Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/07/2021 Qui - Save Me è stata una solida serie di 6 episodi che prese un semplice mistero e lo combinò con un mondo credibile abitato da personaggi credibili. Il finale colpì nel segno, e nonostante qualche problema la "stagione" si rivelò riuscita. Riprendendo 17 mesi dopo la fine della stagione precedente, Save Me Too (che in inglese si può storpiare in two) è un buon seguito e sebbene non corrisponda alla stessa qualità che attraversa la sua prima stagione, qui c'è una storia interessante che vale la pena vedere fino alla fine. La seconda stagione è però meno tagliente. Più facile nella visione per quanto più complessa negli eventi. Gli ultimi dieci minuti di ogni episodio puntano in direzione del prossimo e fermarsi si fa complesso. La sensazione di allontanarsi dalla soluzione, ma di scoprire molto altro, rende Save me too un gioco a perdere. Il raccapricciante giro di affari tra venditori di giovani e sudici acquirenti rende la visione impegnativa. Il personaggio di Grace (Olive Grey), giovane salvatasi da una condizione in cui la figlia di Nelly potrebbe ancora trovarsi, propone una lettura alternativa alle indagini. Deviata dai traumi vissuti, subisce una seconda ingiustizia in tribunale. Save me too divaga con decisione sui pregiudizi di classe che avvelenano il sistema giudiziario. Nella seconda stagione i temi sociali vengono marcati. Mentre nell'esordio di Lennie James erano immagine (la periferia in cui Nelly non possiede casa ma vaga da un amico all'altro), nel sequel diventano parole precise, spesso superflue. Sicuramente utili a recuperare spettatori maltrattati da immagini troppo fredde. Sono però gli ultimi episodi a lasciare basiti. Con un cambio di direzione drastico, Save me too torna ad allontanare lo spettatore con scelte che colpiscono. Più respinge, più Save me too si distingue e lascia il segno (non è mica detto del tutto in positivo). Una terza stagione (se mai ci sarà) dovrà in ogni modo avvicinare una soluzione. Ma se lo show manterrà il proprio stile, potrebbe chiudersi senza un lieto fine. Il che è sia un bene che un male. Voto: 5,5
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