venerdì 24 maggio 2019

Empire (2a stagione/prima parte)

Recensione pubblicata su Pietro Saba World il 26/02/2016 Qui - E' bastato un anno e una sola stagione a fare di Empire una serie cult, trash all'inverosimile ma con la musica nel sangue che rende la serie una delle più viste e ascoltate in assoluto. E' un musical drama di spessore, le canzoni sono tutte originali, coordinate da un certo Timbaland e con un cast di tutto rispetto, tra cui spicca il 'leone' Terrence Howard e una trashissisima Taraji P.Henson. Il capo di questa grande etichetta (Lucius Lyon, ex deliquente), cerca di gestire non solo artisti più disparati, ma anche i suoi tre figli e la tremenda ex moglie (ex spacciatrice e testimone), in eterno conflitto per l'amore ma soprattutto il potere. Alla fine della prima stagione è stato Jamal ad assumere il controllo dell'azienda, mentre gli altri due delusi e rammaricati figli, cercano altri modi di andare avanti. Ma nella prima parte della seconda stagione (Fox, 10 puntate da ottobre a dicembre 2015, gli altri restanti episodi sono previsti per Aprile), per loro i problemi non finiranno, perché anche se Lucius è finito in galera daranno filo da torcere al padre, così come lui che nonostante grossi grattacapi uscirà poi di prigione tornando così a comandare perché il boss, il grande capo indiscusso è sempre e solo lui.
Soprattutto il figlio più piccolo (arrabbiato e disilluso) e la moglie (un animale in gabbia), cercheranno di cambiare gli equilibri creando una propria etichetta. Ma dopo numerosi colpi bassi alla fine di questa mezza stagione il colpo di scena (anzi due) che non ti aspetti, tutto verrà di nuovo sconvolto. La mini-stagione rispetto alla precedente risulta ancora più trash del solito, ma intrattiene alla grande, grazie alle spettacolari esibizioni, canzoni e a una storia più avvincente e intricata della scorsa. Come nella prima l'appeal della serie ha portato ad avere sempre più guest star, dal cinema, da Chris Rock e Marisa Tomei, dalla musica, da Pitbull e Ne-Yo, da Jason Derulo e Alicia Keys, più tanti altri tra cui 'l'odiosa' Naomi Campbell nella scena più trash e incredibile di tutte (chi l'ha vista sa a cosa mi riferisco). Grazie ad un pizzico di follia e la fluidità della sceneggiatura, più vivace e coinvolgente, la serie è imperdibile. Voto: 6+

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