martedì 30 dicembre 2025

Le migliori serie tv viste nel 2025

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/12/2025 Qui - Ecco la classifica delle migliori serie tv e/o miniserie viste quest'anno, quelle produzioni che secondo mia personale opinione consiglierei di vedere, poiché soddisfacenti, adeguati e/o mediamente pregevoli. Tuttavia opinabili sono i miei giudizi e toccherebbe allo spettatore la decisione ultima, nessuna responsabilità, ma io ve l'ho detto. In ogni caso la lista di tutte le serie/miniserie belle e brutte viste quest'anno trovate nella pagina SERIE TV ANNO PER ANNO DAL 2015 AD OGGI.

  • 17. Voto: 7 - Squid Game (3a stagione): La terza stagione offre una chiusura dignitosa, pur affrettata, ma resta un epilogo efficace per Gi‑hun e per i temi morali della serie.
  • 16. Voto: 7 - What If...? (3a stagione)What If…? chiude il suo percorso con una stagione solida: tecnicamente brillante, ricca di ritorni, idee riuscite e qualche sorpresa. Pur con episodi meno incisivi, resta leggera e divertente, offrendo un commiato piacevole e ben calibrato.
  • 15. Voto: 7 - The Handmaid's Tale (6a stagione): La sesta stagione de Il racconto dell’ancella chiude la storia di June con intensità e una forte carica politica, sostenuta da una grande Elisabeth Moss. Pur con ripetizioni e qualche incoerenza, offre una conclusione solida e compiuta.
  • 14. Voto: 7 - Daredevil - Rinascita (1a stagione): La serie segna il ritorno del vigilante nel MCU con buone atmosfere cupe, ma una trama frammentata ne limita l'impatto. Pur imperfetta, resta una solida stagione di transizione.
  • 13. Voto: 7 - The Last of Us (2a stagione): La seconda stagione è tecnicamente solida ma meno incisiva, con ritmo più lento e meno tensione. Ellie risulta meno intensa, mentre Abby porta complessità. Il finale rialza la qualità, confermando un buon adattamento.
  • 12. Voto: 7 - Un gentiluomo a Mosca (Miniserie)Un gentiluomo a Mosca parte lentamente ma poi coinvolge, grazie a un ottimo McGregor e a una produzione curata. Non è un capolavoro, ma lascia un'impressione emotiva forte.
  • 11. Voto: 7 - Castlevania (Serie Completa)Castlevania è visivamente potente e gotica, con ottimi momenti d'azione. Il ritmo altalenante e i dialoghi grezzi la frenano, ma resta un dark fantasy affascinante.
  • 10. Voto: 7 - Il tatuatore di Auschwitz (Miniserie): Harvey Keitel guida una miniserie intensa ambientata ad Auschwitz, sostenuta da buone interpretazioni e un finale toccante. Non perfetta, ma capace di lasciare emozioni forti.
  • 9. Voto: 7 - The 8 Show (Miniserie)The 8 Show rielabora suggestioni da Battle Royale e Alice in Borderland in chiave più radicale e pessimista, con scenografie stilizzate e dinamiche crudeli tra i partecipanti. Pur con qualche calo, resta un prodotto solido, sostenuto da un finale convincente.
  • 8. Voto: 7 - The Expanse (Serie Completa)The Expanse cresce, inciampa e poi si rialza: dalle origini solide alla seconda stagione eccellente, passando per alti e bassi fino a un finale coerente e coinvolgente. Una space opera imperfetta ma sempre capace di sorprendere.
  • 7. Voto: 7+ - The Day of the Jackal (1a stagione)Sciacallo è una serie tesa e ben interpretata, con un ottimo Redmayne e buone scene d'azione. Non perfetta, ma decisamente riuscita.
  • 6. Voto: 7+ - Scissione (2a stagione): La seconda stagione perde forza ma offre spunti interessanti. Qualche riempitivo pesa, però il finale rilancia la scissione e apre scenari distopici promettenti.
  • 5. Voto: 7,5 - Dark Crystal - La resistenza (1a stagione): Un prequel visivamente straordinario, capace di fondere animatronica e CGI in un fantasy classico di grande fascino. La storia è meno originale, ma l'avventura resta epica e coinvolgente. Peccato davvero per la cancellazione.
  • 4. Voto: 7,5 - Atlanta (Serie Completa): Una serie impossibile da incasellare: satira surreale, comicità tagliente e momenti visionari si mescolano in un viaggio identitario imprevedibile. Più che una trama, è un'esperienza che destruttura gli stereotipi e lascia uno spaesamento voluto, da vivere più che da spiegare.
  • 3. Voto: 7,5 - Andor (2a stagione)Andor S2 raggiunge una maturità rara per Star Wars, con un crescendo emotivo potente e una cura tecnica impeccabile che trasformano la nascita della Ribellione in un racconto davvero incisivo.
  • 2. Voto: 7,5 - M. Il figlio del secolo (Miniserie): Joe Wright firma un racconto storico audace e moderno, con un Marinelli magnetico e una regia che lascia il segno nonostante qualche discontinuità.
  • 1. Voto: 7,5 - The Sandman (2a stagione): La seconda stagione di The Sandman è più intima e contemplativa, puntando sull'evoluzione di Morfeo e sui rapporti tra gli Eterni. Meno spettacolare ma visivamente potente, offre un racconto filosofico che premia chi ama introspezione e mitologia.

Le peggiori serie tv viste dell'anno (2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/12/2025 Qui - Ecco la classifica delle peggiori serie tv e/o miniserie viste quest'anno, quelle produzioni che secondo mia personale opinione sconsiglierei di vedere, poiché non soddisfacenti, deludenti e/o mediamente scadenti. Tuttavia opinabili sono i miei giudizi e toccherebbe allo spettatore la decisione ultima, nessuna responsabilità, ma io vi ho avvisato. In ogni caso la lista di tutte le serie/miniserie belle e brutte viste quest'anno trovate nella pagina SERIE TV ANNO PER ANNO DAL 2015 AD OGGI.


  • 13. Voto: 5,5 - Ironheart (Miniserie): Ironheart ha buone idee e una protagonista convincente, ma tra incoerenze e tono altalenante non riesce davvero a imporsi nel MCU.
  • 12. Voto: 5,5 - Cobra Kai (6a stagione): Cobra Kai 6 parte in modo debole e sempre più surreale, perdendo spesso contatto con la realtà. Ritrova però cuore e identità nel finale, offrendo una chiusura nostalgica e affettuosa al suo lungo viaggio.
  • 11. Voto: 5,5 - The Umbrella Academy (Serie Completa): Una serie che parte con idee originali e un'estetica curata, ma tra paradossi abusati, personaggi snaturati e stagioni sempre più stanche finisce per smarrire identità e mordente, fino a un epilogo deludente che spreca tutto il suo potenziale.
  • 10. Voto: 5,5 - Una serie di sfortunati eventi (Serie Completa): Una serie visivamente curata e ben interpretata, ma schiacciata da ripetitività, trovate forzate e interventi di Snicket più irritanti che utili. Qualche episodio funziona, però nel complesso risulta stancante. E sì, alla fine il film resta superiore.
  • 9. Voto: 5,5 - Riverdale (6a stagione): Una stagione ancora imperfetta e sopra le righe, ma più coerente e divertente della quinta. Tra eccessi romantici e trovate assurde, qualche scelta funziona meglio e il risultato, pur insufficiente, segna comunque un passo avanti.
  • 8. Voto: 5,5 - The Blacklist (10a stagione): La decima stagione chiude The Blacklist in modo dignitoso, pur lasciando misteri irrisolti come l'identità di Red. Spader resta magnetico e accompagna la serie verso una conclusione tutto sommato meritata.
  • 7. Voto: 5,5 - Warrior Nun (Serie Completa): Parte da un'idea intrigante, ma dopo una prima stagione dal potenziale sprecato la serie crolla in una seconda annacquata, tra sceneggiatura debole, romance forzate e un finale insoddisfacente che lascia solo amaro in bocca.
  • 6. Voto: 5,5 - Ratched (1a stagione): Una serie elegante ma vuota: estetica impeccabile e una Sarah Paulson magnetica non bastano a salvare una storia prolissa, forzata e priva di mordente. Per Murphy, un altro passo falso.
  • 5. Voto: 5 - Riverdale (7a stagione): La settima stagione si presenta come un reboot mascherato, riscrivendo personaggi e dinamiche e ignorando sei anni di sviluppo narrativo. Pur offrendo un finale emotivo, resta una conclusione scollegata e predicatoria che lascia l'amaro in bocca ai fan di lunga data.
  • 4. Voto: 5 - Love, Death & Robots (4a stagione): La quarta stagione è il punto più basso della serie: animazione splendida ma episodi deboli, poco originali e privi di impatto. Solo pochi spiccano, mentre il resto appare stanco e disomogeneo. Un'occasione mancata che conferma il calo creativo del progetto.
  • 3. Voto: 5 - American Horror Stories (3a stagione): Una stagione più lunga ma poco incisiva, priva di veri brividi e segnata da trame scontate. Nonostante cast e regia solidi, l'horror è quasi assente e le storie restano anonime, senza momenti davvero coinvolgenti.
  • 2. Voto: 5 - Inverso - The Peripheral (1a stagione): Inverso affascina con il suo mondo enigmatico, ma il ritmo lento e il climax mancato trasformano la curiosità iniziale in una delusione finale.
  • 1. Voto: 4 - American Horror Story: Delicate (12a stagione): La dodicesima stagione di American Horror Story tenta l'omaggio a Rosemary’s Baby, ma risulta prevedibile e incoerente. Nonostante Emma Roberts, Delicate è la stagione più debole della serie, un'occasione sprecata.

giovedì 18 dicembre 2025

Le serie tv del mese (Dicembre 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 18/12/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

Ironheart (Miniserie) - Un prodotto che prova a dare nuova linfa al MCU attraverso la giovane Riri Williams, interpretata con calore ed empatia da Dominique Thorne. La storia affronta temi come lutto, identità e crescita personale, con momenti drammatici riusciti e un contorno di personaggi che in alcuni casi funzionano, come The Hood e Zelma. L'estetica fresca, la colonna sonora hip-hop e l'ibrido tra tecnologia e magia offrono spunti interessanti, mentre gli effetti speciali e le scene d'azione si mantengono su un livello discreto. Tuttavia, la serie soffre di incoerenze narrative, sbalzi di tono tra commedia e dramma e un trattamento superficiale di temi delicati come il razzismo. Il ritmo è altalenante, con un avvio lento e un finale divisivo: in parte sorprendente, in parte deludente. In definitiva, Ironheart è una serie ambiziosa ma imperfetta, capace di gettare basi per il futuro del personaggio senza riuscire a imporsi come una delle produzioni più solide dell'universo Marvel. Voto: 5,5

Alice in Borderland (3a stagione) - La terza stagione segna un evidente calo rispetto alle prime due. Arisu e Usagi tornano nel Borderland con motivazioni poco convincenti e personaggi secondari mai davvero approfonditi. I nuovi giochi alternano momenti spettacolari e ben diretti ad altri ripetitivi e poco incisivi, mentre la narrazione si concentra più sulla dimensione psicologica e sui traumi dei protagonisti che sull'azione adrenalinica che aveva reso la serie così coinvolgente. L'atmosfera resta cupa e la messa in scena visivamente efficace, ma il ritmo soffre di lentezza e prevedibilità. Il finale riesce a dare un senso di chiusura dignitoso, pur senza sorprendere, lasciando aperta la porta a possibili spin-off. Nel complesso, un capitolo che intrattiene a tratti ma che appare superfluo, confermando la trilogia con il suo anello più debole. Voto: 6,5

Only Murders in the Building (5a stagione) - La quinta stagione di Only Murders in the Building conferma il fascino della serie, pur con qualche flessione. Il trio Martin-Gomez-Short resta il cuore pulsante, tra comicità e suspense, mentre l'intreccio con mafia e corporation introduce nuove tensioni. Le guest star (Renée ZellwegerChristoph Waltz) arricchiscono il cast, ma la loro abbondanza riduce lo spazio ai personaggi secondari. La trama, più intricata e piena di bugie, rischia di disperdere l'attenzione, anche se il finale sorprende con colpi di scena drammatici. In sintesi: una stagione solida e divertente, meno incisiva delle precedenti, che riporta l'azione all'Arconia ma fatica a bilanciare sottotrame e tono. Con la sesta stagione già annunciata a Londra, resta la speranza di ritrovare l'originalità dei primi capitoli. Voto: 6

BONUS

Ergo Proxy (2006) [Serie - 23 Episodi] - Diretto da Shukō Murase, un anime post-cyberpunk elegante e cupo, con animazioni raffinate, atmosfere claustrofobiche e una colonna sonora di grande impatto (l'ending  "Paranoid Android" dei Radiohead il Top). La serie mescola suggestioni da "Blade Runner" e "Ghost in the Shell", intrecciando filosofia, religione e psicologia in un mosaico citazionistico. Nonostante un inizio avvincente e personaggi affascinanti come Re-L e Pino, la trama si perde in lentezze, episodi superflui e un eccesso di pseudo-filosofia che lascia molte domande irrisolte. Il finale emozionante chiude con coerenza, ma non basta a trasformare l'opera in un vero capolavoro. In definitiva, un anime visivamente potente e ricco di spunti, ma troppo pretenzioso e dispersivo per mantenere tutte le sue promesse. Valutazione 6,90

Samurai Champloo (2004-2005) [Serie - 26 Episodi] - Diretto da Shinichirō Watanabe, un anime che mescola Giappone feudale, hip‑hop e cultura pop. La storia segue Fuu, Mugen e Jin nella ricerca del "samurai che profuma di girasoli", con episodi spesso autoconclusivi e qualità narrativa discontinua. I punti di forza sono lo stile originale, le animazioni e i combattimenti spettacolari, oltre alla caratterizzazione dei protagonisti. I limiti riguardano la trama frammentata e alcuni episodi parodici o poco incisivi. Rispetto a Cowboy Bebop, con cui condivide struttura episodica e tema del viaggio, Samurai Champloo punta più sull'estetica e sull'atmosfera che sulla coesione narrativa. Ne risulta un'opera piacevole e innovativa, ma meno memorabile del capolavoro precedente di Watanabe (non delude, però si poteva forse fare di più). Valutazione 7

Black Lagoon: Roberta's Blood Trail [OAV - 5 Episodi] - La terza "serie/stagione" ripropone Black Lagoon in cinque OAV spettacolari ed intensi ma deludenti e contraddittori. Madhouse brilla sul piano tecnico con animazioni e atmosfere noir, mentre la trama appare compressa e incoerente, con spiegazioni ridotte e passaggi innaturali. Roberta, trasformata in macchina di vendetta, scatena una guerra a Roanapur, ma il focus su di lei snatura Rock e relega Revy ai margini. L'azione, spesso esagerata e poco credibile, ricorda più un pulp corale che un vero seguito. A peggiorare l'esperienza, un doppiaggio italiano disastroso che cancella il carisma dei personaggi. Il risultato è uno spin-off visivamente valido ma privo della profondità e dell'anima che avevano reso la serie originale in parte memorabile. Valutazione 6,25

giovedì 27 novembre 2025

Le serie tv del mese (Novembre 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 27/11/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

The Sandman (2a stagione) - La seconda stagione di The Sandman, ultima della serie, conferma lo stile introspettivo e simbolico già visto nella prima. Meno spettacolare e con un uso più contenuto della CGI, punta sull'approfondimento dei personaggi e sul percorso di Morfeo, interpretato da Tom Sturridge con maggiore consapevolezza e vulnerabilità. La narrazione, divisa in due blocchi con un episodio extra dedicato a Morte, esplora i rapporti con gli Eterni e introduce figure mitologiche come Odino, Delirio e Distruzione. La regia privilegia la contemplazione al ritmo serrato, con fotografia e scenografie di forte impatto visivo che restituiscono un'estetica onirica e perturbante. Alcuni episodi risultano meno incisivi e la lentezza può scoraggiare chi cerca azione, ma la serie rimane un racconto filosofico e mitico che riflette su identità, tempo e cambiamento. Non è pensata per tutti, ma chi ama introspezione, mitologia e atmosfere gotiche troverà un'esperienza intensa e memorabile. Voto: 7,5

1923 (2a stagione) - La seconda stagione segna un passo avanti rispetto alla prima, trasformandosi in un autentico kolossal western. La messa in scena è imponente, con sequenze d'azione spettacolari e una narrazione più compatta e drammatica, capace di intrecciare il destino dei Dutton con riflessioni profonde sul rapporto tra uomo e natura. Harrison Ford e Helen Mirren regalano interpretazioni di grande intensità, confermando il valore del cast. Non mancano alcune forzature nella scrittura di Taylor Sheridan, soprattutto nel viaggio di Spencer e Alexandra, talvolta eccessivamente carico di sventure, ma il finale tragico e commovente restituisce un senso epico e potente. Nel complesso, una stagione più solida e coinvolgente, che supera le incertezze iniziali e consolida 1923 come un tassello importante nell'universo di Yellowstone. Voto: 6,5

Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere (1a stagione) - Una serie animata che riesce a catturare l'essenza del personaggio, offrendo una visione pura e immediata di ciò che Spider-Man rappresenta: altruismo, leggerezza e crescita personale. La scelta di collocarlo in una linea temporale slegata dall'MCU è sensata e permette di raccontare un Peter Parker giovane e umano, alle prese con i primi passi da eroe. Il design dei costumi e i richiami al fumetto arricchiscono l'esperienza, mentre l'introduzione di personaggi collaterali amplia il mondo narrativo. Non mancano però difetti: il ritmo iniziale è altalenante, la narrazione appare poco originale e il finale arriva con un po' di affanno. Inoltre, la serie non osa abbastanza, preferendo restare su binari sicuri. Nel complesso, si tratta di una prima stagione piacevole e adatta a un pubblico giovane, capace di intrattenere e di gettare basi promettenti per sviluppi futuri, pur senza raggiungere la forza innovativa delle migliori incarnazioni di Spider-Man. Voto: 6,5

Upload (4a stagione) - La quarta ed ultima stagione (recensione terza qui) mi ha lasciato addosso quella sensazione agrodolce che solo i finali ben calibrati sanno dare. Non è un'uscita di scena spettacolare, ma è coerente con lo spirito della serie: un mix di romanticismo, satira sociale e fantascienza che ha sempre saputo distinguersi. Nathan, Nora e Ingrid trovano finalmente una conclusione alle loro storie, e anche se la stagione è breve e qualche dettaglio rimane in sospeso, il cuore emotivo funziona. Quello che ho apprezzato di più è il modo in cui la serie ha scelto di concentrarsi sulle emozioni dei personaggi, senza perdere il suo lato ironico e critico verso la tecnologia e le disuguaglianze. È un epilogo che non cerca fuochi d'artificio, ma che chiude con dolcezza e lascia il pubblico con la sensazione di aver vissuto un viaggio unico. Voto: 6 

The Handmaid's Tale (6a stagione) - La sesta ed ultima stagione de "Il racconto dell'ancella" chiude la parabola di June con intensità e contraddizioni. La produzione resta di altissimo livello, con regia fluida e interpretazioni straordinarie, soprattutto di Elisabeth Moss. I temi affrontati (perdono, identità, falso riformismo) collegano Gilead all'attualità con forza politica. Il ritmo è più coinvolgente rispetto alle ultime stagioni, alternando suspense e momenti riflessivi. Il finale chiude il cerchio narrativo senza risposte facili, preparando lo spin-off The Testaments. Tuttavia, la ripetitività di fughe e scontri e la scarsa coerenza dei confini indeboliscono la tensione. Alcuni dialoghi risultano didascalici e la resistenza appare semplificata, poco radicata nella realtà storica. Nonostante i limiti, la stagione restituisce intensità e un senso di compiutezza alla storia. Non rivoluzionaria come agli esordi, ma discretamente positiva e capace di lasciare domande giuste. Voto: 7

BONUS

Black Lagoon - The Second Barrage (2006) [Serie - Stagione 2 - 12 Episodi] - La seconda stagione riprende esattamente da dove la prima stagione si era fermata, mantenendo intatta la miscela di azione esplosiva, ironia graffiante e violenza spettacolare. Dodici episodi serrati che ampliano l'universo della Lagoon Company, con missioni ambientate tra Roanapur e il Giappone, e un focus maggiore sui personaggi secondari, da Hänsel e Gretel a Yukio Washimine e Ginji Matsuzaki. La serie rinuncia a parte dell'introspezione della prima stagione per spingere sull'acceleratore dell'azione e dei conflitti, ma resta visivamente impeccabile, con animazioni fluide, colori vividi e una colonna sonora incisiva. Balalaika e Revy brillano tra i protagonisti, mentre Rock cresce in determinazione e arguzia. In definitiva, Second Barrage non innova ma consolida: un seguito potente e godibile, perfetto per chi cerca adrenalina e personaggi carismatici. Valutazione 6,90

Neoranga - L'arcana divinità del mare del sud (1998) [Serie - 24 su 48 Episodi] - Questo anime parte con ottime premesse e sembra promettere molto, ma non riesce a mantenere le aspettative. Gli episodi, della durata di poco meno di quindici minuti, raccontano brevi momenti della vita quotidiana delle sorelle Shimabara e dell'arrivo di Ranga, senza però avere il tempo di approfondire davvero personaggi e vicende. Ne risulta una narrazione superficiale e spesso inconcludente, con intrighi accennati ma mai chiariti. Dal punto di vista tecnico, i primi episodi mostrano disegni e animazioni di buon livello, ma col tempo la qualità cala e lo stile diventa meno curato, pur restando gradevole. La caratterizzazione funziona soprattutto sulle tre sorelle, mentre gli altri personaggi rimangono figure di contorno. In Italia la serie è stata interrotta all'episodio 24, mentre in Giappone gli episodi successivi sono stati ridotti a circa dieci minuti, accentuando la sensazione di un progetto incompleto. Valutazione 6