martedì 16 novembre 2021

Unbelievable (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/11/2021 Qui - "Unbelievable" è davvero "incredibile" di nome e di fatto. Non si presenta in modo banale e soprattutto focalizza l'attenzione sul crimine e non sul criminale. Una sorprendente (e potente) miniserie in 8 puntate, dai temi molto forti, ispirata a fatti (veri) di cronaca, fatti così assurdi da sembrare (appunto) incredibili, che rimescola con stile alcuni topoi del genere. La declinazione è tutta al femminile: donne le vittime e donne le "cacciatrici", sugli uomini meglio sorvolare. C'è molta carne al fuoco, dal "victim blaming" alla questione poliziesco-giudiziaria, tra incapacità e brutalità di un sistema che finisce con lo "stuprare" le vittime di stupro. Personaggi benissimo caratterizzati (quasi tutti), non sono cliché ambulanti (le principali protagoniste) ma personaggi ben interpretati e a tutto tondo. Brava Kaitlyn Dever, in un ruolo che non può che ispirare infinita compassione, più che discrete Toni Collette e Merritt Wever, che impersonano due detective determinate a risolvere il caso. Intelligente l'utilizzo del flashback che è qui messo al servizio della storia piuttosto che essere onanistico orpello. Peccato per il finale un po' melenso. Creata, diretta, prodotta (in collaborazione con Netflix) e sceneggiata da Susannah Grant, Unbelievable è una miniserie molto ben strutturata, una denuncia a un sistema macchinoso e poco comunicativo, dove spesso e volentieri i criminali riescono a farla franca. Da vedere. Voto: 7

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