddisfacente, un po' lo stesso problema della prima con l'aggravante che, essendo questo il finale (che ovviamente non rivelo), ci si aspettava uno sforzo maggiore per gestire tutto al meglio. Perché insomma, alla seconda annata, la serie ricalca gli errori della precedente e ne commette di nuovi. Mancano oltretutto il cuore e la passione in ogni aspetto della serie, a partire dalla recitazione. La sceneggiatura imbocca la strada della contestazione sociale, ma lo fa in un modo così evidente e forzato da risultare sciapa e inefficace. Tutti gli elementi d'impatto vengono buttati nella mondezza, soppressi in favore di una narrazione soporifera e priva di contenuto. In definitiva, del tutto insoddisfacente. Un finale di certo indegno per quella che sembrava una grande promessa. Voto: 5
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