sabato 30 dicembre 2023

Le migliori serie tv viste nel 2023

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 30/12/2023 Qui - E' stata una stagione/annata seriale lunga, altalenante ed intensa, in parte anche estenuante, molto più di altre volte, compresa l'annata scorsa. La stagione ha infatti girato a quota 83 serie per un totale di 107 stagioni complessive, ed ha così generato questa corposa e al contempo snella (poiché avulsa di note aggiuntive od ulteriori riconoscimenti) classifica, una classifica in cui ricordo trovate un'anteprima della recensione stessa (consultabile cliccando). La lista di tutte le serie "buone" e/o "cattive" oppure semplicemente nel mezzo viste quest'anno trovate invece, e come sempre, nella pagina "Serie tv anno per anno dal 2016 ad Oggi" del blog.

26. Un prodotto nel complesso e nel suo genere sicuramente riuscito, senza grandi novità in sceneggiatura o virtuosismi di regia o ancora interpretazioni magistrali, riesce ad essere superiore alla media in quanto le atmosfere sono da brividi ed alcune sequenze spaventano davvero. (7)
25. Una serie tenera e dolce, piena d'amore e battute divertenti, che ci regala una storia interessante e piena di temi attuali. Uno di quei prodotti semplici ma che riesce comunque a lasciare il segno. (7)
24. Ormai il distacco dal libro è completo, però la serie ha successo e si va avanti, solito ritmo, solite cose, ma sempre tutto ben fatto. The Handmaid's Tale in questa stagione, seppur con qualche piccola lentezza narrativa in più, si conferma infatti un gioiello televisivo. (7)

Le peggiori serie tv viste dell'anno (2023)

Classifica pubblicata su Pietro Saba World il 30/12/2023 Qui - Vedendo tante serie (o miniserie) credo sia normale trovare di tanto in tanto qualche prodotto non soddisfacente, è capitato sempre, dall'anno scorso all'anno prima, fino a questo 2023, che me ne ha fatti trovare parecchi, un 10% di tutte le serie viste quest'anno, ma poiché al contempo buoni e/o buonissimi prodotti ho trovato, non mi posso troppo lamentare, solo constatare la norma e presentarvi senza troppi complimenti, le peggiori serie viste quest'anno.


8. Non brutte, ma un po' deludenti e poco convincenti, tra occasioni mancate e sbagliate intenzioni. (5,5)
Nel dettaglio: La seconda stagione di American Horror Stories, la sesta di Black Mirror e l'ottava di The Blacklist; di Killing Eve e The Punisher la serie completa;
le prime stagioni di The Midnight Club e The Idol; le miniserie She-Hulk e The Defenders. 

7. The Miniaturist ti prende in giro con la prospettiva di un vero e proprio mistero, ma offre solo una noiosa soap opera che ruota attorno a un gruppo di personaggi apparentemente progettati da una commissione per la diversità della BBC. (5)

sabato 16 dicembre 2023

Odio il Natale (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Una serie tenera e dolce, piena d'amore e battute divertenti, che ci regala una storia interessante e piena di temi attuali. Uno di quei prodotti semplici ma che riesce comunque a lasciare il segno. Una serie fresca e leggera, ma capace anche di far riflettere sull'importanza di trovare il proprio posto nel mondo, seguendo le proprie aspirazioni. Una commedia vera, onesta e spontanea in cui la completa rottura della quarta parete (simil Fleabag) si rivela una scelta vincente. Adattamento di Natale con uno sconosciuto, serie norvegese che non ho (ancora) visto, Odio in Natale segue Gianna (una perfetta Pilar Fogliati) nei 24 giorni che la separano da quella cena in famiglia, tra app di dating, grossolani errori di valutazione, notti di sesso liberatorie e svariati dubbi. Non mancano passaggi rivedibili ed altro, nonostante ciò, ecco un prodotto italiano di buona qualità e dalla scrittura intelligente, capace di parlare a tutti, di esaltare le ambientazioni nostrane e di lasciarci con la voglia di continuare a scoprire il favoloso e bizzarro mondo di Gianna nella già pronta seconda stagione. Voto: 7

Julestorm - La tempesta di Natale (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Per-Olav Sørensen realizza una miniserie dal sapore natalizio ma con una personalità particolare. Andando oltre gli stereotipi del genere proposti dal cinema americano, tratteggia un racconto più minimale dal punto di vista espressivo ma non meno importante o coinvolgente. L'essenzialità narrativa nordica, infatti, trova il giusto compromesso con le emozioni e le atmosfere tipiche del periodo per un viaggio all'interno delle umane debolezze. Sei episodi in cui una girandola di personaggi è bloccata da una tempesta di neve in aeroporto a Oslo. Le loro storie si intrecceranno, fino a rivelare i lati più intimi della loro personalità e della vita, il tutto ricercando una riflessione, semplice, su cosa sia davvero il Natale. L'atmosfera è leggera, ma l'emozione è tanta. Una miniserie delicata e commovente, che funziona nella sua apparente semplicità. Imperdibile a e per Natale. Voto: 7+

Dash & Lily (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Una dolce serie sulle gioie e le solitudini delle feste che riempie il cuore, scalda gli animi e ci immerge in sfide coraggiose, come il sorprendere improvvisamente un pubblico di lettori Strand con il canto puntualmente stonato. Una storia leggera che trasmette una buona dose di ottimismo e di fiducia nei confronti del prossimo. Peccato solo per alcuni difetti insiti nell'opera, tra cui una piattezza contenutistica di fondo e un ritmo (soprattutto durante la seconda metà stagione) incapace di catturare pienamente l'attenzione. Un altro appunto che si può rivolgere alla serie è il finale abbastanza sbrigativo. Rispetto al resto degli episodi, il lieto fine (ovviamente) non soddisfa a pieno: relegato agli ultimi minuti, sembra lasciare più un senso di vuoto che emozioni (in questo senso dispiace finisca tutto qui). In ogni caso Dash & Lily è una commedia romantica di Natale ben costruita, scorrevole e tutto sommato godibile. Molta della sua forza risiede sicuramente nell'ambientazione newyorkese, ma sono apprezzabili anche i due attori protagonisti. Bella, e perfetta da consumarsi a Natale. Voto: 7

Nuovo Santa Clause cercasi (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Nuovo Santa Clause cercasi continua le avventure natalizie di Scott Calvin nei panni di uno dei Babbo Natale più amati del cinema recente. Dopo un terzo capitolo dimenticabile, l'approdo sul piccolo schermo sembra funzionare e riportare quella magia tipica della festività invernale che aveva contraddistinto il primo film del 1994 (qui la recensione), così come una simpatica riflessione sulla terza età e il ricambio generazionale. Tim Allen nei panni di Babbo Natale scatena l'effetto nostalgia, ma la serie Disney Plus riesce anche a fotografare la nostra epoca complessa, disillusa e meno avvezza alla magia (già pronta la seconda stagione). Per questo, e per tanto altro, impossibile parlar male (nonostante ce ne sarebbero di cose da dire), meglio lasciarsi trasportare, tornando a sorridere rievocando la propria infanzia, e non c'è nulla di più bello che rendere felice il bambino che è in noi, soprattutto a Natale. Voto: 6+

Loki (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Dopo la (in parte) deludente prima stagione ero arrivato tiepido all'esordio di questa seconda stagione, che invece si è rivelata meglio di come mi aspettavo, uno crescendo sorprendente ed efficace. La serie prende tutto quanto di buono fatto precedentemente, cancella le stonature e amplia ancora di più i suoi orizzonti. Nonostante un blocco di episodi centrali inutilmente complicati e tutto sommato abbastanza superflui, e una gestione dei personaggi (protagonista a parte) piuttosto pigra, la seconda stagione di Loki porta a casa il risultato grazie ad un finale potente ed emozionante, che chiude in modo più che soddisfacente tutta la trama relativa alla TVA, lasciando aperte alcune interessanti prospettive per il futuro dell'MCU (su tutte il nuovo ruolo del dio norreno). Voto: 6,5

Ahsoka (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Ex allieva di Anakin Skywalker, Ahsoka Tano cerca di contrastare le forze ribelli che si oppongono alla neonata repubblica galattica. Ennesimo prodotto della "galassia" cinematografica e televisiva di Star WarsAhsoka introduce in live action un interessante personaggio femminile intorno a cui si sviluppa una storia che, anche se non troppo originale, è piacevole da seguire. Una miniserie che alterna momenti di azione concitata ad altri più brillanti legati alla presenza di personaggi ben tratteggiati come il droide Huyang e villain di spessore (ottimi come sempre gli effetti speciali). Un prodotto estremamente curato, sia tecnicamente che narrativamente, insieme a The Mandalorian è il prodotto che mette tasselli fondamentali per il proseguo della Storia, in questo senso risulta quindi godibile, agli appassionati, ma non solo. Non perfetta ma con tanto cuore, fan-service ben fatto ed in grado di ricordarci cosa sia Star Wars. Voto: 6,5

American Horror Stories (2a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Anche questa stagione di American Horror Stories si conferma, purtroppo, una grande delusione. I lati negativi sono molti, e probabilmente il più grave è la sceneggiatura quasi mai curata e con gravissimi problemi che diventano sempre più noti nel corso degli episodi (ogni tanto tornano gli attori più ricorrenti come Denis O'Hare o Cody Fern, ma la maggior parte sono attori "nuovi", non del tutto ahimè buoni). Esclusi da questi gravi problemi sono sicuramente i primi due episodi, che hanno una sceneggiatura notevole e un perfetto lato tecnico, accompagnati da delle ottime colonne sonore (anche se il finale "collegato" del primo e la poca originalità del secondo gli fanno perdere punti). Ma per il resto, come detto, questa seconda stagione si mantiene sui livelli di mediocrità (generale) della prima. Purtroppo spesso ci sono finali "brutti", e il peggiore di tutti è l'ultimo episodio del lago, brutto davvero. Voto: 5,5

The Idol (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Sam Levinson questa volta inciampa, ma non cade, poiché anche se i problemi della serie sono molteplici, dopo prodotti quali EuphoriaMalcolm & Marie, con The Idol dimostra nuovamente di possedere delle doti registiche e stilistiche non indifferenti. Semplicemente, un'occasione persa. Ad un soggetto interessante, infatti, si affianca una sceneggiatura che, complici determinati problemi, non riesce a lasciare il segno, risolvendo velocemente, e in modo confuso, tutti gli intrecci creati nella prima parte della narrazione. Merita attenzione, però, l'ottima interpretazione di Lily-Rose Depp (sexy e disinibita come nessuna). E nonostante i numerosi difetti, The Idol è un prodotto godibile, che grazie a musica e fotografia compone alcuni fotogrammi difficili da dimenticare. Ed a proposito della musica (Abel Tesfaye in arte The Weeknd ci mette bene la zampa), si tratta di una colonna sonora di veri talenti, a metà tra il disturbante e il piacevole, un perfetto connubio di emozioni diverse, esattamente quelle che scatena The Idol durante la sua visione, di una serie davvero particolare. Voto: 5,5

Peacemaker (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Discreto "telefilm" dove la mano di James Gunn si vede sia nella regia (nelle prime puntate dove è regista) che nella sceneggiatura con personaggi ben caratterizzati e integrati nella trama. Nell'esagerazione si resta comunque nella coerenza e il tutto ben si adatta allo stile eroi/fumetti. Nonostante la sensazione di "già visto" inizi ben presto a farsi sentire, la serie si conferma piacevole e divertente, soprattutto grazie alla capacità dell'autore di far affezionare ai suoi personaggi. Il suo umorismo dissacrante, che mette alla berlina i classici action hero anni '80 e i supereroi, che riporta in azione (dopo The Suicide Squad uscito nel 2021) l'omonimo personaggio, perfettamente incarnato dal wrestler John Cena, seppur reiterato funziona ancora. C'è un po' di tutto, 8 episodi che vanno sempre in crescendo, davvero non male, ma non eccezionale (ad esser sincero non mi è piaciuta la sigla iniziale). Voto: 6,5

One Piece (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Una serie con dei difetti, ma dai tanti pregi, tra cui quello più grande: riuscire a soddisfare durante la visione, riportando a schermo sia una sorta di stile cartoonesco, che lo spirito dell'opera da cui tutto è nato. Lo show riesce a mantenere la sospensione dell'incredulità, rendendo credibile tutto ciò che succede nell'ambientazione creata, quindi, ciò che visto fuori contesto avrebbe normalmente fatto storcere il naso, qui viene assorbito e processato senza troppi problemi dallo spettatore. Riusciti a far questo, si è già a più di metà dell'opera. In più le dinamiche interpersonali tra i membri della ciurma vengono rappresentate con estrema sensibilità, aggiungendo anche profondità emotiva, nuove difficoltà e sfumature. Il ritmo è abbastanza serrato, anche se le scene action sono minori di quanto ci si potesse aspettare. One Piece (in equilibrio tra fedeltà e innovazione) è pura magia, superando i confini dei cultori dell'anime con una prima stagione che si presenta come un trampolino di lancio verso l'eccellenza. Un viaggio avventuroso e irresistibile che promette di diventare una delle migliori serie del 2023. Voto: 8

La donna nella casa di fronte alla ragazza dalla finestra (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Lo spunto di partenza è a dir poco logoro ed abusato, ma non guarda tanto ad Hitchcock ma ad una pellicola più recente di cui riprende più di un elemento (era venuta male, Netflix ci ha riprovato, ma è uscito anche peggio). Ciononostante va dato atto alla sceneggiatura di riuscire comunque a creare interesse nello spettatore (certo, non spasmodico) per capire cosa ci sia di vero in ciò che si vede sullo schermo. E ci sono anche chiari, chiarissimi intenti parodici (il finale su tutto) non solo verso il genere, ma piuttosto verso un certo tipo di storie, i loro elementi e le incredibili facilonerie e ridicolaggini di cui a volte sono intrisi. Insomma, premesse buone ma un esito più che insufficiente. L'interpretazione di Kristen Bell, con qualità altalenante, non basta a tenere in piedi il tutto, a salvare questa miniserie prevedibile e scontata, e con un titolo ridicolo, dalla mediocrità. Voto: 4,5

Kindred (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Essendo molti gli elementi combinati, tra viaggi nel tempo, alberi genealogici, enigmi da risolvere e ancora altri viaggi nel tempo, Kindred risulta un pochino confusionaria e perde molto dal punto di vista emozionale, tralasciando tutto il comparto intimo legato ai personaggi, che se fosse stato indagato maggiormente sarebbe stato meglio. Per il resto, Kindred avvince e trova un buon equilibrio tra il tema storico (declinato in un complesso dramma familiare e politico, ricco di personaggi e di sotto-trame generalmente ben gestite) e la materia sci-fi del plot, che avrebbe dovuto dipanarsi con più chiarezza in un prosieguo che purtroppo non vedremo mai. Una circostanza che lascia l'amaro in bocca, a dispetto del generale buon livello del prodotto. Voto: 6+

Notte stellata (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Serie sci-fi di produzione Amazon (che ha molti modelli di riferimento, tra i principali Lost) che porta in seno un valore realizzativo notevole ed una narrazione affascinante ed intrigante impreziosita dalle ottime interpretazioni di Sissy Spacek e J.K. SimmonsNight Sky sceglie temi toccanti e dà il meglio di sé quando si sofferma sul trascorso emotivo dei suoi protagonisti raccontando la terza età dell'amore, a fronte di una componente thriller meno riuscita e del finale diluito verso un cliffhanger che lascia più interrogativi che risposte. E siccome cancellata è, e finale non ha od avrà, amaro in bocca c'è, peccato. Voto: 6,5

The Pursuit of Love - Rincorrendo l'amore (Miniserie)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Una miniserie piacevole da seguire, senza avere però nulla di particolarmente eccezionale che la faccia emergere, a parte forse Lily James, ovvero e ad essere onesti, il motivo che mi ha spinto alla visione e l'unico vero motivo d'interesse. Una (mini)serie che racconta con frizzantezza le contraddizioni e le speranze della passione e della realtà di ogni giorno, guardando con dignità ad entrambi i cammini percorsi dalle sue protagoniste. La suddetta, diretta e anche scritta da Emily Mortimer (basandosi sul romanzo omonimo) rimane molto legata ai ritmi e ai colori del romance drama, genere a cui appartiene in tutto e per tutto. La storyline di Linda si conclude però nel modo più banale possibile, una nota stonata in una (mini)serie che si era impegnata nel non cadere in stereotipi o in narrazioni al femminile inutilmente melense. Ma in ogni caso non male e non propriamente inutile prodotto. Voto: 6

His Dark Materials (3a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - L'epico viaggio di His Dark Materials arriva alla sua conclusione portandoci a vivere un epico scontro che chiude ogni questione rimasta irrisolta. L'esaltante finale di stagione riesce ad emozionare concretizzando tutto ciò che era stato (in verità non benissimo) costruito nelle stagioni passate, anche se non manca (anche questa volta) qualche scivolone in fase di scrittura (la contrazione degli eventi va a minare il coinvolgimento emotivo, quanto la linearità del racconto, scomposto in micro storie alcune volte scollegate). Ma non solo, uno dei difetti principali si riscontra nella regia delle scene d'azione, con la battaglia finale degli angeli tanto attesa che risulta essere sì spettacolare, ma caratterizzata da un minutaggio ridotto e lasciata in background per motivi di budget, che non può non lasciare perplessi. Alla fine, e per la fine però va bene anche così (non è stata tutta inutile la visione). Voto: 6

Rabbit Hole (1a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 16/12/2023 Qui - Un buonissimo prodotto, capace di avere momenti incredibilmente drammatici alternati ad altri incredibilmente stupidi e per questo divertenti, ironici, ma mai sopra le righe, mai fastidiosi. Non è un capolavoro, certamente, ma nemmeno un compitino a casa fatto per accontentare il pubblico. Rispetto a certe ultime uscite, con budget incredibilmente più alti, sa il fatto suo e non si limita a essere un semplice passatempo. Sotto la patina dell'azione (comunque poca rispetto ad altre serie) e dell'adrenalina c'è molto di più. Ed è proprio guardando a questo di più che la serie diventa interessante e nemmeno scontata (Kiefer Sutherland è una garanzia, Charles Dance idem). I continui capovolgimenti di fronte, con le dovute spiegazioni annesse, sono costruiti bene e risultano credibili e il finale, risolutivo, chiude la faccenda lasciando però uno spiraglio per una seconda, si spera altrettanto intrigante, stagione. Voto: 7,5