domenica 19 maggio 2019

Chicago Fire (3a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 31/08/2016 Qui - Chicago Fire è la spettacolare serie televisiva statunitense della NBC che racconta gli eroici salvataggi dei vigili del fuoco della caserma 51. Fare il vigile del fuoco è uno dei lavori più difficili al mondo e questa serie arrivata alla terza stagione (in onda su ItaliaUno) segue proprio le vicende di queste persone, di una delle caserme della città, dove oltre alle chiamate seguiamo le storie e le vicende di quasi tutti i pompieri che ovviamente riserveranno molte sorprese, tanti problemi e tanti guai, insieme a storie d'amore e tradimenti come ormai qualsiasi show propone, d'altronde senza la serie non avrebbe senso. Ma se nelle prime stagioni ciò ci poteva anche stare in questa stagione, tutte le storie e tutto quello gira intorno a questa  grande famiglia di persone, di amici e conoscenti delude e quasi stufa e stanca. Praticamente tutta l'azione e i salvataggi più o meno complicati che venivano risolti vengono in secondo piano, concedendosi a troppe smancerie, troppi colpi di testa, new entry e uscite, un susseguirsi di situazioni che dopo un po' di tempo hanno stancato anche me, soprattutto da quando alla chiusura della seconda un incendiario cliffhanger aveva chiuso la stagione. Difatti come scopriremo all'inizio un componente della squadra muore, e quindi molte puntate (forse troppo) trattano del lutto con le conseguenti e prevedibili situazioni che si vengono a creare. Poi nonostante l'azione, comunque sempre ben fatta anche se certi salvataggi sono davvero assurdi (inventati), quasi comici a volte, la serie rallenta troppo e si lascia cullare da facili e irritanti sentimentalismi che fino ad un certo punto possono essere accettati perché dopo diventano superficiali, uguali e mai davvero interessanti.
Comunque nelle 23 puntate ne succedono di cose, addirittura rapimenti, incidenti tra pompieri, rivalità, dissapori e invidia (oltre all'amore) tra colleghi che accenderanno micce complicate da spegnere anche se il buonismo prevale sempre, come i colpi di scena, le bugie e ovviamente il finale in sospeso. Insomma i classici cliché anche se la serie grazie all'originalità del soggetto è forse una delle novità più interessanti degli ultimi anni. Ma il problema non è tanto degli attori, comunque mai veramente bravi, alcuni recitano davvero male o sottotono, ma il fatto che la serie anche vedendo il finale di stagione sta lentamente virando verso i toni da commedia romantica o giù di lì. In più li mischia con altri, a volte poi si fa anche fatica a seguire i crossover o spin-off con altre serie, e ciò non aiuta affatto, addirittura incrocia gli episodi (attori e personaggi) creando solo confusione. Infatti da una costola è nato Chicago P.D. (che però preferisco non vedere) dove troviamo vecchie conoscenze e addirittura è già partito un altro, Chicago Med dove invece vediamo vecchie e nuove conoscenze. Insomma un casino che diverrà ancor più caotico quando partirà il terzo spin-off..Chicago Justice! Tornando a Chicago Fire è innegabile che la serie (che tornerà con la quarta e forse quinta) è molto bella in ogni caso, nonostante questa altalenante terza stagione. Perciò se potete, guardatela ma non aspettatevi tanto, in giro c'è di meglio. Voto: 4,5

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