giovedì 28 agosto 2025

Le serie tv del mese (Agosto 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 28/08/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

Love, Death & Robots (4a stagione) - A tre anni dalla precedente, la quarta stagione delude le aspettative e rappresenta il punto più basso della serie ideata da Tim Miller e David Fincher. I dieci episodi mancano di coesione, originalità e impatto emotivo: solo 2-3 si distinguono, mentre gli altri risultano stanchi, frettolosi o imbarazzanti. L'animazione resta eccellente, ma non basta a compensare la debolezza narrativa e la scarsità di idee nuove. La stagione appare come una raccolta disomogenea di esperimenti visivi privi di direzione, incapaci di lasciare il segno. La comicità è banale, la fantascienza poco coinvolgente, e le intuizioni brillanti troppo rare. Love, Death & Robots 4 è un'occasione mancata, che conferma il calo creativo della serie, ormai lontana dalla brillantezza e dal coraggio sperimentale del suo debutto. Voto: 5

Andor (2a stagione) - La seconda stagione di Andor si impone, dopo una prima stagione discretamente soddisfacente ma nella sua complessità alquanto interlocutoria, come una delle opere più mature e ambiziose (al pari di The Mandalorian) dell'universo Star Wars. Con scrittura raffinata, regia elegante e personaggi profondamente sfaccettati, la serie ridefinisce i confini narrativi del franchise, offrendo una prospettiva intensa sulla nascita della Ribellione. Il ritmo iniziale lento lascia spazio a un crescendo emotivo potente, culminando in una seconda metà drammatica e visivamente straordinaria. Ogni aspetto tecnico, scenografie, costumi, colonna sonora, è curato con precisione. Il lavoro di Tony Gilroy, arricchito dall'eredità tematica di Dave Filoni, conferisce nuovo significato agli eventi della trilogia originale e di Rogue OneAndor si conferma così tra le produzioni più rilevanti dell'era moderna di Star Wars: una riflessione profonda sul sacrificio, la libertà e la complessità dell'animo umano. Voto: 7,5

The Umbrella Academy (3a & 4a stagione) - La terza stagione delude su tutti i fronti. La trama è stiracchiata, i nuovi personaggi della Sparrow Academy risultano superflui, e il paradosso del Kugelbitz non riesce a dare vera tensione. I protagonisti sono snaturati, con Ben e Allison diventati insopportabili, mentre gli altri oscillano tra l'inutile e il ridicolo. Il cast sembra stanco, e molti episodi sono pieni di scene cringe e prive di senso. Una stagione che poteva essere riassunta in tre episodi, ma ne offre dieci, sette dei quali basati sul nulla. La quarta ed ultima poi si rivela prevedibile e poco coinvolgente. I fratelli Hargreeves sono ancora una volta divisi in trame dispersive, mentre l'ennesima apocalisse e trovate bizzarre non riescono a risollevare una narrazione ormai stanca. La riduzione degli episodi migliora il ritmo, ma il finale, frettoloso e privo di impatto emotivo, cancella tutto quanto costruito in precedenza. Un epilogo deludente per una serie dal potenziale sprecato. Voto complessivo: 4,5 [Voto Finale Serie: 5,5]

Yellowstone (5a stagione) - La quinta stagione di Yellowstone si divide in due parti: la prima è intensa e coinvolgente, culminando in un episodio memorabile; la seconda, segnata dall'uscita di Kevin Costner, risulta meno incisiva e sotto le aspettative. Beth Dutton prende il ruolo centrale, ma l'assenza di John Dutton pesa sulla qualità generale. La serie mantiene il suo stile epico western, con riflessioni su progresso, territorio e famiglia, ma il finale soffre di scelte narrative forzate e prevedibili. Il ritmo è altalenante e alcuni personaggi, come Kayce e Jamie, risultano poco valorizzati. Nonostante le difficoltà produttive e le evidenti forzature, la stagione riesce a offrire una conclusione dignitosa, con momenti emozionanti e funzionali. In sintesi, Yellowstone 5 è una stagione divisa tra l'eccellenza iniziale e una chiusura condizionata da eventi esterni. Non raggiunge i picchi delle prime stagioni o degli acclamati spinoff 1883 e 1923, ma riesce comunque a mantenere viva l'essenza della saga. Voto: 6+

BONUS

Angel Cop (1989-1994) [OAV - 6 Episodi] - Una serie d'azione anni '80, violento e cupo, ambientato in un Giappone paranoico post-Guerra Fredda. Mescola azione frenetica, violenza estrema e una componente fantascientifica che sfocia talvolta nello splatter. I personaggi sono schematici, la critica al capitalismo è abbozzata e rapidamente superata dagli eventi storici. Nonostante il tema uomo-macchina oggi risulti datato, il ritmo serrato e le animazioni ancora godibili rendono Angel Cop un titolo che, pur non brillando per originalità, sa intrattenere. Valutazione 6,25

Corpse Party (2012-2013) [OAV - 5 Episodi] - Un gruppo di ragazzi esegue un rituale per restare uniti, ma finisce in una dimensione maledetta dove dovrà affrontare orrori e svelare un mistero legato a vecchi omicidi scolastici. L'anime (basato su di un videogioco), composto da 4 episodi più un breve prequel introduttivo, punta tutto sull'horror e lo splatter, sacrificando il mistero e la profondità narrativa. Atmosfere claustrofobiche e disegni efficaci creano tensione, ma la trama è confusa, i personaggi poco credibili e alcune scelte narrative discutibili. Buono per gli amanti del gore, meno per chi cerca una storia solida. Sufficiente, ma poteva dare di più. Valutazione 6

Genocyber (1994) [OAV - 5 Episodi] - Ambientato in un mondo cyberpunk, dove due sorelle sono coinvolte in un esperimento per risvegliare una creatura psichica devastante. La serie è divisa in tre archi narrativi e si distingue per un'estetica estrema: violenza grafica, contenuti disturbanti e atmosfere apocalittiche. La trama è frammentata e caotica, complice la cancellazione del manga originale e una regia debole. Nonostante un buon comparto tecnico e qualche spunto interessante, l'anime soffre per scelte narrative confuse e personaggi poco sviluppati. Resta consigliato solo agli appassionati di horror splatter e cult cyberpunk anni '90. Un prodotto controverso, visivamente d'impatto ma narrativamente instabile. Valutazione 6

Mad Bull 34 (1990-1992) [OAV - 4 Episodi] - Serie composta da 4 episodi ambientata nel distretto 34 di New York, dove il giovane poliziotto Daizaburo viene affiancato al brutale e sopra le righe Sleepy, detto Mad Bull. L'anime mescola poliziesco, splatter, azione e soft erotismo, con uno stile che richiama i B-movie americani anni '80. La trama è semplice e i singoli episodi sono quasi autoconclusivi, puntando più sull'eccesso visivo e sull'ironia che su una narrazione coerente. L'animazione è grezza ma funzionale, i personaggi stereotipati ma efficaci, e il tono generale è esagerato e grottesco. Nonostante un finale debole e qualche caduta di stile, resta un titolo divertente per gli amanti dell'action pulp e dell'animazione vintage. Valutazione 6,25

mercoledì 30 luglio 2025

Le serie tv del mese (Luglio 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/07/2025 Qui - Ecco la lista delle serie tv e/o miniserie viste questo mese. Programmate o meno, opere visionate dalle piattaforme streaming a mia disposizione (a pagamento o meno), ovvero da Netflix, Sky e Prime Video, da Paramount Plus, Disney Plus e TimVision, sporadicamente anche da Apple Tv Plus e siti vari (anche non legali).

The Walking Dead: The Ones Who Live (Miniserie) - Il sesto spin-off, nonché terzo sequel, offre un finale emozionante per Rick e Michonne, soddisfacendo i fan con una storia epica e toccante. Nonostante l'ambizione e l'introduzione di nuovi personaggi, la serie soffre per la struttura condensata in soli sei episodi, che accelera gli eventi e limita lo sviluppo. Il cast eccellente e il comparto tecnico di alto livello riescono comunque a rendere l'esperienza coinvolgente, evocando lo spirito delle prime stagioni. Pur con qualche difetto nella gestione del ritmo e degli antagonisti, la serie dona nuova linfa all'universo TWD e regala un ritorno memorabile a Rick Grimes. Voto: 6,5

Inverso - The Peripheral (1a stagione) - Misteriosa e affascinante come la realtà simulata che descrive, Inverso si presenta come un lungo prologo verso qualcosa di molto più grande. La narrazione si costruisce su frammenti, omissioni e verità parziali, coinvolgendo lo spettatore grazie a un mondo fantascientifico denso e convincente, animato da personaggi inizialmente enigmatici che guadagnano peso col passare degli episodi. Tuttavia, la costante ricerca del confronto verbale rallenta il ritmo, facendo emergere la trama con esitazione e lasciando dietro più interrogativi che risposte. Quando tutto sembra finalmente allineato e pronto ad esplodere, il racconto si trattiene, sospendendo il climax nell'attesa vana della prossima mossa. Essa infatti al termine svanisce per varie ragioni, lasciando lo spettatore interessato tanto deluso. Voto: 5

Daredevil - Rinascita (1a stagione) - Serie che segna il ritorno del vigilante nel MCU con atmosfere cupe e urbane, in continuità con la serie Netflix, pur risultandone nettamente inferiore. Regia solida, buona colonna sonora e CGI convincente creano un forte impatto visivo ed emotivo. Tuttavia, la trama risulta frammentata, con troppe sottotrame e nuovi personaggi che ne penalizzano coerenza e profondità. Meno azione, ma più violenza cruda. Una stagione di transizione promettente, che necessita maggiore equilibrio narrativo per brillare davvero. Ma che per il momento resta solida nel suo passo, nonostante le imperfezioni, perché poteva andare ben peggio. Voto: 7

The Umbrella Academy (1a & 2a stagione) - La serie inizia con un enigmatico evento che conduce una famiglia di supereroi a viaggi nel tempo e tentativi di scongiurare l'apocalisse, spesso provocata da loro stessi. La produzione è curata, con un cast efficace e un'estetica raffinata, ma la narrazione si inceppa in dinamiche disfunzionali e dialoghi evitati. L'azione è debole: combattimenti poco realistici e villain caricaturali, mentre solo N. 5 brilla con il suo mix letale di sarcasmo e strategia. La seconda stagione abbandona i toni cupi per uno stile più leggero e vivace: la trama è più scorrevole, gli episodi più compatti, e i temi sociali ben presenti, sebbene a tratti didascalici. Tuttavia, la serie rischia di perdere mordente (l'ostinazione riluttante nel non voler essere supereroi), riproponendo conflitti già visti e abusando dei paradossi temporali. In sintesi: originale e coinvolgente, ma incerta tra dramma e ironia. Folle al punto giusto, ha bisogno di reinventarsi per non bloccarsi in loop narrativi. Voto complessivo: 6,5

Black Mirror (7a stagione) - La settima stagione segna, dopo una sesta discontinua, un ritorno solido all'essenza della serie: un'esplorazione tagliente e inquieta del rapporto tra tecnologia e umanità. Tra episodi nostalgici e nuove idee provocatorie, spiccano "Eulogy", con un Paul Giamatti intenso e struggente, e "Gente Comune", un racconto brillante che incarna pienamente lo spirito della serie. "Hotel Reverie" affascina per la sua visione grottesca del mondo dello streaming, mentre il sequel finale richiama con garbo vecchie glorie. Capaldi magnetico, anche se il suo episodio lascia troppi interrogativi. Più debole invece "Bestia Nera", penalizzato da personaggi poco convincenti sul piano fisico. Nel complesso, una stagione che combina riflessione, emozione e critica sociale, dimostrando che Black Mirror ha ancora molto da dire. Voto: 6,5

BONUS

Serial Experiments Lain (1998) [Serie - 13 Episodi] - Un anime dallo stile inquietante e sperimentale, che esplora con profondità i temi della tecnologia, dell'identità e della realtà virtuale. La storia segue Lain, una ragazza introversa la cui percezione del reale si frantuma dopo una misteriosa email. L'opera si distingue per regia frammentata, animazioni lente e una colonna sonora disturbante, creando un'esperienza emotiva e destabilizzante. Sebbene innovativa e tematicamente rilevante, la narrazione spesso risulta troppo criptica e illogica, rendendo difficile una comprensione autonoma. Lain affascina ma fatica a comunicare con chiarezza, lasciando lo spettatore più disorientato che appagato. Pur rimanendo un simbolo del cyberpunk, non raggiunge, per me, lo status di capolavoro. Valutazione 7,25

Black Lagoon (2006) [Serie - Stagione 1 - 12 Episodi] - Un anime dal ritmo serrato, con personaggi carismatici, una grafica curata e una colonna sonora coinvolgente. Senza ambizioni da capolavoro, conquista grazie a un'ambientazione originale e alla progressiva crescita dei protagonisti. È una serie adulta e ironica, perfetta per chi apprezza eroine toste, tradimenti, azione esplosiva e trame intrise di caos e adrenalina, il tutto confezionato con lo spirito graffiante di un ottimo B-movie. Valutazione 7

lunedì 30 giugno 2025

Le serie tv del mese (Giugno 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 30/06/2025 Qui - Oltre alle serie programmate del mese ho visto anche ben 5 serie anime OAV, che intercorrono tra il 1990 e 1997, in media dalle 2 alle 6 puntate e da 30 a 40 minuti ad episodio. Battle Angel Alita, che nonostante l'eccellente comparto tecnico, soffre per una narrazione troppo compressa che sacrifica profondità e messaggi. Il risultato è un'opera visivamente forte ma emotivamente e narrativamente incompleta. Night Warriors: Darkstalkers' Revenge, anime ispirato alla serie di videogiochi che pur compresso in soli quattro episodi e con personaggi appena accennati, riesce a sorprendere: trama frenetica ma chiara, combattimenti spettacolari e un design visivo eccezionale. Cyber City Oedo 808, anime d'azione pura, che offre ottime animazioni, atmosfere cupe e combattimenti intensi, ma lascia in sospeso l'evoluzione narrativa. Un'esperienza visiva potente, seppur incompleta. Gunsmith Cats (sottotitolato), un concentrato di azione anni '80 in stile anime: inseguimenti, sparatorie e jazz americano in una Chicago animata. Due protagoniste carismatiche e tanta adrenalina, perfetto per un intrattenimento veloce e divertente. Infine Golden Boy, una brillante commedia ecchi. Graffiante, piccante e sorprendentemente profondo, l'anime combina umorismo irriverente, un protagonista irresistibile e momenti di riflessione. 

[Sky] Lockerbie - Attentato sul volo Pan Am 103 (Miniserie) - La miniserie Lockerbie è un'importante occasione per ricordare la tragedia del 1988 (un aereo esplose in volo e si schiantò su una cittadina scozzese, causando 270 vittime), soprattutto rispetto al confronto con Ustica. La verità giudiziaria è arrivata rapidamente, con una condanna e una parziale ammissione da parte della Libia, ma la serie solleva dubbi su queste conclusioni. Tuttavia, la sceneggiatura di David Harrower appesantisce la narrazione con troppi dettagli, rendendo il ritmo a tratti pedante e limitando l'espressività di Colin Firth. Sebbene efficace nel trasmettere il dramma della vicenda, Lockerbie non riesce a mantenere la tensione narrativa necessaria e finisce per diluire i colpi di scena in una mole eccessiva di informazioni, senza raggiungere l'impatto di Chernobyl. Voto: 6,5

[Apple Tv] Scissione (2a stagione) - La seconda stagione non poteva replicare l'effetto novità della prima, ma alcuni sviluppi restano intriganti. Sebbene alcune sottotrame risultino riempitive, l'estremizzazione della scissione (che crea due individui opposti in un solo corpo) trova una chiara espressione nel finale. La Lumon assume i tratti di una neo-religione con miti propri, basata su sottomissione e sfruttamento. Dopo qualche impasse narrativa, il finale accelera, aprendo a nuovi scenari e lasciando interrogativi sospesi, pronti per essere ripresi in futuro. Il tono distopico richiama gli anni '70 e Philip K. Dick, enfatizzato dalla fotografia sgranata delle ultime scene. Voto: 7+

[Disney Plus] Atlanta (Serie Completa) - Una serie che scardina ogni schema: non ha un genere, non ha una trama fissa, eppure riesce a raccontare tantissimo. È una satira lucida e surreale della società americana, dove quattro ragazzi afroamericani attraversano l'assurdo e il quotidiano, tra ambizioni artistiche e spaesamenti esistenziali. Mescola comicità tagliente e momenti visionari, restando sempre imprevedibile: ogni episodio è un esperimento narrativo che mette al centro la ricerca d'identità, destruttura gli stereotipi e sfida il linguaggio televisivo tradizionale. Più che una serie, è un viaggio bizzarro nella mente dei suoi autori e nelle pieghe più grottesche della realtà. E, soprattutto, non si può spiegare: si può solo vivere. E in questo senso lascia un senso di spaesamento difficile da intendere, ma va bene così. Voto complessivo: 7,5

[Netflix] Una serie di sfortunati eventi (Serie Completa) - Una serie di imbarazzanti più che sfortunati eventi, eventi talmente ridicoli e forzati che il tasso di sospensione dell'incredulità è, anche per il target, fuori scala. Perché va bene che così dovrebbe essere visto il soggetto, ma si esagera in stupidaggini. Ma la pecca maggiore è la ripetitività di situazioni e svolte, in ben 12 occasioni (delle 3 stagioni) sembra di vedere sempre la stessa storia. Gli interventi di Lemony Snicket sono inutili e irritanti, interrompono la scena pedantemente. A furia di ascoltare il motto "non guardare", alla fine era davvero meglio non guardare. Peccato, l'atmosfera burtoniana e gli interpreti sono molto bravi, alcuni episodi sono pure piacevoli e leggeri, ma non posso dire che mi sia piaciuta nel complesso. E insomma era meglio il film. Voto complessivo: 5,5

sabato 31 maggio 2025

Le serie tv del mese (Maggio 2025)

Post pubblicato su Pietro Saba World il 31/05/2025 Qui - Oltre alle serie programmate del mese ho visto anche due serie anime, ovvero Paranoia Agent, penultima opera prima del capolavoro Paprika del compianto regista Satoshi Kon, e Aeon Flux, creata dal coreano Peter Chung, prodotta e trasmessa su MTV, in Italia nel 1998. La prima, un'opera attualissima e in anticipo sui tempi, capace di riflettere sulle paure della società, visivamente impeccabile e narrativamente complessa, forse troppo criptica inutilmente o ripetitiva in alcuni frangenti, ma indubbiamente notevole. La seconda, un'opera che definire bizzarra è dir poco, distorta e strana da morire, le prime due mini stagioni illogiche e stravaganti, la terza stagione (la più corposa e più significativa) finalmente più coerente ma fin troppo delirante. Nel complesso interessante ma bislacca, nonché visivamente troppo basica.

[Sky] M. Il figlio del secolo (Miniserie) - Il brillante regista britannico Joe Wright (vedasi Cyrano) rivoluziona il genere storico con una serie innovativa, mescolando narrazione e linguaggio moderni. La regia impeccabile intreccia musica elettronica e avvenimenti cruciali, come l'ascesa di Mussolini, creando un ritratto cupo e incisivo della nostra cultura. Luca Marinelli brilla nel ruolo del Duce, e i momenti surreali, uniti alla rottura della quarta parete, offrono grande impatto. Sebbene la serie alterni momenti eccellenti ad altri meno riusciti, mantiene un'alta qualità generale. Con il giusto sviluppo, potrebbe aprire nuovi orizzonti al racconto storico televisivo. Voto: 7,5

[Prime Video] The Expanse (6a stagione) - La stagione finale si conferma all'altezza delle precedenti, con un epilogo coerente e coinvolgente. Tutti i fili narrativi si intrecciano nello scontro decisivo, dove l'azione è intensa ma non sacrifica la profondità dei personaggi, che continuano a evolversi con sfumature intriganti. La linea tra buoni e cattivi rimane sottile, evitando schemi semplicistici e offrendo una visione più complessa delle fazioni in gioco. Il finale, pur essendo compiuto, offre possibilità di sviluppo futuro, in particolare grazie alle introduzioni di ogni episodio. Un film potrebbe rappresentare un'occasione ideale per ampliare il suo universo. Vedremo. Voto: 7

[Netflix] Warrior Nun (Serie Completa) - Parte con un'idea intrigante: suore guerriere che diventano cacciatrici di demoni grazie a un'aureola mistica, un mix tra John Wick e Xena. L'aspettativa di una serie d'azione intensa svanisce però rapidamente. La prima stagione ha del potenziale ma si perde nei drammi adolescenziali della protagonista, togliendo spazio all'action e al fantasy. Nonostante ciò, riesce comunque a intrattenere. La seconda invece, è un disastro: sceneggiatura debole, romance forzate e morti fuori scena affossano la trama. L'idea iniziale si disperde in una narrazione diluita e priva di un finale soddisfacente, lasciando un retrogusto amaro. Voto complessivo: 5,5

[Prime Video] Hanna (Serie Completa) - La serie Hanna, adattamento televisivo del film di Joe Wright, abbandona l'atmosfera fiabesca per enfatizzare la componente spionistica. Grazie a un cast solido, con Esme Creed-Miles eccellente nel ruolo della protagonista, la serie bilancia azione e teen drama, approfondendo la crescita psicologica di Hanna. La seconda stagione risulta meno coinvolgente rispetto alla prima, con un ritmo meno incisivo, ma mantiene una buona caratterizzazione dei personaggi e ottime scene d'azione. La terza stagione conclude il percorso della protagonista con maturità, offrendo una chiusura malinconica ma coerente. Con tre stagioni e ventidue episodi, Hanna è un prodotto valido per chi ama spionaggio e azione, a patto di accettare la componente teen drama, comunque ben integrata nel racconto. Voto complessivo: 6,5