Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 10/12/2021 Qui - L'assistente
di volo mescola i toni thriller all'ironia caotica e confusa della sua
protagonista. La serie si sviluppa su un doppio binario: quello esterno
in cui si seguono gli sviluppi di un brutale omicidio e quello interiore
del personaggio principale, una donna in lotta con l'alcolismo e il suo
passato. Storia tutto sommato godibile, qualche plot twist e
superficialità tipicamente comedy, un finale forse un po' troppo
semplicistico che poteva essere sviluppato un po' meglio (soprattutto le
storyline dei personaggi complementari) ma godibile sicuramente. Il
problema con The Flight Attendant è che alcune rivelazioni arrivano
troppo presto, altre troppo tardi. Ma pur con questi difetti, la serie
ideata da Steve Yockey offre del buon intrattenimento, sostenuta
principalmente da un'eccellente prova di attrice di Kaley Cuoco, che sta
tentando di svicolarsi da un ruolo fin troppo remunerativo (ma poco
entusiasmante) come quello della Penny di The Big Bang Theory. Deliziosi
i suoi battibecchi con il personaggio di Zosia Mamet, che definiscono la parte comedy della serie, assieme agli
improbabili agenti FBI, degni di una poderosa sospensione d'incredulità.
La produzione è ricca e accurata, nella fotografia, nelle location e
nel montaggio dinamico delle sequenze (nota di merito per la sigla iniziale che ricorda Prova a prendermi). La storia che sembrava una
dramedy diventa una comedy nerissima, dai risvolti thriller. Una notte
da leoni finita nel peggiore dei modi insomma, e nonostante le premesse
di una trama poco credibile, la macchina narrativa funziona, si ha
voglia di vedere come va a finire. Tratta da un romanzo omonimo del 2018
(l'autore si chiama Chris Bohjalian), avrà una seconda stagione, già in
lavorazione. Voto: 7
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