Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/04/2022 Qui - Gli autori dello splendido BoJack Horseman riescono a tirare fuori
un'altra bella serie, seppur non al livello di quel
gioiello, comunque intrigante e riuscita (piacevoli i toni narrativi e le atmosfere). Realizzata con
la tecnica del "rotoscope", una serie decisamente innovativa, in cui
temi come la depressione, lo spiritualismo e l'elaborazione del dolore
vengono trattate in modo originale seminando molti dubbi nello
spettatore circa il concetto di normalità. Una serie che seppur
incentrata su viaggi spazio-temporali e relativi loop, che seppur sa di
già visto/sentito, da non ignorare assolutamente. E' la scrittura
dei personaggi, a mio parere, uno dei principali punti di forza di
questa serie. Sono "veri", sfaccettati, e la serie colpisce emotivamente
numerose volte. E, nonostante la drammaticità dei sentimenti
raccontati, non manca l'umorismo. Undone mi è piaciuto per questi
motivi e per
la sua brevità (8 episodi da 23-25 min./cad.). Certo, l'effetto grafico è
anche
piacevole (che in ogni caso la tecnica contribuisce all'atmosfera
onirica, così come la musica, il lato "visionario" della serie è infatti
ben riuscito) ma non su tutti gli attori: la protagonista (Rosa Salazar) e il buon Bob Odenkirk sono azzeccati, mentre sul
fidanzato e sulla sorella sembra accentuata un'espressione smorfiosa.
Certo, c'è un certo senso di incompletezza, seppur forse voluto (e la
seconda stagione già bell'e che pronta c'è probabilmente per questo),
e verso la fine una certa fretta nel giungere alla conclusione della
stagione, ma nel complesso un buonissimo risultato. In attesa del prossimo step. Voto: 7
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