giovedì 31 ottobre 2024

Le serie tv del mese (Ottobre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/10/2024 Qui - Non avevo mai programmato una serie in previsione di Halloween, ma è successo quest'anno con la serie Piccoli Brividi, di cui però prima stagione uscì lo scorso anno (la seconda uscirà prossimamente). E non mi era mai successo poi, che vedessi una serie prima che quest'ultima scadesse, in questo caso dal catalogo di Prime Video, infatti, dovevo comunque vedere (seppur non quest'anno) le due stagioni di NOS4A2, ma poiché esse sono state rese disponibili fino al 22 Ottobre, la visione si è resa obbligatoria. E va bene così, anche perché visto genere ed argomento, tutto abbastanza in tema, e poi le due cose migliori viste oltretutto. Non è andata invece benissimo con le altre due serie viste in questo mese, dato che una mi ha deluso e l'altra mi ha fatto "orrore", letteralmente, ma io "che colpa ne ho"?.

[Netflix] Riverdale (5a stagione) - Dopo una breve pausa con Sabrina, il ritorno a Riverdale si è rivelato una delusione. La quarta stagione era accettabile, ma la quinta è risultata ridicola. Con una sceneggiatura scadente e priva di logica, la serie ha perso ogni interesse. La quinta stagione è la più noiosa di tutte. Riverdale, che aveva esordito come un eccellente spettacolo, ha visto un declino costante dopo la prima stagione. La quinta stagione ha distrutto ciò che restava. I personaggi sono stati sviliti, la trama è inconsistente, e l'inserimento degli alieni è fuori luogo in una serie che si concentra su crimini e misteri concreti. Il salto temporale di sette anni è stato una scelta infelice. Inoltre, le puntate musicali, non una ma tre, sono state una scelta discutibile. Per i più giovani di 17 anni può essere ancora divertente, ma per gli altri è tempo perso. Voto: 4

[Prime Video] NOS4A2 (1a & 2a stagione) - Basata sull'omonimo romanzo di Joe Hill, la serie TV si articola in due stagioni con un totale di 20 episodi. L'adattamento è realizzato con maestria, rendendo il racconto ancora più avvincente. I personaggi, cuore pulsante della trama, sono delineati con minuziosa cura. Il cattivo è particolarmente impressionante, un Dracula dei tempi nostri con sfumature di Pennywise, i cui tormenti lo hanno trasformato in un malefico che segue un suo personale concetto di "bene". Manx libera i bambini da contesti familiari problematici, conducendoli in un mondo dove è eternamente Natale. La prima stagione eccelle in tensione e qualità, eclissando la seconda, che perde l'originale freschezza. La regia si fa monotona e la sceneggiatura vacillante, rendendo la visione a momenti tediosa. L'interesse rimane vivo fino all'ultimo fotogramma grazie alla curiosità sul destino dei protagonisti, nonostante un finale aperto e l'interruzione della serie. L'episodio conclusivo, pur offrendo spunti validi, risulta prolisso e meno coinvolgente. Nel complesso, è un'opera accettabile che sa emozionare e intrattenere, con momenti di terrore efficacemente rappresentati. Voto: 6,5

[Sky] House of the Dragon (2a stagione) - I primi episodi promettevano nuovi orizzonti, introducendo dinamiche e personaggi inediti. Tuttavia, l'attesa per l'azione è stata delusa da promesse non mantenute. La seconda stagione, di otto episodi, si trascina lentamente con pochi momenti di rilievo per la trama. La prima stagione era spettacolare (più o meno), questa non tanto. Gli eventi si succedono senza impatto, con personaggi che cambiano intenzioni arbitrariamente e una sigla più memorabile degli sviluppi della storia. La serie si dirige verso una terza stagione bellica, ma le vicende di Rhaenyra, Daemon e di tutti gli altri stentano a interessare. Senza il fascino di "Game of Thrones", "House of the Dragon 2" procede verso un probabile insuccesso, rendendo noiosi anche i draghi. La narrazione debole ha diluito i momenti ad Harrenhal, senza risoluzione fino all'ultimo, sprecando un personaggio come Rhaenyra Targaryen (Emma D'Arcy). Gli autori hanno scelto gli elementi sbagliati per attrarre il pubblico verso la terza stagione, con una sceneggiatura ripetitiva e personaggi inerti. Se neanche i draghi riescono a ravvivare la stagione, è arduo prevedere cosa possa. Voto: 6

[Disney Plus] Piccoli brividi (1a stagione) - Dopo il celebre telefilm (degli anni '90) e il successo dei due film recenti, con il primo rivelatosi sorprendente e il secondo deludente, arriva questa serie. Coinvolgendo Rob Letterman (regista dei film) e Nicholas Stoller, la serie si compone di 10 episodi che, a differenza dei romanzi originali, non presentano racconti brevi ma una trama complessa e stratificata. Questa unisce elementi di racconto di formazione, thriller, horror paranormale e avventura in un equilibrio perfetto e appagante. Pur con un forte citazionismo e una formula semplice che non innova il genere (le colpe dei padri che ricascano sui figli è abbastanza frequente), lo show rende omaggio alla creatività di R.L. Stine e si rivela un'opera divertente e piacevole. Un autentico racconto horror senza eccessive imperfezioni, ideale come preludio ad HalloweenPiccoli Brividi offre intrattenimento leggero per spettatori di tutte le età, con risate e un'atmosfera nostalgica degli anni '90. Voto: 6,5

lunedì 30 settembre 2024

Le serie tv del mese (Settembre 2024)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/09/2024 Qui - Inizialmente, non erano queste le serie che avevo in programma di guardare questo mese, ma circostanze impreviste hanno cambiato i miei piani. Così, ho selezionato e visionato queste sei serie per necessità e urgenza. Per il prossimo mese ho già tutto organizzato, mentre per i mesi successivi dipenderà dalle nuove uscite e da ciò che non posso posticipare. Comunque, come dico sempre, ci sarà sempre materiale disponibile e non ci sono problemi; prima o poi riuscirò a vedere "quella serie".

[Paramount Plus] A Bloody Lucky Day (Miniserie) - Non è il prodotto perfetto o dell'anno, ma ha le sue valide ragioni e svolge bene il suo ruolo. "A Bloody Lucky Day" non è solo la vicenda di un tassista "sfortunato", ma una miniserie che mantiene un ritmo costante, accelerando senza pause, e pur rischiando di esagerare o deviare, riesce a mantenere alta l'attenzione. Attingendo dal cinema americano e dalle eccellenti produzioni coreane, come Bargain, rimane fedele ai canoni del thriller, ma si fa notare per i suoi stratagemmi narrativi e tecnici. La regia vivace bilancia una sceneggiatura talvolta prolissa ma mai banale, che risplende nei momenti cruciali. Fotografia e colonna sonora sono sempre azzeccate, e le interpretazioni, sebbene prevedibili, sono convincenti: lo spettacolo va visto e apprezzato tutto d'un fiato. Voto: 7+

[Sky] The Blacklist (9a stagione) - Raymond Reddington ha finalmente scoperto chi ha ucciso Elizabeth Keen. La rivelazione, benché non scioccante, ha assicurato un'altra stagione alla serie. Tuttavia, la stagione che avrebbe dovuto segnare una rinascita dopo l'uscita del personaggio più controverso, si è trasformata in un periodo di stallo (l'ottava stagione qui). All'inizio, The Blacklist era accettabile nonostante la premessa insolita. L'interpretazione di James Spader era il punto di forza, ma l'effetto sorpresa si è attenuato nel tempo, con gli showrunner che hanno diluito troppo la trama attorno al mistero dell'identità di Reddington, deludendo i fan più fedeli. La nona stagione ha peggiorato le cose, con un finale insoddisfacente e senza rivelazioni decisive, e i personaggi che hanno ripetuto gli stessi errori di Liz. Con la decima stagione all'orizzonte, sarebbe meglio risolvere le questioni in sospeso e concludere la serie con dignità. Questa stagione ha davvero testato la mia pazienza. Voto: 5

[Disney Plus] Shōgun (Miniserie) - Nel XVII secolo in Giappone, un marinaio inglese viene coinvolto in una guerra tra signori feudali per il titolo di Shogun. La serie, basata su un romanzo del 1975, offre un'ampia panoramica della cultura feudale giapponese. È interessante e avvincente, con un ritmo che riflette la cultura del paese. L'ambientazione è realizzata con cura, con scene e costumi dettagliati e una presenza significativa di violenza visiva, ma non gratuita. Hiroyuki Sanada offre una performance carismatica. Tuttavia, dal punto di vista dell'intrattenimento, i 10 episodi presentano una trama a volte troppo complessa e personaggi statici. Il protagonista John Blackthorne è il punto debole: le sue interazioni e la recitazione semplicistica creano un contrasto marcato e poco credibile. La storia, che sembra sempre sul punto di culminare, non raggiunge un apice definito. Il finale è suggestivo ma lascia inconcluso. Nonostante ciò, la serie è ben realizzata e piacevole da guardare. Voto: 7

[Netflix] The Gentlemen (1a stagione) - Dopo il successo di The Gentlemen nel 2019, Guy Ritchie espande il suo mondo narrativo con una serie TV su Netflix. Questa crime comedy, caotica e stravagante, è imprevedibile e genuinamente divertente. La serie riprende lo stile e i temi di Ritchie, con alcuni attori del film, raccontando di un giovane aristocratico immischiato nel traffico di marijuana dopo aver ereditato un titolo nobiliare. The Gentlemen riflette il marchio di Ritchie: è violenta ma anche leggera, avvincente e umoristica. Ricca di colpi di scena e con un ritmo veloce, la serie vanta un cast selezionato e toni che variano dalla commedia all'umorismo nero. Nonostante qualche esagerazione e verbosità (e molti cliché), il ritmo e lo stile distintivo mantengono la narrazione vivace. Pur non deviando molto dall'originale, la serie è notevole, in alcuni punti superiore al film, in altre peggiore, ma merita comunque di essere apprezzata. Il finale apre a una seconda stagione, creando grande attesa. Voto: 6,5

[Netflix] Maid (Miniserie) - "Maid", ispirata al memoir di Stephanie Land, è una serie che evoca emozioni complesse. Narra le peripezie di Alex, una giovane in fuga da un marito violento, in cerca di una nuova vita. È una storia di resistenza, errori e speranza. La miniserie, intensa e veritiera, si avvicina più a un documentario sulla vita di Alex che a una finzione, e la sua base in una storia reale la rende particolarmente commovente nei suoi momenti più bui. I personaggi sono complessi, specialmente la madre di Alex. La protagonista, una giovane addetta alle pulizie, è ingenua e circondata da persone che ostacolano il suo progresso. Il percorso di Alex verso la felicità è pieno di ostacoli; cade spesso e le sue scelte sono a volte incomprensibili, ma è impossibile non desiderare un lieto fine per lei (magnificamente interpretata da Margaret Qualley) e per sua figlia. Anche se talvolta si può disapprovare Alex e le sue scelte autodistruttive, il suo tentativo di uscire dall'oscurità merita riconoscimento e rispetto. Voto: 7

[Prime Video] Loro (Them) (2a stagione) - Deborah Ayorinde e Pam Grier emergono come stelle in "Them 2", una serie di otto episodi tecnicamente impeccabili, ma con una identità sfuggente. Questo crime thriller-horror pone una detective donna al cuore di un omicidio, intrecciando pregiudizi e forze soprannaturali. Più horror e complesso nella trama rispetto a The Covenant, il secondo capitolo, "The Scare", evoca meno rabbia e oppressione. Ambientato nel 1991 a Los Angeles, mantiene lo stile narrativo della prima stagione e si lega ad essa tramite un filo conduttore sottile, esplorando l'orrore senza fine radicato nell'umanità. Nonostante alcuni difetti e non eguagliando la stagione precedente, "Them 2" soddisfa le aspettative, rimanendo inquietante e disturbante, e lasciando il pubblico profondamente coinvolto. Voto: 6,5

venerdì 23 agosto 2024

Alice in Borderland (1a & 2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2024 Qui - Alice in Borderland si colloca tra il thriller e l'horror in un contesto post-apocalittico. È una rivisitazione giapponese di "Alice nel Paese delle Meraviglie" di Lewis Carroll, con elementi che ricordano Squid Game, ma con una crudeltà ancora maggiore. È un peccato che il successo di Squid Game abbia oscurato questa serie, che in alcuni aspetti la supera. Alice in Borderland è stato rilasciato su Netflix prima della serie coreana ed è basato sull'omonimo manga di grande successo in Giappone, pubblicato a partire dal 2010. La serie è un eccellente survival che, pur non essendo particolarmente originale e talvolta eccessiva nel citazionismo e in alcune incongruenze, ha il suo fascino, un notevole livello di cattiveria e follia, e un ritmo incalzante. I personaggi sono caratterizzati in modo molto dettagliato e interessante, soprattutto nella seconda stagione, dove vengono esplorate molte storie dei protagonisti. La serie alterna momenti di tensione e azione a situazioni toccanti e originali. L'evolversi degli eventi è coinvolgente e spinge lo spettatore a proseguire non solo per scoprire l'esito delle vite dei personaggi, ma anche per esplorare i loro risvolti psicologici, paure e sentimenti che influenzano i loro comportamenti. Le stagioni, pur essendo uscite a due anni di distanza l'una dall'altra, sono coerenti e riprendono la narrazione senza interruzioni. Le scenografie, migliorate nella seconda, rendono la visione più gradevole, con scorci suggestivi e inquietanti di una Tokyo deserta. Il finale sorprendente lascia senza parole, facendo pensare alla possibilità (mai presa in considerazione) di una terza stagione, che pazzesco ci sarà. Voto: 7,5 [Netflix]

See (Serie Completa)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2024 Qui - In un futuro alternativo, l'umanità ha perso la vista e la capacità di vedere è considerata eresia. La nascita di gemelli vedenti porta grandi sconvolgimenti. Nonostante alcune ingenuità narrative e rappresentative, la serie, creata da Steven Knight, possiede un fascino legato alle premesse della storia. Pur con incongruenze e un certo grado di violenza visiva, il racconto è avvincente e solleva questioni importanti riguardo lo sfruttamento delle risorse naturali, religione e fede, scienza e tecnologia. La serie Apple riesce a creare un mondo nuovo e suggestivo, sebbene con alcune ingenuità e passi falsi. È l'ennesima storia di grandi poteri e responsabilità? Forse. Tuttavia, nonostante i rimandi scontati e una trama che si sviluppa su binari più tradizionali, la forza evocativa di un prodotto imperfetto come See, il suo mito e la tensione morale, conferiscono un fascino unico. See è una serie profonda, accattivante e avvincente, con personaggi che sorprendono ad ogni episodio. Sono 24 episodi in totale: 3 stagioni da 8 episodi ciascuna, che si susseguono troppo velocemente. La narrazione fluisce senza intoppi, la trama ti tiene incollato allo schermo, in attesa di scoprire il destino non solo dei protagonisti, ma dell'intera umanità. Non si può dimenticare la bravura degli attori, con una performance memorabile di Jason Momoa. Le scene di combattimento, progettate per evidenziare la cecità dei personaggi, sono uniche. Una serie che, pur non esprimendo completamente il proprio potenziale, ha introdotto un nuovo modo di concepire il drama sci-fi, evolvendosi e migliorando la formula per giungere ad un finale spettacolare quanto inevitabile. Voto: 7 [Apple Tv Plus]

Halo (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2024 Qui - Un piccolo miglioramento rispetto alla prima stagione, che non aveva convinto appieno. Il ritorno di Master Chief evidenzia un impegno nel superare le debolezze precedenti con una trama più solida. C'è ancora spazio per crescere, aggiungendo originalità e profondità ai contenuti tecnici. Le basi per la prossima stagione sono promettenti, allontanandosi dagli eventi e personaggi dei videogiochi. La serie eccelle nelle scene d'azione. Gli sforzi per sviluppare il personaggio di John oltre il ruolo di mero esecutore non hanno portato a un reale progresso. Il suo cammino, ostacolato più dagli umani che dagli alieni, risulta prevedibile. I misteri dei Precursori restano irrisolti, con promesse di sviluppi solo nel finale di stagione, lasciando le risposte per una futura terza stagione. Le scene d'azione, tuttavia, bilanciano queste incertezze con momenti di successo. Infiltrazioni spaziali, assedi planetari, sparatorie e combattimenti sono ben realizzati. Nonostante non sia perfetto, rappresenta un buon inizio. Dopo un inizio incerto, la seconda stagione ha superato le aspettative, alimentando la speranza che i progressi proseguiranno. Voto: 6+ [Paramount Plus]

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 23/08/2024 Qui - Un cast perfetto per una produzione Disney Plus di lusso, promettendo di guidarci attraverso cinque stagioni, una per ogni libro pubblicato. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo si rinnova in una serie dopo film non troppo memorabili, ricordando "Harry Potter tra gli dei" per le somiglianze. L'avventura fluisce senza intoppi, arricchita dalla mitologia e storie conosciute. I tre giovani protagonisti, guidati dall'eccezionale Walker Scobell nei panni di Percy, combattono nemici e ostacoli per recuperare il fulmine rubato a Zeus e tenuto da Ade, evitando una guerra tra divinità. Al Campo Mezzosangue, la Hogwarts dei semidei, Percy scopre alleati, nemici e indizi su un mondo nuovo. La serie procede senza colpi di scena, con un mix di generi adatto a tutti. Nonostante alcune imperfezioni e un target forse giovane, la serie convince. Si avverte una perdita di ritmo con episodi brevi che condensano gli eventi. Battaglie, capricci, vino e intrighi rendono l'Olimpo vivace, come la serie, che potrebbe essere l'inizio di un'avventura epica o un semplice intermezzo. Attendiamo la seconda stagione per vedere. Voto: 6,5 [Disney Plus]

mercoledì 17 luglio 2024

The Regime - Il palazzo del potere (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 17/07/2024 Qui - Forse è la prima volta che una miniserie targata HBO non mi soddisfa del tutto, probabilmente dovuto al fatto che avevo discrete aspettative legate anche ai nomi del cast coinvolto. Invece ho visto un prodotto che non sa che direzione prendere, troppo debole per essere una satira sul potere e troppo poco drammatico per lo stesso motivo, appunto il potere. "The Regime" è come un fucile che spara a salve, con cecchini che mancano il bersaglio: la confezione è di prim'ordine, quasi leziosa (grazie alle musiche di Alexandre Desplat), e gli attori sono degni della TV di prestigio di cui la miniserie fa parte. Tuttavia, non riesce né a suscitare la risata amara che vorrebbe, né a intrigare come un serio lavoro sul reale. La materia politica alla base resta fumosa, nonostante l'intento fosse chiaro. L'opera di Will Tracy e soci si regge solo sulla performance di una delle più grandi attrici del nostro tempo (Kate Winslet) e sulla consapevolezza di essere dalla parte della ragione politica. Forse è un po' poco per una produzione simile. In definitiva, "The Regime" è una satira che ha ben poco di tagliente e non riesce mai a essere incisiva quanto dovrebbe (a differenza di Morto Stalin, se ne fa un altro). Il risultato è un prodotto dall'equilibrio tanto instabile quanto quello della sua protagonista. Voto: 5 [Sky]