Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 27/12/2021 Qui - Ho visto quest'anno 50 serie (comprese le miniserie) per un totale di 67 stagioni, molte stagioni ed una serie in più rispetto allo scorso anno, in cui tra l'altro solo 15 serie/miniserie entrarono nella Top dell'intera mia stagione serialtevisiva (Qui). Quest'anno invece, complici anche le somme dei voti dovuti all'accorpamento di più stagioni (di una serie) in un unico "punteggio", e di alcune di queste ree di non aver ricevuto un punteggio alto (ma mi dispiaceva che non ci fossero qui state), ben 25 serie/miniserie sono entrate in questa classifica finale annuale. Si parte dal 6,8 fino al massimo raggiunto, ovvero 8,041, di una serie facente parte delle sette "sorelle" (tra l'altro ci sono tutte) recuperate quest'anno, in tal senso vedrete un unico banner e sarà linkata nello stesso banner la recensione dell'ultima stagione (idem per tutte le altre serie, link recensione completa). Ma numeri e voti a parte, ecco il meglio visto da me pronto per voi.
25. Uno show per famiglie con un interessante approccio narrativo che non si era mai visto prima (6,8)
24. Peccato per una seconda stagione decisamente non perfetta, ma rimane comunque una bella serie, teoria dell'amore tragico e disfunzionale (6,875)
23. La terza stagione possiede un buon equilibrio in linea generale. Il passaggio su Netflix non comporta grosse modifiche di fondo, però rispetto alle prime due stagioni qualche piccola lungaggine di troppo è più visibile e qualche passaggio appare un po' forzato (7-)
22. Ancora una volta (ma più dell'altra volta), Big Little Lies si aggrappa al suo cast scintillante per nascondere dietro quell'arcobaleno di qualità i difetti di una scrittura che a volte inciampa rialzandosi in modo goffo. Alla fine, Big Little Lies viene promossa ancora una volta. Ma la lode stavolta non la prende (7)
21. La storia che sembrava una dramedy diventa una comedy nerissima, dai risvolti thriller. Una notte da leoni finita nel peggiore dei modi insomma, e nonostante le premesse di una trama poco credibile, la macchina narrativa funziona, si ha voglia di vedere come va a finire (7)
20. Se la prima stagione era incandescente, Warrior 2 diventa esplosiva. In attesa della terza (confermata) stagione, un (nuovamente) buonissimo intrattenimento (7)
19. Senza retorica e visto con gli occhi del capo della omicidi, The Investigation è costruito come un'inchiesta, non ha l'enfasi di simili storie basate su "true crime" americane né l'overacting di quelle italiane. Non è la prima volta che viene adottato questo taglio, ma raramente con un rigore così scevro da tentazioni spettacolari (7)
18. Davvero "incredibile" di nome e di fatto. Non si presenta in modo banale e soprattutto focalizza l'attenzione sul crimine e non sul criminale. Una sorprendente (e potente) miniserie in 8 puntate, dai temi molto forti, ispirata a fatti (veri) di cronaca, fatti così assurdi da sembrare (appunto) incredibili, che rimescola con stile alcuni topoi del genere (7)
17. Una serie esplicita e forte, indirizzata un pubblico adulto, che si prende i suoi tempi, approfondisce i personaggi e come nei migliori gialli lascia che sia lo spettatore a mettere insieme le tessere del mosaico. HBO modernizza un'icona del piccolo schermo raccontandone le origini, un personaggio romanticamente solo e pieno di dubbi, in grado si ritagliarsi da subito un posto speciale nel cuore degli spettatori (7)
16. Diverte ed appassiona. A conti fatti riuscita, ma non a livelli ottimali (7)
15. In fondo in fondo l'ho vista una stagione leggermente meno ispirata e soprattutto con un "finale" che dire tronco è dir poco. Comunque si continua a ridere assieme alla nostra fantastica famigliola. What We Do in the Shadows 2 conferma quindi la genialità della prima stagione (7)
14. Miniserie (recentemente divenuta serie antologica) certamente non perfetta (troppe parole, troppi personaggi inutili e/o antipatici), ma sicuramente notevole (7)
13. Nelle 4 stagioni si è visto di tutto e di più, colpi di scena a non finire, triangoli amorosi, donne pazzesche, tanto sesso e ancora più sangue, e di una cosa si può essere assolutamente certi: Banshee è stata chiusa nel momento giusto, ma mancherà ugualmente tantissimo (7)
12. Non è stata una serie tv perfetta, tutt'altro. C'è da dire però che è
stata interessante per l'idea di base. Ci sono state cose buone e cose
non buone. La non perfetta gestione dei personaggi e delle componenti
narrative non la rende il capolavoro che avrebbe potuto essere, ma
permette di annoverarla comunque tra le serie che meritano una o più
visioni, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo (7,125)
11. Nel complesso ho
davvero apprezzato anche questa stagione anche se, lo ammetto, mi
aspettavo di più (7+)
10. Una miniserie riuscita
e coinvolgente benché tratti un
argomento
piuttosto ostico e non proprio alla portata di tutti come gli scacchi.
Ci si sofferma molto sulla personalità della protagonista (interpretata
alla perfezione dalla abile e dotata di un
fascino particolare Anya Taylor-Joy),
una bambina tanto geniale negli scacchi quanto sfortunata e fragile
nella vita, e su una perfetta ricostruzione
ambientale, aspetti
che permettono di passare sopra ad una storia
facilmente prevedibile (7+)
9. Una serie avvincente e intelligente. Tra omaggi, citazioni e simili
contesti, un viaggio nell'orrore decisamente e notevolmente affascinante (7+)
8. Adorabile e sorprendente il contro-sfondamento/ri-(s)velamento della
quarta parete, come la serie stessa, che peccato finisca così, perché a
lei mi ci ero affezionato, non mi sarebbe dispiaciuta infatti un'altra
stagione (7,5)
7. Questa seconda stagione si conferma innovativa, godibile e intensa.
Strutturata in modo sapiente e mai banale, offre spunti interessanti che
fanno riflettere. Quello di Kidding è senza dubbio un addio che fa male, un racconto seriale che forse avrebbe meritato di più da parte di Showtime, certamente uno splendido viaggio nel dolore umano a cui tutti dovrebbero prendere parte (7,5)
6. Non una miniserie perfetta, ma divertente nei momenti giusti. Avrei voluto dargli un voto più
alto ma alcuni elementi fanno un po' storcere la
bocca. Comunque è da vedere, se non altro per non interrompere la
continuità con le pellicole Marvel future (7,5)
5. Ho amato le precedenti stagioni di Dark, e ho amato questa forse più delle altre, e poco importa se mi ha fatto venire un mal di testa più alto di me, considerata la natura dello show, questo è il finale che volevamo e meritavamo. Un epilogo che chiudesse degnamente gli eventi iniziati nel 2017 (personalmente l'anno dopo), e lo fa con una terza stagione di qualità (7,5)
4. Una serie tecnicamente di livello molto elevato, ed anche se
non in tutti i casi l'eccellenza grafica si accompagna a contenuti
interessanti e originali, la presenza di alcuni capolavori rende la
visione un'esperienza appagante: uno tira l'altro, come le ciliegie (7,5)
3. Epopea di un fenomeno, di un mondo in fervente divenire come può essere quello del cartello della droga, nel quale il ruolo di comando è destinato a cambiare con repentina frequenza. Davvero notevole (7,833)
2. Neanche il tempo di iniziarla che subito finisce, è questo l'unico (sostanziale) difetto della serie. Le avventure del tanto amato duo Mando
e "Baby Yoda" terminano sì (per adesso), ma nel migliore dei modi,
regalando, nel complesso, una seconda stagione (dopo l'ottima prima) davvero degna di nota (8)
1. Quello di BoJack Horseman è, senza dubbio, un lascito importante e non poteva concludersi diversamente. Un finale sospeso e senza certezze, come la vita. Monologhi profondi, viaggi introspettivi nei vari personaggi per una serie che ha saputo usare l'umorismo in modo emozionante. Per questo, inutile negarlo, BoJack mi mancherà (8,041)
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