sabato 18 maggio 2019

Il Trono di Spade (6a stagione)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 06/08/2016 Qui - Finalmente dopo quasi un mese dalla fine dell'attesissima sesta stagione de Il Trono di Spade, sono riuscito a vedere le 10 puntate che conseguono questa ricchissima e intensa ultima stagione, ultima nel senso di quella mandata in onda perché ormai è risaputo che la serie si concluderà (per fortuna o per sfortuna, dipende dai casi, dipende dal finale) definitivamente dopo l'ottava stagione. Ho atteso tanto perché il mio mysky era abbastanza pieno e non avevo tantissimo spazio e quindi ho dovuto ripiegare vedendo tanti film (luglio ne è testimone) perciò solo nell'ultima settimana ho avuto il tempo di godermela tutta d'un fiato. Certamente non è stato facile aspettare sia perché l'attendevo da tanto, sia perché con i tantissimi 'spoiler' in giro per il web o FB non è stato per niente facile fare finta di niente, ma fortunatamente ho resistito e ho atteso una stagione che si preannunciava spettacolare ed effettivamente è ciò che è successo perché paragonate probabilmente alle prime tre, questa è stata una delle migliori in assoluto, anche se non mi erano dispiaciute le precedenti due, soprattutto per l'entrata in scena di spaventosi personaggi che saranno il fulcro si spera delle conclusive due stagioni, ovviamente sperando che si risolvi per il meglio per il mondo dei sette regni, anche se cominciavo a fare il tifo per gli estranei quando la situazione sembrava in stallo, ma soprattutto nessuno dei protagonisti era per niente preoccupato, tranne Jon Snow ovviamente che li ha combattuti, respinti per un po' ma per forza di cose non sconfitti, anzi, sono diventati più forti, più numerosi, più famelici e furbi, tanto furbi e spietati. Proprio partendo da questi individui la sesta stagione comincia, scopriamo infatti come e perché sono nati, ma sopratutto rivediamo dopo tempo il giovane (storpio) Stark intento a intraprendere e conoscere il potere che il vecchio corvo dai tre occhi li consegna, anche se facendo ciò mette in pericolo sia lui, sia Hodor (uno dei personaggi più amati), che purtroppo soccombe (per salvarlo) dinanzi alla forza distruttiva degli estranei. Comunque in questa mia recensione cercherò di giudicare con il mio personale pensiero sui fatti, scene e situazioni, che ormai quasi tutti i fan della serie conoscono a memoria, inutile perciò raccontare la trama (e soprattutto precisare i nomi degli attori) però vorrei soffermarmi su alcuni aspetti e sui principali protagonisti. Uno di questi è proprio Jon Snow, che alla fine della quinta ci aveva lasciato di stucco con la sua incredibile morte, infatti all'inizio di questa stagione tutto è riconducibile ad un sola domanda: è vivo o morto? beh paradossalmente entrambi i casi, perché è morto e poi dopo una magia della dama rossa (Melisandre, a proposito vediamo anche la sua orrenda e vera natura) che forse per conto del dio della luce (lei infatti, secondo le sue parole, non ha poteri) riesce incredibilmente a farlo tornare in vita. Una situazione, un elemento che diventa così importante tanto da cambiare e stravolgere gli equilibri che si erano venuti a creare, soprattutto perché anche grazie alle visioni del giovane corvo scopriamo che lui è uno Stark in piena regola, figlio di Lyanna, sorella di Ned, anche se il padre è ancora ignoto, fatto sicuramente di vitale importanza in futuro.
In questa entusiasmante stagione ne succedono di cotte e di crude con tantissima carne al fuoco (davvero tanta...cruda o cotta è uguale), di vendette finalmente appaganti (Arya e Sansa in primis), e di tante storie molto complicate, intrecciate e di sicuro interesse. E' stata soprattutto la stagione della rivincita delle donne ai soprusi degli uomini, (l'unico rimasto è Jon Snow, nuovo Re del Nord, anche l'unico così potente per unirsi in matrimonio, io scommetto già con chi..), autentiche regine-guerriere. Passando da Cersei che ordisce un piano folle contro l'Alto passero e il Credo, che ingannando e mentendo riescono con l'aiuto di uno stupido e imbecille Re Tommen ad avere il potere, ma come sappiamo, mai sfidare la Regina e appunto con una mossa a sorpresa fa fuori tutti, un gesto che se ad un primo momento sembra da pazzi, ma è forse quello che almeno io avrei voluto vedere fare, ed infatti si vede, eccome. Sempre in tema 'fuoco e fiamme' ci regala grandissime soddisfazioni la madre dei draghi, che sfuggita al rapimento dei Dothraki e proclamatasi Regina (Daenerys) dopo uno spettacolare incendio (in cui scorgiamo qualche piccolo pezzetto di interesse del suo meraviglioso corpo, quello della stupenda Emilia Clarke) proprio del suo popolo, ritorna a Mereen, riprende il potere grazie ai suoi 'amichetti' (grazie anche all'aiuto degli uomini di ferro, con a capo una donna, neanche a farlo apposta) parte alla conquista di altre terre e successivamente di tutto. Già detto di Arya che fa quello che speravo facesse (utilizzare il potere dei volti per ordire la sua 'dolce' vendetta e provare a tornare a casa come una Stark), di Sansa che si vendica del brutale Ramsay con i suoi stessi 'amici' dopo averlo sconfitto in battaglia (una delle battaglie più spettacolari di sempre), grazie anche all'aiuto di quel maniaco di 'Ditocorto' (che ci prova sempre), ma ci sono altre grandi donne e tribù di donne, una è una bambina di 10 anni che tiene a bada e in riga tutti (semplicemente meraviglioso/a, Lady Mormont), l'altra è a Dorne con le sue assistenti 'cazzute' che conquista l'isola e la città. Insomma di tutto, di più, per conquistare e avere il potere. Ci sono ovviamente tanti altri protagonisti più o meno importanti all'interno del racconto anche se alcuni francamente evitabili (Il mastino e Sam, non aggiungono niente), come alcune scene di nudo scabrose (di parti intime soprattutto maschili), anche se in effetti in questa stagione non ci sono scene di sesso più o meno esplicite, anzi, davvero poco di ciò rispetto alle precedenti. Un aspetto da una parte apprezzabile dall'altra non tanto perché se si decide di osare per quanto riguarda in termini di violenza, sangue e uccisioni perché non in quell'aspetto? Chissà, comunque mettendo da parte ciò, quello che sorprende è come gli estranei ancora una volta vengono parcheggiati, messi lì in un angolo in attesa di un momento che si trascina dall'inizio, l'inverno sta arrivando, e adesso che finalmente è arrivato, arriverà veramente il loro momento? spero di sì sennò m'incazzo.
Una stagione che comunque non ha molti bassi al contrario degli alti, davvero geniali, stupendi, meravigliosi ed eccitanti, molti nella spettacolare e imperdibile ultima puntata (sessantanove minuti, il più lungo mai realizzato finora), con colpi di scena davvero straordinari e alquanto incredibili a primo impatto, giusti al secondo (durante il quale si incrociano le sorti dei protagonisti, delle protagoniste soprattutto alla conquista del Trono di Spade, in mano al momento ad una vendicativa Cersei, capace e disposta a qualsiasi cosa, davvero qualsiasi, pur di comandare, restare e continuare a dominare, non fermandosi davanti a niente e nessuno). Una stagione che quindi riesce a mantenere alti gli standard di una produzione (HBO e compagnia bella, registi e sceneggiatori) e di un cast ottimi, come le scenografie, i costumi, i dialoghi e le storie, questa volta non tanto intrecciate ma lineari (cosa che ho apprezzato tanto), riuscendo così a mantenere le aspettative dei tantissimi, milioni di fan in giro per il mondo. Un successo planetario che probabilmente mai scemerà se non alla fine di tutto. Alla fine di una delle serie più viste, conosciute, ri-conosciute con tanti premi, avvincenti, spettacolari e fantastiche (sia nel genere sia nei modi ed effetti) di sempre. Una serie che ha visto così tanti protagonisti, attori e comparse, cimentarsi in qualcosa di unico e leggermente folle, che rimarrà per sempre scolpito nei cuori e nella testa dei loro affezionati spettatori, di tutte le età (mio padre per esempio) e di tutti i 'ceti' sociali o culturali. Una stagione la sesta che quindi si chiude con la consapevolezza che tutto può succedere, tutto può accadere, insomma ne vedremo delle belle, la primavera (in tutti i sensi) sta arrivando, e già non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserverà il futuro della serie. L'attesa è spasmodica, il momento è teso, la vendetta è compiuta, la morte arriverà per tutti, ma per Il Trono di Spade il tempo arriverà, più precisamente ad aprile dell'anno prossimo. Un anno che si prospetta già intenso cinematograficamente e televisivamente parlando. Insomma più ne ha più ne metta, si spera in modo positivo e gratificante nonché entusiasmante per il prosieguo della serie e di tutt'altro ovviamente. Voto: 7+

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