martedì 16 novembre 2021

Alias Grace (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/11/2021 Qui - La serie sorellina di The Handmaid's Tale (basata anch'essa su di un romanzo della Margaret Atwood, che tuttavia al contrario della sorella si ispira a fatti realmente occorsi intorno al 1840) non è male (tecnicamente è ben curata), però in virtù di aspettative migliori, essa parzialmente delude, nel suo essere leggermente fredda e decisamente ambivalente, non rimane così tanto impressa nella testa. Una giovane donna è accusata dell'omicidio del suo datore di lavoro e della governante della casa in cui è impiegata. Ambientato in Canada a metà ottocento, una serie il cui fulcro è la divergenza tra la vicenda reale e la versione della protagonista, come emerge dal racconto della stessa. La serie "lavora" in particolare sulla psicologia di un personaggio principale dalla doppia personalità, benissimo interpretato da Sarah Gadon, autrice di una prova ricca (anche troppo, ma non per sua colpa) di sfumature e ambiguità (è lei comunque l'unica, di tutto il cast, ad offrire una degna performance, fra di loro, abbastanza incolore, compare anche il regista David Cronenberg). In questo senso la vera dote de L'altra Grace (da titolo italiano, comunque meno efficace dell'originale) è sì la sua capacità di essere una miniserie intrigante, pronta a far dubitare le sicurezze dello spettatore giocando con il suo orientamento, rendendo possibili soluzioni diverse tra loro (non è mai infatti ciò che sembra), ma il troppo stroppia. Prodotta da Netflix, è una serie molto lenta, dove ogni puntata, cogli qualcosa di nuovo, ma sempre pochissimo alla volta. Quindi devi avere molta dedizione per arrivare fino alla fine. Che lascia tutto aperto, comunque. La verità ce la creiamo noi. Forse sei puntate sono un po' troppe per i fatti narrati, non è probabilmente per tutti ed è fin troppo letteraria. Dal mio punto di vista, una miniserie abbastanza dimenticabile, anche se ha vari spunti affascinanti (certamente fa riflettere sulla condizione disumana della donna nei secoli scorsi), con un finale troppo affrettato seppur di buon impatto. Quale che sia la verità, infatti, di una vicenda che ancora oggi rimane avvolta nel mistero, Grace ha sofferto umiliazioni di ogni genere per anni, per cui il finale rimane accettabile (sebbene non del tutto condivisibile). Voto: 6

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