Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/11/2021 Qui - Creata e diretta da Tobias Lindholm, The Investigation
è una ricostruzione accurata e priva di spettacolarizzazione del dolore
che racconta con ritmo teso e serrato le indagini sull'omicidio della
giornalista Kim Wall, noto come "il giallo del sottomarino" che
scosse profondamente la Danimarca. Un delitto brutale, una storia truce,
un processo sconvolgente. Senza retorica e visto con gli occhi del capo
della omicidi (interpretato da Søren Malling, discreto attore visto recentemente in The Vanishing - Il mistero del faro), The Investigation
è costruito come un'inchiesta, non ha l'enfasi di simili storie basate
su "true crime" americane né l'overacting di quelle italiane. Non è la
prima volta che viene adottato questo taglio, ma raramente con un rigore
così scevro da tentazioni spettacolari: l'indagato non viene mostrato,
le ricadute familiari nelle vite dei poliziotti impegnati sono appena
accennate, mentre tutti i passaggi, le ipotesi, i dubbi, le scoperte di
indizi sono esposti con una minuzia che ben rende la difficoltà
esasperante di far luce su un caso difficile. Un aspetto non
trascurabile è anche la scelta di non mostrare alcun dettaglio
raccapricciante né impressionante: The Investigation si muove nei
binari del dialogo e del ragionamento scientifico per dipanare
l'interminabile indagine del sottomarino. Non c'è insomma alcuna volontà
di spettacolarizzazione del dramma, bensì totale immedesimazione sia
con la frustrazione della polizia, sia con il dolore sommesso dei suoi
genitori. La principale criticità della miniserie è la difficoltà di
tenere elevata la suspense, dato che l'enigma del giallo è il
ritrovamento di un corpo e non quello di un assassino. In molti momenti
si ha la sensazione di una dilatazione eccessiva del racconto a fronte
di una trama asciutta e scarna che avrebbe potuto essere raccontata
efficacemente anche in meno di sei episodi. Come detto, però, il giallo è
un pretesto per presentare una vera e propria impresa di polizia
scientifica più che la risoluzione di un'enigma. Per questo certamente
consigliabile a chi cerca un crime meditato e riflessivo invece che un
giallo dinamico e canonico, anche se vista l'originalità, la passione e
la discreta riuscita nessuna preclusione, alcun pregiudizio dovrebbe
esserci. Voto: 7
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